Area personale

 

FACEBOOK

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 3
 

 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Creato da: demo_cratico il 25/10/2007
Il nuovo modo di dare le notizie..

 

 
« BENIGNI VA ALL'INFERNOBerlusconi - Veltroni: m... »

Veltroni-Berlusconi: intesa possibile

Post n°13 pubblicato il 30 Novembre 2007 da demo_cratico
 

Il ghiaccio è rotto. Walter Veltroni e Silvio Berlusconi hanno intrapreso, con un'ora e mezzo di discussione su legge elettorale e riforme, ovvero sulle «regole del gioco», il dialogo per dare un volto nuovo alla politica del Paese. Di «intesa possibile» ha parlato Silvio Berlusconi; e Veltroni gli ha fatto eco usando più volte il termine «convergenze rilevanti», confortato soprattutto dal fatto che il Cavaliere non abbia posto «alcuna pregiudiziale» sulla data del voto e sulla caduta del governo Prodi. «Berlusconi non ha posto il voto come pregiudiziale per il confronto sulle riforme. Questa è la novità del giorno», ha sottolineato Veltroni.

VIA AL DIALOGO - Insomma, tra i leader dei due maggior partiti italiani sembra poter nascere quel dialogo che si potrà tradurre, come ha detto Veltroni, «nell’arco di 12 mesi», in riforme per il paese: «Si comincia dalla legge elettorale», ha detto il segretario del Pd, che ha anche sottolineato come «convergenze rilevanti» (anche nel merito) siano riscontrabili anche sul terreno nelle riforme istituzionali (abolizione del bipartitismo perfetto, Senato delle Regioni, maggiori poteri per il presidente del Consiglio) e nella modifica dei regolamenti parlamentari. «Tre punti di convergenza» che fanno dire a Veltroni che con Berlusconi «c'è stata la condivisione che bisogna passare a un nuovo bipolarismo, da un bipolarismo forzoso a un bipolarismo fondato sulla coesione programmatica». A cominciare da quella legge elettorale che per entrambi dovrà dare vita a un «sistema proporzionale, che però non rinunci al bipolarismo».

BERLUSCONI - Un discorso non molto diverso da quello fatto dal leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, dopo l’incontro del pomeriggio con il capo del Pd: «Per garantire democrazia e il bipolarismo è indispensabile che ci siano due grandi partiti alternativi tra loro. Siamo disponibili al confronto su una nuova legge elettorale. Ma la nostra posizione politica non cambia ed è che si torni al più presto al voto perché lo chiedono i cittadini e la situazione del Paese».

«RIFORME? NON C'E' TEMPO» - I due leader si sono confrontati circa un’ora e mezza in una saletta di Montecitorio, affiancati dai rispettivi bracci destri, Gianni Letta e Dario Franceschini. Berlusconi ha riferito di aver parlato a Veltroni delle proprie preoccupazioni per la crisi in cui versa il governo Prodi, che inducono il suo schieramento a sostenere la posizione del ritorno immediato alle urne. Fatta salva, ovviamente, la modifica del sistema elettorale. Non è invece disponibile, Berlusconi, ad estendere questa apertura anche alle riforme istituzionali, perché non ce ne sono i tempi tecnici («mentre sui contenuti saremmo favorevoli, visto che si torna a parlare delle stesse proposte che erano contenute anche nella nostra riforma della Costituzione») e perché l'allungamento dei tempi significherebbe allungare anche la sopravvivenza dell'attuale esecutivo. «La data delle elezioni non è pregiudiziale - ha però precisato il leader forzista - Non abbiamo fissato alcuna data. Lo scioglimento delle Camere spetta al capo dello Stato».

IL SISTEMA ELETTORALE - Per quanto riguarda la legge elettorale, Berlusconi ha fatto sapere di essere pronto anche a studiare il cosiddetto Vassallum, il sistema elaborato dai costituzionalisti Vassalli e Ceccanti (un proporzionale con sbarramento che mette insieme i sistemi tedesco e spagnolo), in testa nei gradimenti del Pd. «Abbiamo cercato di essere pragmatici e di confrontarci sul modello proposto da Veltroni - ha detto il Cavaliere - che presenta punti di convergenza e altri di divergenza ma a mio avviso risolvibili». Una disponibilità che fa felice Veltroni: «Bisogna accelerare - avverte il sindaco - perché se no c'è il referendum...».

LE APERTURE - I toni usati da Berlusconi nel corso della conferenza stampa sono stati accomodanti nei confronti di Veltroni, verso il quale il Cavaliere ha ribadito stima. «Mi auguro che il clima del colloquio di oggi - ha aggiunto - dia la possibilità di un confronto normale, e uso un vocabolo caro a qualcuno, come è giusto che sia tra forze protagoniste che si rispettino». Ma il confronto non sarà limitato solo a Forza Italia (o al nascente Partito della libertà) e Partito democratico. Sulla legge elettorale, che è legge che fissa le regole, ha detto Berlusconi, «credo si debba cercare di ottenere il più vasto consenso». A giudizio del Cavaliere, sulla legge elettorale «non debbono essere solo i due più grandi partiti ad essere d'accordo».

PASSI AVANTI - Anche Veltroni, c'è da dire, è sembrato confortato dal dialogo con il leader dell’opposizione: «È una materia da affrontare con grande prudenza e responsabilità, un passo per volta. Ma certo dal clima che c'era un mese fa si sono fatti grandi passi avanti», ha ammesso Veltroni. «Mai come oggi il Paese sembra vicino a dotarsi di quelle regole tanto a lungo inseguite», ha comunque aggiunto il leader del Pd, che ha anche sottolineato che il partito di Silvio Berlusconi e il Partito democratico restano due forze che nascono e restano alternative, ma che stanno dialogando per riscrivere le regole. «Proprio per questa loro alternatività – ha detto Veltroni dopo l’incontro avuto con Silvio Berlusconi - è significativo che abbiano cominciato a dialogare sulle riforme istituzionali. Così si fa nelle democrazie moderne. Per questo l’incontro, che è stato avvolto da tante attese tra me e Berlusconi dovrebbe essere considerato naturale in una democrazia moderna. Cosa che in Italia non è stata possibile per tanto, troppo tempo».

DODICI MESI - In questa situazione di collaborazione e rispetto reciproco, Veltroni si è sentito in condizione di sbilanciarsi: «Mai come oggi abbiamo la possibilità di dare a questo paese, nei prossimi 12 mesi, riforme certe e nuove. Questa è la condizione che si è creata», ha detto il segretario del Partito democratico. Che ha anche inteso confortare il premier: «Più la legislatura va avanti più aumenta la possibilità di fare le riforme costituzionali. Ho una ragione in più - ha detto Veltroni - per auspicare che il governo duri il più a lungo possibile».

GROSSE KOALITION - Il nuovo clima di confronto tra i due principali partiti non deve però far ipotizzare un'intesa politica per un possible governo istituzionale. «Non si è parlato di grosse koalition nel modo più assoluto - ha detto Berlusconi -. E preciso che anche in passato non ho mai parlato di governo di coalizione, se non quando mi hanno chiesto cosa avrei fatto in caso di una nostra vittoria risicata dopo il voto e io ho detto, come avevo già fatto dopo le elezioni del 2006, che avrei scelto di condividere le responsabilità di governo con l'altra parte».

Corriere della Sera

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
Vai alla Home Page del blog

Contatore

Contatore utenti connessi

 
 
 

Ultime visite al Blog

ormaliberaunamamma1ninograg1sarchiaponicamenteAdelissimamanolaengelsidopaulgiomichietreceregiancarlobalduzzicacao2010akirofudoRmVoglioso72falco58dglpls_help_me
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

Ultimi commenti

 

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 

Tag

 

 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963