Il Demone Celeste

Serate festaiole

Tanto per riprendermi dai golosi stravizi napoletani, ecco che ho infilato due feste in fila: la tanto attesa festa di laurea con gli amici e un barbecue.

La mia festa l'avevo scaramanticamente fissata giovedì 12 piuttosto che venerdì 13, giusto per non far rivoltare nella tomba la nonna materna (reazione testualmente annunciata da mia madre).
Fino all'ultimo non pensavo di farla a casa perché avere molti ospiti crea una certa tensione. I miei fibrillano ed io vorrei emigrare sulla luna. D'altra parte l'idea di festeggiare con tutti seduti al tavolo non mi attraeva: mi piace godermi tutti i miei ospiti ed è sempre una sofferenza decidere di mettersi vicino a questi piuttosto che a queglialtri. Senza contare che una postazione rigida rischia di acuire eventuali attriti e antipatie latenti tra le persone accostate per l'occasione, che non è affatto detto che si frequentino abitualmente. Considerando che non amo i gruppi e che frequento persone sparse, alcuni non si conoscevano affatto.
Insomma.
Alla festa coi parenti avevo apprezzato il buffet anarchico in giardino così, incoraggiata da mia madre che si era già psicologicamente preparata a cucinare (anche troppo, come si è poi rivelato O.O), mi sono mossa in questa direzione. Non senza timore e qualche ansia da ultimo minuto (a casa mia mi sento la responsabile di tutti ma, d'altra parte, non sono abituata a ricevere, faccio un gran casino).

Al fin della tenzone, tra ringambi e aggiunte dell'ultimo minuto, siamo stati una ventina (contando me e mia sorella).
I miei hanno lavorato tutta la mattina e buna parte del pomeriggio scuocando, sterminando le zanzare, disponendo i tavoli.
Per una volta che avevo tutta la buona volontà di collaborare, sono stata cacciata dalla cucina. Ho potuto solo sistemare piatti, posate e co., sbucciare e tagliare le patate, spalmare qualche crostino e attaccare sulle porte alcuni cartelli.

Da quando, verso le 18:30 i genitori hanno tolto le tende, portandosi via il cane, non sapevo più davvero che fare. Ero vestita, truccata e pettinata anche più del dovuto (era una festa informale!). Venivo da due giorni di giramento di testa e di scatole (mi capita di alzarmi col piede sbagliato - spesso ultimamente). Cominciavo a pensare che sarebbe andato tutto a catafascio.

Invece è andato tutto bene. Apparentemente nessuno si è (o "è stato") emarginato, neanche chi (in quanto accompagnatore) non conosceva nessuno (teoricamente, perché il mondo è piccino).
Si è formato un tavolo di fumatori che hanno pesantemente attentato alla propria vita, ma anche là c'è stato un po' di ricambio. Io, personalmente, ho frullato come una trottola, senza sedermi più di 5 minuti. Essendo a casa mia ho potuto contare su un cambio di scarpe, altrimenti non sarei sopravvissuta. Già che c'ero, nell'ilarità di tutti, ho cambiato completamente il look passando dal vestitino fetish con scarpe piuttosto alte a magliettina con sbuffi, longuette in jeans e sandaletti aperti.

Il menu finale si è così composto:

Salatini
Crostini alla melanzana (che non mi hanno esaltata)
Torta salata alla verdura*
Fantastico tabulé*
Sangria (slurp)
Pappa al pomodoro (ne è rimasta una vasca!)
Pasta fredda con verdure grigliate (melanzane, peperoni, pomodori – olive)
Colli di pollo ripieni
Sformato di zucchine (è rimasto in frigo, intonso, ma garantisco che era buono)
Sformato di melanzane
Insalata mista con avogado, pera e nocciole
Patate ariganate
Creme brulè
Torta alle mele*
Struffoli*
Torta misteriosa allo yogurt, cioccolato e arancio*
Chees cake*
Spumante
Vino*
Bibite*

[*portato dagli ospiti]

Tutto quel che mi è stato portato era estremamente buono, ma il cheese cake merita una menzione d’onore perché mi ha veramente conquistata. E dire che non è il mio dolce preferito. La base spesso mi infastidisce. Ma questa qua sembrava non avere base per nulla ed andava giù bene nonostante fossimo tutti pieni. L’ha mangiato pure il mio amico R, che era (incredibilmente ^__^) presente, ma che non aveva toccato nient’altro che le sue sigarette.

In tutta sincerità non pensavo più molto alla laurea. Di festeggiamenti già ne avevo avuti. Ma sono poche le occasioni per riunirmi intorno tanta gente che mi piace. Oltretutto è la situazione ideale per me che non amo andare tanto in giro, cacciarmi in pub affollati o locali rumorosi, quindi me la sono proprio goduta.

Ho anche ricevuto dei bei regali, il che fa sempre piacere, nonostante l’idea dovesse essere “portate voi stessi e qualcosa da mangiare” e non “voi stessi, il cibo e anche i regali” (è finita che mi sentivo un pochino in imbarazzo perché sono stati regali notevoli).

Ho ricevuto una magliettina estiva (che ho indossato immediatamente), un ombretto, una collana, un meraviglioso orologio e un misterioso buono per un percorso benessere in una beauty farm – si dirà così? - (mmm dev’essere una goduria). Sempre da amici, ma precedentemente, avevo già avuto dei graziosissimi orecchini in argento a forma di fiorellini.

Quasi quasi prendo una seconda laurea.

No.

Forse no…