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Oggi Dio ti dà un’occasione da prendere al volo! Forse per quanto riguarda la tua salvezza eterna.
" Perciò, come dice lo Spirito Santo: Oggi se udite la sua voce, non indurite i vostri cuori...(Ebrei 3,7)
Gesù Cristo è lo stesso, ieri. oggi e in eterno (Ebrei 13,8)
In nessun altro è la salvezza; poichè non vi è sotto il cielo nessun altro nome che sia dato agli uomini, per mezzo del quale noi dobbiamo essere salvati (Atti 4,12)
Post n°29 pubblicato il 18 Giugno 2008 da diaspro17
“Gesù gli disse :Mi ami?”.(Giovanni 21:16) Ecco come il poeta francese Teodoro Monet ha risposto con tanta onestà a questa domanda. Oh, che vergogna e dolore in quell’occasione Quando con grande orgoglio gli dissi: “TUTTO DI ME,NULLA DI TE.” Ma Egli mi incontrò e io LO vidi sanguinante sull’orribile croce, E con un sussurro gli dissi: ”UN PO’ DI ME,UN PO’ DI TE”. Il Suo immenso Amore, la Sua cura, Non potrei meritarlI E con umiltà gli confesso: ”MENO DI ME,PIU’ DI TE”. Più alto del più alto cielo , Più profondo del più profondo mare, Dio, il Tuo Amore mi ha conquistato. ”NULLA DI ME, TUTTO DI TE!”. |
Post n°28 pubblicato il 29 Ottobre 2007 da diaspro17
Il suo successo commerciale è incontestabile. Halloween è la festa per travestirsi, decorare la casa e il giardino, offrire caramelle ai bambini. Una festa per tutti. Ma cosa c'è dentro la zucca?
HALLOWEEN Le origini. Molti pensano che Halloween abbia avuto origine con la festa di Ognissanti. Ma ciò non è vero. Ognissanti, che ha avuto origine nella Chiesa Cattolico-romana, veniva inizialmente celebrata in maggio. Nell'anno 834 venne spostata da maggio ad ottobre al fine di sovrapporsi ad un'antica festa druidica ( i druidi erano una classe sacerdotale custode delle tradizioni religiose dei Celti. Il suo significato è "molto sapiente"), che aveva luogo l'ultimo giorno di quel mese. Le origini di Halloween risalgono agli antichi druidi celti, circa 200 anni fa. I Celti vivevano in ciò che oggi è la Francia, l'Inghilterra, il Galles e la Scozia, e celebravano la vigilia del nuovo anno, il 31 Ottobre, in onore di Samhain, il principe della morte. I Celti credevano che in questo giorno gli spiriti malvagi dei morti ritornavano per creare confusione e caos fra i viventi. La festa doveva piacere a Samhain e agli spiriti dei defunti. La vigilia di Samhain e altre pratiche occulte hanno dato origine a molte tradizioni che oggi fanno parte di Halloween. Il nome Halloween deriva dall'inglese: il primo novembre è il giorno di tutti i santi, in inglese " All Saints' Day", e la vigilia del 31 ottobre viene chiamata " All Hallowed Eve" ( " vigilia di tutti i santi "), che poi è stato abbreviato in " Halloween".
La storia della zucca. Il simbolo universale di Halloween è la zucca intagliata con la faccia. Questo è probabilmente il segno più popolare associato alla festa. Deriva da una leggenda che parla dell'incontro fra un uomo e il diavolo. Si racconta che un irlandese ubriaco di nome " Stingy Jack" vendette l'anima al diavolo per pagare i suoi debiti di gioco. Lo incontrò nella notte di Halloween e gli offrì da bere. Il diavolo accettò a condizione che Jack pagasse. Dopo aver bevuto Jack mise in dubbio che il diavolo fosse in grado di trasformarsi in qualsisia cosa volesse. In questo modo lo imbrogliò e lo fece trasformare in una moneta per pagare la bevanda. Prima che il diavolo riuscisse a riprendere la sua forma normale Jack prese la moneta e la mise in tasca vicino alla croce d'argento per impedirgli di ritornare come prima. Per liberarsi il diavolo fece un accordo, promettendo a Jack che l'avrebbe lasciato in pace per un anno se lo liberava. Jack acconsentì pensando che avrebbe avuto tutto il tempo per cambiare vita e che il diavolo l'avrebbe allora lasciato in pace. Ma poi non si curò della sua risoluzione nè di sua moglie, nè dei poveri e non andò mai in Chiesa, come aveva pensato. Così che il diavolo ritornò l'anno successivo ad Halloween per prendersi Jack. Ma anche questa volta Jack riuscì con uno stratagemma ad ingannare il diavolo, facendogli promettere di lasciarlo in pace per dieci anni. Ma l'anno dopo morì. Gli fu negato l'accesso al paradiso, e così si diresse verso l'inferno. Ma il diavolo, furioso della sconfitta subita, gli impedì l'accesso al regno delle tenebre e lo spedì sulla terra a peregrinare come un'anima in pena poichè l'aveva ingannato. Mentre Jack vagava nelle tenebre per la terra cercando un posto per riposare, mangiò una rapa. Il diavolo gli lanciò un pezzo di carbone ardente dalle fiamme dell'inferno; Jack, disperato per la sua ricerca, prese il carbone e lo mise nella rapa per illuminare il suo cammino. Da allora quando si vedono i fuochi fatui nelle zone paludose, c'è l'usanza di dire che si Jack con la sua lanterna (" Jack-O-Lantern") alla ricerca di un luogo di riposo. Più tardi la rapa fu sostituita dalla zucca. I Simboli. Pipistrelli , gatti neri, la luna piena, streghe. fantasmi...questi simboli hanno poco a che fare con la festa di Samhain. Si tratta però di simboli usati nel mondo dell'occulto che hanno trovato un posto naturale nella festa di Halloween. Le notti di luna piena sono il momento ideale per praticare certi riti occulti. I gatti neri vengono associati alle streghe per superstizione, si credeva che le streghe potessero trasferire il loro spirito in un gatto e per questo ne avevano sempre uno. Ai pipistrelli vengono attribuite capacità occulte perchè hanno caratteristiche di uccello (che nel mondo dell'occulto sono simbolo dell'anima) e di demonio( perchè vivono nelle tenebre). Nel medioevo si credeva che sovente il diavolo si trasformava in pipistrello. Diviene così chiara la ragione per cui il pipistrello è diventato simbolo di Halloween, L'importanza dell'occulto. Le origini di Halloween sono strettamente connesse alla magia, alla stregoneria e al satanismo. Gli adepti del satanismo e della magia riconoscono nel 31 ottobre uno dei giorni più importanti nell'anno: la vigilia di un nuovo anno per la stregoneria. A causa delle sue radici e della sua essenza occulta Halloween apre una porta all'influsso occulto nella vita delle persone. l'enfasi di Halloween è sulla paura, sulla morte, sugli spiriti, la stregoneria, la violenza, i demoni. E i bambini sono particolarmente influenzabili in questo campo. L'industria cinematografica ha abbondantemente contribuito al dannoso influsso di Halloween promovendone e glorificandone i contenuti. Molte persone sono rimaste coinvolte nel mondo dell'occulto a causa dell'influenza di Halloween e dei film, in quanto questi suggeriscono che possiamo possedere capacità soprannaturali. Che cosa dice la Bibbia. Finora abbiamo detto quali siano le vere origini, la storia e il presente di Halloween. Ma la Bibbia cosa dice di questa strana " festa"? Halloween non si trova nella Bibbia. Però Essa è il Libro che contiene tutti i principi divini che si applicano in modo pratico in tutti i settori della vita quotidiana. Studiandola attentamente si possono scoprire delle indicazioni che potrebbero riferirsi a questo genere di festa. Il primo riferimento lo troviamo nel Nuovo Testamento, nella seconda lettera che Paolo ha scritto a Timoteo egli dice che "Dio non ci ha dato uno spirito di paura, ma uno spirito di forza, di amore e di disciplna" ( 2° Timoteo 1,7). Se pensiamo a case stregate, pipistrelli, spiriti, streghe e Jack-O-Lantern... il loro comune denominatore è la paura che incutono. Gli altri passaggi sono molto più espliciti. Sono rivolti al popolo di Dio, quello che Lui ha scelto per essere santo, speciale, messo da parte per mostrare quali sono le intenzioni di Dio per gli uomini... " Quando sarai entrato nel paese che il Signore, il tuo Dio, ti dà, non imparerai a imitare le pratiche abominevoli di quelle nazioni. Non si trovi in mezzo a te che fa passare suo figlio o sua figlia per il fuoco, nè chi esercita la divinazione, nè astrologo, nè chi predice il futuro, nè mago nè incantatore, nè chi consulta gli spiriti, nè chi dice la fortuna, nè negromante, perchè il Signore detesta chiunque fa queste cose. A motivo di queste pratiche abominevoli, il signore, il tuo Dio, sta per scacciare quelle nazioni dinanzi a te. tu sarai integro verso il Signore Dio tuo; poichè quelle nazioni che tu spodesterai, danno ascolto agli astrologi e agli indovini. a te, invece, il Signore, il tuo Dio, non lo permette" ( Deuteronomio 18, 9-14) " Le cose occulte appartengono al Signore, il nostro Dio, ma le cose rivelate sono per noi e per i nostri figli per sempre, perchè mettiamo in pratica tutte le parole di questa legge" ( Deuteronomio 29,29) " non rivolgetevi ai medium e ai maghi non consultateli, per non contaminarvi per mezzo loro. Io sono il Signore, il vostro Dio" ( Levitico 19,31)
CURIOSITA'
Il 31 ottobre. Questa data è importante non soltanto nella cultura celtica, ma anche nel satanismo. E' uno dei quattro sabba delle streghe. I primi tre segnavano il tempo per le stagioni benefiche: 1. la resurrezione della terra dopo l'inverno, 2. il tempo della semina, 3. il tempo della messe 4. l'arrivo dell'inverno e la sconfitta del sole- freddo , fame, morte. Il sabba è un convegno notturno delle streghe, in cui le stesse fra riti esoterici e macabri incontrano e si unisco a satana. Il termine sabba deriva dal fatto che tali riunioni hanno luogo di sabato. La pozione magica. Il druida di un noto fumetto si presenta come saggio sacerdote e un filosofo. Insegna alla gioventù l'essenza della vita e, dunque, il senso della morte. Secondo la religione celtica, questa non era altro che un viaggio. La vita continuava altrove. Dedicando il loro culto alla natura, i celti praticavano anche sacrifici umani e animali. Denominatore comune? La festa cattolica romana di Ognissanti non è legata ad Halloween. Venne instaurata da papa Gregorio IV nell'anno 840. D'altronde originariamente si celebrava in maggio e non il 1° novembre. Fu nel 1048 che Odilo de Cluny decide di spostare la celebrazione cattolica all'inizio di novembre al fine di detronizzare il culto a Samhain. Il costume di Halloween. Nella cerimonia celtica i partecipanti dovevano vestirsi con pelli e teste d'animale rappresentato e spaventare così tutti gli spiriti malvagi che erano presenti. Nel corso del tempo i costumi si sono trasformati fino a rappresentare il soggiorno dei morti, rendendo così a Samhain il culto che lui vuole ancora oggi. I capri espiatori! Negli USA succede un fenomeno curioso, la vigilia di Ognissanti scompaiono dei gatti neri. La protezione degli animali di Chicago, sorpresa dall'esplosione di questo fenomenodi scomparse misteriose alla fine di ottobre, ha deciso di vietare l'adozione di questi neri felini durante la stagione di Halloween. Soltanto simboli? Forse leggendo tutte queste informazioni su Halloween, dirai: "Può anche darsi che questa festa abbia origini occulte, ma io non me ne occupo quando festeggio questo giorno. Dopo tutto sono soltanto dei simboli...le zucche, le candele, i costumi e tutto il resto". Soltanto simboli? I simboli non hanno significato? Una croce sono soltanto due linee perpendicolari? Se questi simboli non hanno alcun significato, perchè non togliere la croce dalla chiesa e sostituirla per esempio con una svastica o un cranio con due tibie incrociate? Ovviamente questo sarebbe blasfemo! Ed è altrettanto ovvio che i simboli utilizzati nella festa di Halloween non sono privi di significato!
Riflessioni... Perchè quest'attrazione per l'occulto, la morte, la paura, i personaggi lugubri e mostruosi legato al mondo delle tenebre? Da dove viene questa ricerca del macabro, del sinistro, del lugubre? E' forse la fine del razionalismo e il ritorno al medioevo oppure semplicemente un modo innocuo di ridere per esorcizzare le nostre paure? Se poi aggiungi certe serie televisive, film o anche cartoni animati che presentano fantasmi, vampiri, e talvolta serial killer ti poni alcune domande, o almeno dovresti. Quale eredità vogliamo trasmettere? La nostra società è in preda alla depressione, alla violenza e alla morte, non sarebbe meglio promuovere dei valori positivi, degli atteggiamenti morali e spirituali che edificano la personalità dei giovani e di conseguenza la società di domani?
**************************************************** Oggi uno dei mali che più affliggono l'uomo è la depressione...e si cerca di coprire tale situazione con scelte che colpiscono ancora di più il nostro cuore la nostra anima, ci si rivolge agli spiritisti perchè possano risolvere i nostri problemi o ai negromanti perchè gli spiriti dei nostri defunti possano consolarci...o addirittura anche alla sfrenatezza della vita mondana, con tutto ciò che questa richiede: droghe, sesso...cercando di riempire un pò di quel vuoto che c'è nel cuore dell'uomo. L'occultismo è un male subdolo, poichè esso, facendoci credere che nulla di male c'è nel praticarlo, ci allontana da Dio e spinge le nostre anime verso colui che vuole solo distruggerci usando anche mezzi che apparentemente potrebbero sembrare innocui ma che così non sono. Tornare a Dio implica un atteggiamento sano di fronte a tali usanze che di cristiano non hanno nulla, comporta un distacco totale da ciò che non Lo glorifica e non Lo onora. Dio dona ad ogni uomo la possibilità di ricongiungersi a Lui "Se confessiamo i nostri peccati Egli è fedele e giusto da perdonarci e purificarci da ogni iniquità" ( 1° Giovanni 1, 9).
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Post n°27 pubblicato il 18 Ottobre 2007 da diaspro17
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Post n°26 pubblicato il 11 Ottobre 2007 da diaspro17
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Post n°25 pubblicato il 08 Ottobre 2007 da diaspro17
DONNA E SESSUALITÀ Viviamo in un momento storico in cui la sfera della sessualità, di per sé molto intima e preziosa, viene socialmente maltrattata. La maggior parte delle immagini pubblicitarie accostano al prodotto in vendita, un corpo femminile associato ad un significato erotico. Accanto a questo possiamo rilevare il diffondersi della pornografia, e l'utilizzo sempre più palese che ne viene fatto. Il messaggio che arriva alla gente tende a considerare la sessualità come qualcosa di facile, immediato, fruibile, aperto e libero. In realtà, scopriamo che gli esperti in sessuologia clinica affermano che sempre più single e coppie si rivolgono ai servizi pubblici per problematiche legate alla sessualità. Ciò che si registra è che oggi il sesso e le prestazioni sessuali sono investiti di un significato che prima non avevano. Non esiste più il "per sempre", molte coppie stanno insieme finché c'è il sesso e questo assume allora un'importanza fondamentale. Gli uomini, poi, non si sentono più accettati totalmente, devono negoziare e questo crea un'ansia che è la prima causa dei problemi. Inoltre sempre più frequentemente si ascoltano notizie legate a molestie sessuali sia nei contesti di lavoro, che in quelli familiari. Un peso notevole nel mutamento della cultura sessuale contemporanea. l’ha avuto sicuramente il femminismo, che ha scosso la cultura maschilista negli ultimi decenni. Nel cammino di liberazione da antiche forme di schiavizzazione si è venuta consolidando nella donna una coscienza della propria femminilità, della propria corporeità e, per conseguenza, della propria sessualità. Da oggetto di consumo a misura di maschio, la donna si è riscattata e reinventata come soggetto di storia, partecipe della propria vicenda personale non più in senso funzionale ma in senso originario. Questo processo di liberazione non è stato però in grado di restituire dignità e significato alla sessualità, né in relazione alla vita sociale né alla vita personale. Occorre ricercare il vero significato della sessualità a partire dall’origine, cioè dalla storia biblica della creazione, e metterla in relazione all’obbiettivo, cioè la redenzione in Cristo di tutte le cose, nella consapevolezza delle distorsioni introdotte dal peccato. Solo così si può riscoprire il progetto di Dio per l’uomo e la donna in una sfera fondamentale della vita umana. 1. La sessualità è un dono di Dio C’è un ordine dinamico e armonioso che Dio ha fissato e al quale bisogna riferire la sessualità. All’essere uomo appartiene in senso proprio ed intrinseco l’essere maschio o donna. Questa è la tesi di fondo del racconto della creazione di Gn 1-2, contrariamente alla visione del mito androgino per il quale la divisione per sesso sarebbe da attribuirsi a successivi stadi di decadenza. In quanto maschio e femmina l’uomo è immagine di Dio; e poiché l’essere maschio o donna è impensabile senza il corpo e la specificazione sessuale, ne deriva che l’uomo è immagine di Dio proprio nella completezza della sua unità di corpo-anima. All’AT è sconosciuto quel dualismo di corpo e anima. Non v’è un atteggiamento di disprezzo del corpo, proprio per il senso dell’immagine di Dio che manifesta. La cura della bellezza è vista positivamente, anche come elemento di apertura all’altro, di attrazione sessuale e come momento dell’amore pattizio. Questo amore è il contesto della sessualità. La sessualità non è dunque né un male né una disgrazia: è un dono del Creatore a cui è associata l’esperienza del piacere coniugale, del dono reciproco tra i coniugi e del ringraziamento a Dio. Imparare ad apprezzare il proprio corpo sessuato (nelle fasi di maturazione personale e nel modo in cui si vive la propria identità di genere) è un modo per rendere gloria al Creatore. La sessualità è chiamata a scoprire, esprimere, confessare in ogni momento dell’esistenza della coppia umana, l’amore di Dio stesso. Il Cantico dei Cantici rappresenta senza dubbio questa dimensione. Nelle parole di un amore umanissimo che celebra la bellezza dei corpi e la felicità della ricerca reciproca, si esprime altresì l’amore divino per il suo popolo. L’amore di un marito per sua moglie raffigura l’amore di Dio per la sua chiesa (Ez 16; Os 1-3; Ef 5,25-33). 2. La sessualità appartiene in primo luogo all’ordine relazionale L’insegnamento specifico di Gesù sulla sessualità è molto parco; in poche circostanze egli si esprime al riguardo. Tuttavia il tenore di fondo è positivo e si ispira all’immagine originaria dell’uomo e della donna propria dell’AT (Gn 1,27), alla quale per due volte il NT esplicitamente si riferisce: Mc 10,6 e Mt 19,4. In ambedue i testi, Gesù non fa menzione esplicita della finalizzazione procreativa della sessualità. La sessualità qui assume un aspetto di progetto (“saranno una sola carne”) e non di meccanismo biologico. Essa si esprime in un contesto di relazioni segnate da un patto di fedeltà tra gli amanti. La sessualità sganciata dall’impegno relazionale è uno svilimento di sé stessa. Il “sesso senza amore”, il “sesso” non coinvolgente sono totali stravolgimenti del dono della sessualità. L’uomo e la donna non si uniscono innanzitutto per procreare dei figli, ma per incontrarsi in quell’unica dimensione in cui, grazie alla sessualità, viene rivelato qualcosa sull’essere stesso dell’uomo, che esiste soltanto nella relazione con l’altro. Non è dunque biblico affermare, come ha fatto la tradizione cattolica, che la procreazione è il fine primario della sessualità. La stessa questione del coniugio del presbitero della Chiesa cattolica, in realtà, manifesta una concezione non biblica della sessualità e della donna, dove sesso e preghiera non vanno d’accordo. In questa prospettiva, la vita ascetica servirebbe proprio a frenare la carne e le sue passioni; e la verginità sarebbe superiore al matrimonio in quanto rifiuto di ogni atto sessuale. Soltanto la procreazione e la preoccupazione di evitare impurità maggiori giustificherebbero il matrimonio. Questa concezione ha permeato in profondità la cultura influenzando la vita sessuale di uomini e donne. 3. La sessualità è l’espressione del corpo inteso come persona Proprio per il senso dell’immagine di Dio che il corpo manifesta, esso non può essere considerato un semplice involucro. Il corpo è il mezzo attraverso il quale esprimiamo noi stessi. A prima vista, la donna sembra molto attenta a se stessa e ai bisogni del suo corpo, ma è un interesse superficiale, che coinvolge l’aspetto più esteriore come il trucco e il vestire. Ma non appena si tratta di entrare in confidenza con il proprio corpo in maniera più approfondita, innalza barriere psicologiche davvero difficili da abbattere. Ma per una vita sessuale felice è indispensabile accettare ed amare il proprio fisico: un corpo giudicato e criticato non dà piacere quanto un corpo amato ed apprezzato. Ecco perché la donna deve imparare a guardarsi, conoscersi, ad avere confidenza con il proprio corpo e a voler bene alla sua fisicità. Tutte le donne devono sapersi porre davanti ad uno specchio, guardare il proprio corpo ed imparare a rispettarsi. Sicuramente qualcosa potrà essere migliorato, ma il lavoro più grande riguarderà l’autoaccettazione. Se durante una situazione d’intimità l’ attenzione è più focalizzata sul tentativo di nascondere il proprio corpo, piuttosto che di mostrarlo, l’inibizione che ne nascerà impedirà di vivere pienamente la dimensione del piacere. La migliore comprensione di come avviene il costante ripetersi della magia dell’ovulazione permette di comprendere, finalmente in maniera più chiara, il funzionamento anche dei sistemi contraccettivi. La conoscenza di tali sistemi può aiutare la donna a vivere con maggiore libertà, responsabilità e gioia la vita sessuale all’interno della coppia. 4. La sessualità comporta il superamento dello stadio di dipendenza infantile Nel progetto di Dio è richiesto che l’uomo e la donna lascino la sicurezza dell’ambiente familiare per ricostituire, a loro rischio e pericolo, una nuova realtà sociale e familiare. Perché questo atto di rottura (lasciare padre e madre) sia possibile, bisogna che sul piano sessuale, fisiologico, l’uomo e la donna abbiano raggiunto la condizione di adulto. Ma se è vero che la sessualità rende possibile questo passaggio alla condizione di adulto, sia sul piano sociale che sessuale, è altrettanto vero che essa è anche la conseguenza di questo distacco iniziale doloroso. Infatti, se questo distacco non è reale, a tutti i livelli di vita, consci ed inconsci, la sessualità si può trovare deviata, bloccata. Quante coppie ne fanno la tragica esperienza. Se l’uomo e la donna non superano la condizione infantile di dipendenza, la loro sessualità non può da sola realizzare una relazione autentica. Occorre che i due condividano realmente e totalmente l’esistenza l’uno dell’altro, all’interno di una nuova coppia formata in cui i coniugi si sono effettivamente staccati dalle famiglie di appartenenza. 5. La sessualità è la conseguenza della decisione di amare e far felice l’altro La capacità di vivere con gioia il proprio corpo come proprio sé e la volontà di metterlo in rapporto con il corpo e la vita dell’altro producono la sensazione del piacere che attraversa il corpo ed investe l’intera persona. Un piacere che solo fisiologicamente è definito “orgasmo”, ma è molto di più: un’esperienza che abbraccia l’intera vita personale e relazionale. A questo riguardo, è importante sottolineare che la donna, diversamente dall’uomo, vive la sessualità più a livello di sensazioni. Le sue esigenze vere e proprie non sono in prima istanza di carattere sessuale. Un clima di tensione, rancore, insicurezza, preoccupazione e di freddezza può impedirle di vivere la gioia del piacere nella relazione sessuale. A volte la paura e la tensione si manifestano anche fisicamente attraverso il dolore. La donna ha bisogno di sentirsi circondata da un’atmosfera di dolcezza, attenzione, comprensione e sicurezza. Cosa può fare l’uomo affinché, in una relazione, la donna possa essere “nuda e non vergognarsene”? Non si tratta di rendere l’ambiente più rassicurante ricorrendo a qualche artificio. L’uomo deve trasmettere un clima di forza e di tenerezza. Egli non solo deve essere attento ai profondi bisogni personali di una donna, ma anche imparare a conoscere le sue reazioni, le sue caratteristiche fisiche ed il funzionamento del suo corpo. La sessualità può facilmente trasformarsi in un luogo in cui si esperimenta la paura e la vergogna, quando non si riconosce il vero senso della differenza e si è preda di un desiderio violento che porta all’asservimento di un sesso da parte dell’altro. Generalmente è la donna che vive la sessualità nella forma dell’asservimento ad un uomo. In questo caso la donna come donna rischia invece di vivere solo il fallimento del suo desiderio, costantemente disprezzato, come tale, dall’uomo. Solamente quando la sessualità è vissuta nella dimensione della complementarietà dell’uomo e della donna, “Non è bene che l’uomo sia solo”, cioè nel rispetto della diversità e nel riconoscimento dei bisogni reciproci, essa può essere quel luogo di autentica libertà e fiducia, dove al primo posto c’è la felicità dell’altro e non solo la soddisfazione dei propri istinti. Bibliografia A “Mascolinità e femminilità”, (1987) in P. B pp. 341-344; W. G Recovering Biblical Manhood and Womanhood ma diversi Caltanissetta, Alfa & Omega 2004. |
INFO
I BAMBINI DIVERSAMENTE ABILI
I bambini disabili, come suggerisce il titolo, nascono due volte: la prima li vede impreparati al mondo, la seconda è una rinascita affidata all'amore e alla intelligenza degli altri. Coloro che nascono con un handicap devono conquistarsi giorno per giorno, più degli altri il proprio diritto alla felicità.
Questa foto dovra comparire in TUTTI i blog
per dare alle persone diversamente abili un
sostgno morale.
Copia la foto e mettila in un box
personalizzato.
MI RACCOMANDO RAGAZZI!!!!!!
ULTIMI COMMENTI
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NO PEDOFILIA
Vi lancio una sfida..nel mondo dei blog siamo numerosi però possiamo riuscirci a far girare un messaggio a tutti...è per una causa buonissima
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Perchè episodi come il piccolo TOMMY, DENISE E I 2 FRATELLINI SCOMPARSI siano solo un brutto ricordo per tutti. Daremo un segnale...crediamoci insieme!
Ricopiate sul vostro blog questo stralcio e vediamo quanti di noi riescono realmente a dar vita a questa campagna e, dopo averlo copiato aggiungete la vostra firma..come dire IO CI STO!!!!
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