Dissonanze cognitive

Cittadino del mondo

Sono nato e ho lavorato in ogni paese
e ho difeso con fatica la mia dignità
Sono nato e sono morto in ogni paese
e ho camminato in ogni strada del mondo che vedi.

Ancora sul desiderio come motore umano e sulle sue conseguenze

(prosegue dal post precedente)

Nel post precedente si rifletteva sul desiderio prendendo spunto da due autori celebri e si è giunti a prendere in esame il concetto di etica.

Ovviamente l'etica indica se il desiderio è corretto, accettabile e condivisibile. In ogni azione esiste il versante privato ed il versante sociale, e le persone possono muoversi oscillando tra l'una e l'altra posizione oppure integrarle entrambe. L'operazione non è sempre facile poichè nel primo caso si attua un comportamento animale basato prevalentemente sugli istinti, nel secondo caso si rischia di annullare i bisogni personali per dedicarsi in maniera massiccia alla causa generale. Solo nel terzo caso, integrando i vari aspetti, si riesce a realizzare se stessi ed al contempo essere una risorsa per la collettività.

Immaginiamo se ognuno partecipasse ad una causa, seppur piccola, quante energie si muoverebbero al mondo contemporaneamente e quanto si potrebbe fare con pochi sforzi. Oggi invece siamo prevalentemente portati a pensare a noi ed a posporre i comportamenti prosociali finendo anche per chiederci come mai nel momento del bisogno siamo soli....

Ogni gesto fatto verso l'altro crea un credito sociale nel mondo e, per la teoria dell'osmosi e degli equilibri energetici, sono fermamente convinta che prima o poi ci verrà restituito. Come e da chi non importa. A volte siamo così chiusi al nuovo e ci sentiamo delusi perchè chi abbiamo aiutato non è la persona che ci soccorre quando ne abbiamo bisogno e ci possiamo anche sentire offesi da ciò. Se invece proviamo ad aprire la mente chiediamoci se è più importante che sia esattamente quella persona a darci una mano o se invece l'importante è che una mano ci sia.

Questo vuole essere un discorso generale e non specifico rispetto a specifiche tipologie di relazioni. Le relazioni tra genitori e figli o tra coniugi/partner meritano ovviamente un discorso a parte visto che il legame che esiste implica a certi livelli anche delle responsabilità e delle interconnessioni ed influenze reciproche che non possono essere trascurate.

I desideri che fanno bene all'anima

Quando desideri intensamente qualcosa e ti muovi per realizzarla sarà la cosa stessa a venire verso di te.                                           
                                                                                    (Benigni, 2007)

Sta attenta a quel che desideri. Potresti anche ottenerlo!
                                    (Vivien Leight, interprete di Rossella O'Hara)

Quanti desideri vogliamo realizzare e poi invece ci sconvolgono la vita cambiandola profondamente. Quanto la vita di Vivienne Leigh è stata cambiata dall'interpretazione di Rossella O'Hara e quanto aveva lottato per avere quella parte.

Quante volte non pensiamo al dopo e con tanta superficialità crediamo di volere solo ciò che non abbiamo senza osservare ciò che abbiamo davvero?

Senza il desiderio nulla si muoverebbe al mondo: Ulisse partì per desiderio di avventura e di conoscenza.

Ma quali sono i desideri che oggi muovono il mondo? Mi sembra che oggi ci si concentri maggiormente sulla soddisfazione immediata di bisogni, spesso in forma egoistica, piuttosto che di piaceri condivisibili e benefici per tutti.

Ecco, queste sono le riflessioni a seguito dello spettacolo di ieri sera messo su da Katrine Spak all'Auditorium del Parco della Musica di Roma sulla vita (e l'ultima intervista) all'attrice di Via col vento.

"Non patirò mai più la fame, mai più."

"Domani è un altro giorno!"

Post N° 15

Quando il capo ti ignora:

1) se sei sicuro di te pensi: sono il suo braccio destro, si fida così tanto di e da lasciarmi fare come voglio senza interferire minimamente. Che fortuna, altro che quei rompi dei miei amici che stanno sempre a lamentarsi che gli sta in mezzo ai piedi!!!

2) se sei insicuro pensi: e mo come faccio da solo? Ecco, io non so che fare, lui non me lo dice, mi beccherò l'ennesima ramanzina.

3) se sei ambivalente pensi: lo chiamo, gli dico che gli devo parlare e vediamo che mi dice, se mi fissa un incontro bene, altrimenti sti cavoli... io l'ho avvisato.

4) se sei disorganizzato non ti poni neppure il problema se debba esistere un dialogo con lui... non ce l'hai nemmeno un capo nè un lavoro... ed anche se ce l'hai non te lo tieni a lungo

5) nel caso tu sia solo un prepotente ti dici: ma meno male che non mi rompe ogni momento, mi deve solo stare alla larga.