dias de verano

Prologo

Guardavo vecchi documenti di testo in un cd-backup di qualche anno fa.

Avevo 16 anni all’ora e scrivevo spesso. Mi piaceva raccontare piccoli dettagli della mia quotidianità e grandi esperienze che custodisco tutt’ora come tra le migliori della mia vita..
gite, vacanze, concerti..
Raccontavo. nulla di più, nulla di meno.
Ogni pretesto era buono per rendere partecipi amici vicini e lontani di ciò che mi succedeva.

Gita in Olanda.. documento datato 14 febbraio 2000. incredibile come abbia scritto ogni minimo dettaglio e particolare di quei 7 gironi in Olanda. Scrissi per giorni interi appena tornato a casa, volevo che tutto potesse rimanere su un foglio di carta per aiutare la mia memoria e i miei ricordi a riaffiorare nel più nitido dei modi, una volta che il tempo avesse aggiunto nuovi strati di ricordi, e automaticamente spostato dettagli apparentemente meno rilevanti in zone più remote e difficili da raggiungere nella mia corteccia cerebrale.
Ho appena finito di rileggere quella decina di pagine.
Rivedo in quelle parole il mio entusiasmo da sedicenne, il mio modo così parziale e spensierato di vedere le cose. Mi rivedo e rivivo come fosse ora quella sensazione. E quanti aneddoti mi rendo conto non avrei mai e poi mai potuto ricordare se non li avessi indelebilmente fissati in quel documento di testo.

Mi rendo così conto che è davvero troppo tempo che non fisso i miei ricordi. E soprattutto dopo un lungo anno passato in terra spagnola, la paura di non poterlo custodire per sempre mi spaventa.
Son ormai passati 3 mesi e mezzo dal mio ritorno. Credo, spero, il tempo necessario per fare qualche passo indietro e vedere così nella sua interezza il quadro che racconta del mio anno lontano.

I propositi sono sempre buoni, i risultati a volte meno.

Mi piacerebbe raccontare.
Mesi interi in poche parole, o poche ore in lunghissimi post. Mi piacerebbe raccontare così come il flusso dei miei ricordi istintivamente mi consiglia, partendo dall’ultimo giorno per finire con il primo, oppure da metà e spaziare di qua e di là.

Non ne ho idea.

Semplicemente raccontare.