Creato da aida.bologna il 15/11/2007
blog in difesa degli animali
 

 

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ELEZIONI

Post n°101 pubblicato il 12 Aprile 2008 da aida.bologna

COSA C'ENTRANO GLI ANIMALI ?

La LAV, ha proposto anche quest'anno un proprio PROGRAMMA ai partiti, ai candidati leader e parlamentari, al fine di stilare una lista positiva e una negativa di voto per i tanti che, sempre più numerosi, leggono la necessità di una società meno iniqua e intollerante attraverso la necessità di ridefinire il nostro rapporto con gli animali e tramite l’affermazione dei loro diritti.

Si stenta però, tanto più in campagna elettorale, a parlare e a sentir parlare di animali. I temi al centro del dibattito sono ben altri: dal lavoro alla giustizia, dalla famiglia alla sicurezza. Possibile che in queste settimane il randagismo o le pellicce, la vivisezione o la caccia interessino a qualcuno? Possibile. Necessario. Perché sono temi che interessano milioni di persone, tutti i giorni, direttamente o indirettamente, Così ho provato a declinare gli slogan principali della campagna elettorale in un ottica diversa, perché non sento e non ritengo gli animalisti persone avulse dalla società, ma individui sensibili agli ‘ultimi fra gli ultimi’, a tutti coloro che sono relegati ai margini della vita quotidiana e del dibattito politico.

Legalità: che il traffico illegale degli animali sia il secondo commercio fuori legge al mondo significa qualcosa? E cosa dire della zoomafia delle macellazioni clandestine, della pesca non consentita, del mercato degli uccelli protetti e delle corse per le scommesse? Sono reati contro tutti, non solo contro gli animali. Alcune aree del Paese per mesi sono di fatto chiuse al controllo delle Forze di polizia perché soggette alla supremazia, dalle valli bresciane alla piccole isole tirreniche, della malavita delle trappole per animali.

Sicurezza: si può vivere in un Paese che per diffondere l’uso delle armi consente fin dagli anni ’30, l’ingresso senza permesso ai cacciatori – e solo a loro – nei fondi privati? E come commentare sulle vittime umane della caccia, diverse decine ogni anno, e sulle campagne trasformate da settembre a gennaio in un teatro di guerra? E sull’uso di spargere bocconi avvelenati, un minaccia per tutti? Anche il tema “cani pericolosi”, a distanza di cinque anni dal suo momento di risonanza mediatica, ha registrato pochi o zero cambiamenti concreti, in grado di coniugare prevenzione e tutela degli animali, che sono le responsabilità effettive di chi vive con un quattrozampe.

Famiglia: più di una su tre vive con un animale domestico. Eppure la famiglia, allargata di fatto, che pur avendo adottato un cane randagio o un gatto vagante, con evidente risparmio per la collettività, si trova a doverlo accudirlo come fosse un bene di lusso! Perché abbiamo l’Iva sul cibo per animali e sulle prestazioni veterinarie più alta d’Europa, nonostante la Commissione di Bruxelles abbia dato il via libera ad equiparazioni e annullamenti.

Spesa pubblica: investendo perlopiù male e senza controlli, i Comuni spendono almeno 500 (cinquecento) milioni di euro l’anno per canili dove far marcire i cani senza controlli. E le Regioni, tramite le Asl veterinarie non affrontano come si dovrebbe la prevenzione, cioè la sterilizzazione degli animali, anche negli ambiti previsti per legge, come le colonie feline.

Lavoro: gli animali e la loro tutela rappresentano sempre di più possibilità di lavoro e offrono nuove professioni. Dalla medicina veterinaria alle scienze naturali e biologiche, dai dog sitter all’educatore cinofilo, agli etologi. Così come dimostrano i centri europei che l’Italia ospita come l’Ecvam dei metodi alternativi e l’Efsa della sicurezza alimentare oppure il Centro di Referenza sul benessere animale del Ministero della Salute.

Ricerca: mentre nel resto d’Europa rappresenta un capitolo di occupazione pulita e duratura, da noi la sperimentazione scientifica senza animali è ancora considerata un passatempo domenicale. Da quindici anni una legge prevede corsi di studio nelle Università, mai realizzati. I nostri giovani ricercatori perdono anche questo treno di nuove strade e aggiornamento.

Salute: mucca pazza e influenza aviaria non hanno insegnato, passata la ventata sui media, che è necessario ripensare il sistema d’allevamento, crudele per gli animali e a neanche tanto salutare per gli umani. E che alcuni settori di sfruttamento degli animali, come quello delle “vacche a terra” si fondano sull’illegalità a rischio dei consumatori. Ora poi si propongono i prodotti degli animali clonati… Non si favorisce la possibilità di scegliere alimentazioni diverse, peraltro raccomandate dalla dietologia indipendente per la prevenzione delle malattie. Si è scoperta la pet-therapy per bambini autistici o per anziani soli, ma senza regolamentazione e certezze per gli umani, e tanto meno per gli animali coinvolti.

Scuola: a fronte di una generalizzata richiesta di natura e contatto con gli animali vi è solo una generica e frammentata risposta, talvolta negativa come le visite a zoo e circhi. E i programmi per la conoscenza e il rispetto degli animali, previsti da quattro anni, non sono patrimonio dell’attuale educazione scolastica.

Riforme: l’inserimento come altri Paesi hanno fatto, del principio costituzionale di tutela e rispetto degli animali non sarebbe un mero esercizio accademico, perché dal prossimo 1° gennaio entrerà in vigore il nuovo Trattato Europeo che riconosce gli animali come esseri senzienti. Così come adeguare il Codice Civile, dove gli animali sono definiti ancora ‘cose’. E prevedere che il Ministero della Salute si doti di un Viceministro con delega alla veterinaria e ai diritti degli animali e di una Direzione generale specifica - come avviene a livello europeo - significherebbe dare riconoscibilità piena a queste tematiche.

Ambiente: una per tutti, se il riscaldamento globale è determinato in massima parte dallo stratosferico numero di animali allevati per le carni, perché non incidere su questo settore? Questa è la scomoda verità.

L'esame di punti chiave delle campagne elettorali vuole far comprendere che “occuparsi di animali”, così come nei secoli hanno fatto personaggi da Gandhi a Leonardo da Vinci, significa occuparsi della vita di tutti i giorni. E far capire che la “lente” animalista - “grandioso movimento storico”, come lo ha definito Norberto Bobbio – legge la necessità di un cambiamento in grado di abbattere i confini tra le specie e nel contempo riesce a identificare e raccogliere risultati anche piccoli ma continui. Per questo i programmi hanno bisogno di gambe adatte a muoversi e di interpreti che siano sempre di più in grado di realizzarli. Chi farà il Ministro o il Sottosegretario alla Salute, o alle Politiche Agricole, all’Ambiente, chi siederà nelle rispettive Commissioni parlamentari? Non è indifferente per i cittadini, e per gli animali.

Ovviamente non è indifferente per noi da cittadini-animalisti se vi sarà o meno una sola Camera legislativa o se vi sarà un aumento degli stipendi o delle pensioni. Ma chiediamo di produrre cambiamenti legislativi concreti a tutela degli animali, come sostenuto da una parte sempre più numerosa dell’opinione pubblica. Il benessere, la protezione, i diritti degli animali sono sempre più presenti nella società, vogliamo credere in una nuova Legislatura pronta a far fare un effettivo salto di qualità e quantità normativa, dal Governo o dall’opposizione.

Gianluca Felicetti, Presidente LAV

 
 
 
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riflettere!

La tirrannia degli umani ai danni dei non umani sta causando una quantità di dolore e sofferenza che può essere paragonata solo a quella causata dai secoli di tirannia dei bianchi ai danni dei neri.

Peter Singer
 

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IO L'HO VISTO

DA PRONTOFIDO, UNA GRANDE IDEA CONTRO L’ABBANDONO DEGLI ANIMALI IN AUTOSTRADA!

AUTOGRILL E POLIZIA STRADALE PARTNER DELL’INIZIATIVA.

Se viaggi in autostrada e vedi un animale abbandonato adesso finalmente puoi fare qualcosa anche tu fermandoti alla prima area di sosta e inviando un sms al numero

334 1051030 di “IO L’HO VISTO”

(SOLO PER AVVISTAMENTI IN AUTOSTRADA!)

Il tuo sms sarà pubblicato sul sito http://www.prontofido.net/ e da qui inoltrato alla sede più vicina della Polizia Stradale che attiverà le necessarie operazioni di emergenza ed interesserà le strutture preposte al recupero del cane.
Ricordati di specificare la località, la direzione di marcia e l’ora dell’avvistamento.

Il comunicato per intero:
sezione: Rassegna stampa oppure
http://www.prontofido.net/

 

cosmesi biologica

Nel settore della cosmesi biologica non esiste ancora una norma di riferimento condivisa a livello mondiale ed europeo; per questo motivo alcuni prodotti vantano caratteristiche poco chiare e non verificate, oltre a richiamarsi a un concetto generico di  cosmesi "naturale" . Per contribuire a fare chiarezza nel settore, AIAB e ICEA, in collaborazione con un gruppo di produttori, hanno avviato un  percorso di regolamentazione conclusosi con l'approvazione del Disciplinare per i cosmetici bio-ecologici.
Al gruppo iniziale si sono uniti autorevoli esponenti del mondo accademico e scientifico (Scuola di cosmetologia dell’Università di Ferrara, Dipartimento di Farmacologia dell’Università di Bologna), attorno ad un tavolo tecnico coordinato da AIAB.
Il disciplinare ha il merito di essere condiviso da tutte le parti coinvolte:  rappresentanti dei settori della produzione, della commercializzazione, del mondo scientifico e, fatto importante, i rappresentanti dei consumatori.
Esso prende a riferimento lavori referenziati di altri Paesi Europei, e viene sottoposto periodicamente a revisioni e miglioramenti, con l'obiettivo di tracciare le regole di orientamento per il settore e dare una più chiara visione del cosmetico che è stato  definito "BIO-ECOLOGICO”.
I cosmetici bioecologici che ICEA certifica sulla base del Disciplinare AIAB, soddisfano le aspettative dei consumatori di un prodotto salubre, sicuro e a basso impatto ambientale, fornendo una informazione trasparente e completa di Eco-Bio-Cosmesi.
Il cosmetico Bio Ecologico AIAB, Certificato da ICEA, è un prodotto ottenuto:
-  rispettando una lista di sostanze vietate;
-  senza l' impiego di OGM;
-  senza ricorrere alla sperimentazione sugli animali;
-  senza l'uso di radiazioni ionizzanti;
-  impiegando prodotti agricoli e zootecnici primari da agricoltura biologica certificati in tutti i casi in cui sono disponibili.

http://www.icea.info/Default.aspx?tabid=265

 

Ruminaci sopra...

Chew on this  (clicca sul titolo qui di fianco)
Ovvero: ruminaci sopra... Il filmato e' in inglese, ma le immagini superano ogni barriera linguistica. Dategli un'occhiata...

 

Hamburger?!!

Viaggio al centro dell'hamburger  (clicca sul titolo qui di fianco) 
Breve servizio mandato in onda dalla RAI (7 minuti) in cui viene spiegato l'impatto sull'ambiente, sulla società e sulla nostra salute del consumo di carne.

VIVI E VEGETI, “LE NUOVE LINEE GUIDA DELL’ ALIMENTAZIONE VEGETARIANA”

L'alimentazione basata su cibi vegetali (plant-based diet) si sta sempre di più rivelando una valida alternativa alla dieta occidentale (meat-based diet), responsabile delle principali malattie che affliggono le società ricche. Durante l'incontro saranno passati in rassegna i più rilevanti aspetti dell'alimentazione vegetariana (composizione, adeguatezza nutrizionale) e la sua influenza sullo stato di salute.

Autorevoli studi epidemiologici e clinici hanno dimostrato che i vegetariani, la cui alimentazione è basata su cereali, legumi, frutta, verdura e oli vegetali, hanno una minore mortalità per malattie cardiovascolari e tumori, nonché una maggiore resistenza alle infezioni. La scelta vegetariana protegge la nostra salute ed evita sofferenze agli animali. Le ricorrenti crisi sanitarie dimostrano l’insostenibilità delle “fabbriche animali” sia per gli animali stessi che per la salute dei consumatori. Ognuno di noi può scegliere di aspettare la prossima emergenza sanitaria, oppure decidere per una sana e sicura alimentazione vegetariana.

 

Elenco dei pronto soccorso veterinari

EMILIA ROMAGNA:
Clinica veterinaria 4 zampe,
Via A. Gramsci 6/A - BIBBIANO (RE) Tel. 0522.88.34.80
Clinica veterinaria Avoni Ivano,
Via Emilia Levante 2/A - BOLOGNA (BO) Tel. 051.23.07.09
Clinica veterinaria cucchi,
Via Agnini 10 - CARPI (MO) Tel. 059.68.69.67
Clinica veterinaria estense,
Via Pianelle 31 - FERRARA (FE) Tel. 0532.72.00.33
Clinica veterinaria l'arca,
C.so Isonzo 99/A - FERRARA (FE) Tel. 0532.20.09.53
Clinica veterinaria privata Giardini Margherita,
Via Murri 10/A - BOLOGNA Tel. 051.39.22.90
Clinica veterinaria privata Parco Reno,
Via Ronzani 7/25 - CASALECCHIO DI RENO (BO) Tel.051.59.27.30
Clinica veterinaria privata Semprini Giovanni,
Via Montenero 24/a - BOLOGNA (BO) Tel. 051.64.91.706
Privata,
Via Beati 31 - PIACENZA (PC) Tel. 0523.57.98.37
S.Francesco,
Via P.Giordani S.Nicolò 71 - ROTTOFRENO (PC) Tel. 0523.76.20.27
 

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Crudeltà Iams

www.iamscruelty.com

"Ask the experimenters why they experiment on animals, and the answer is: 'Because the animals are like us.' Ask the experimenters why it is morally OK to experiment on animals, and the answer is: 'Because the animals are not like us.' Animal experimentation rests on a logical contradiction."
-Professor Charles R. Magel

www.kentuckyfriedcruelty.com

 

!!!

Quella dei circhi con animali è un’attività obsoleta che riesce a sopravvivere soltanto grazie ai cospicui finanziamenti pubblici e che registra un crollo verticale del pubblico pagante.

Lo spettacolo è basato su una continua violenza perpetrata agli animali: dalle condizioni di detenzione, spazi ristretti, catene e gabbie, al trasporto in carrozzoni/contenitori, per finire con l’addestramento, spesso coadiuvato con bastoni, fruste, finalizzato a soggiogare l’animale alla volontà dell’uomo e costringerlo a ripetere ridicoli ed innaturali esercizi. E’ difficile dire con precisione quanti animali siano attualmente prigionieri dei circhi perché manca un’anagrafe ed è impossibile eseguire un censimento serio, vista l’abitudine dei circensi di scambiarsi gli animali e parcheggiarli, a volte, in zoo o strutture fisse. Si stima comunque che in Italia siano almeno un migliaio gli animali costretti a questa vita, in molti casi si tratta di animali così detti “pericolosi”, tenuti legalmente prigionieri grazie ad una modifica “pro-circo” della legge che ne aveva vietato la detenzione. Così bisonti, ippotami, elefanti, tigri, leoni, orsi, coccodrilli e tanti altri, abbruttiti dalle allucinanti condizioni di detenzione, attraversano la nostra Penisola e costituiscono anche un rischio per la popolazione, come dimostrano le decine di incidenti occorsi negli ultimi anni e riportati nel dossier LAV.

Leggi il dossier LAV

http://www.infolav.org/allegati/2/3904_Dossier_Circo.pdf


 

Parola di Veronesi

prof. Umberto Veronesi

"Gli animali vanno rispettati e non uccisi per poi mangiarli. [...] Si tratta di una scelta che ho fatto molto tempo fa, perché sono fermamente convinto che gli uomini non abbiano diritto di provocare la sofferenza e la morte degli altri esseri viventi." [23 ottobre 2002]
"La carne non è indispensabile alla nostra alimentazione, nemmeno durante lo svezzamento: le proteine necessarie al nostro organismo, oltre che nella carne e nei cibi di origine animale, si trovano anche in molti vegetali, come i legumi. E' dunque possibile trarre dal mondo vegetale una dieta ricca e variata capace di fornirci vitamine, proteine, zuccheri e grassi vegetali in modo completo e calibrato. [...] Esistono poi prove scientifiche che questi alimenti, se consumati in quantità sufficiente, permettono anche di evitare alcune carenze e rinforzano la resistenza contro le malattie infettive. I vegetariani, in genere, hanno non soltanto una vita più lunga dei carnivori, ma evitano malattie croniche invalidanti." [Corriere della Sera on-line, 2-7-2004]

 
 

Numeri da un pianeta in crisi

1 miliardo 300 mila:
le persone che potrebbero essere nutrite con grano e soia destinati ai bovini.
20%:
la quota di grano coltivato per nutrire persone.
38%:
la quota coltivata per nutrire bestiame nel mondo.
9 milioni di acri:
il terreno destinato alla coltivazione di vegetali, frutta e semi.
56 milioni di acri:
il terreno destinato alla coltivazione del fieno destinato a nutrire gli animali da allevamento.
260 milioni:
acri di foresta distrutta per fare spazio a pascoli.
40 mila:
i bambini che muoiono di fame ogni giorno.
10 mila:
i chili di patate che si ottengono da 1 acro di terra.
63:
i chili di manzo che si ottengono da 1 acro di terra.
5000 le tonnelate:
di antibiotici impiegate negli allevamenti europei. Di cui 1.500 per favorire la crescita degli animali.
1000:
animali estinti ogni anno a causa della distruzione delle foreste pluviali.
3 dollari:
costo di un chilo di proteine presenti nel frumento.
31 dollari:
costo di un chilo di proteine animali.
260 anni:
durata delle riserve se tutti fossero vegetariani.
13 anni:
durata delle riserve petrolifere mondiali se tutti gli esseri umani fossero carnivori
500 mila chili al secondo:
produzione di escrementi da parte di tutti gli animali d'allevamento negli Usa.
120 milioni di chili:
i rifiuti tossici prodotti ogni giorno dagli allevamenti di polli negli Usa.
17 miliardi:
i dollari spesi ogni anno per dare da mangiare agli animali nella sola Europa.
 

Le immagini parlano da sole.

 

Parte anche in Italia la nuova campagna-parodia mondiale contro i test cosmetici su animali.

Il detersivo più amato dagli italiani nasconde un piccolo sporco segreto. E la PeTA (People for the Ethical Treatment of Animals) lo ha svelato nel primo annuncio pubblicitario del suo genere per condannare i test cosmetici sugli animali da parte della Procter&Gamble.

La nuova campagna è stata lanciata anche in Italia dalla PeTA nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno partecipato la newyorkese "Lady Bunny", star internazionale di cabaret e night clubs e Dan Mathews, Direttore Campagne Mondiali della PeTA.

La campagna apre una nuova frontiera nel mondo del boicottaggio. In passato venivano colpite direttamente le aziende, oggi invece la PeTA attacca i singoli prodotti sperimentati su animali, con pubblicità-parodie basate sulle stesse strategie di marketing delle aziende, per raggiungere così lo stesso target a cui è rivolta la vera pubblicità del prodotto.

Migliaia di animali soffrono e muoiono nei laboratori della Procter&Gamble durante test che non sono richiesti dalla legge. I ricercatori immettono sostanze chimiche negli occhi degli animali, li costringono ad inspirare e deglutire dosi massicce di composti chimici e spalmano il loro pelo o la loro pelle di sostanze irritanti. Oltre 550 industrie garantiscono la sicurezza dei loro consumatori usando metodi più accurati e, soprattutto, non utilizzando animali per i loro test".

Alla nuova campagna mondiale della PeTA il Wall Street Journal ha dedicato recentemente un ampio servizio.

 
 
 

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