VOCE AL CUORE!
il cuore è sorgente dei nostri pensieri...questi sono i miei...
Post n°248 pubblicato il 02 Aprile 2009 da stella_alpina72
vi segnalo una fondazione onlus Renata di Francia che ha sede in provincia di Rovigo a cui possiamo destinare il nostro 5 per mille affinchè possano terminare la costruzione di un orfanotrofio in India qui il codice fiscale da inserire per la destinazione del 5 per mille 01339920298 a noi non costa nulla ( tanto comunque sia andrebbero sempre ai soliti noti clericali) per loro è un grande aiuto e ricordo che grazie a quest'associazione possiamo anche adottare un bambino ( che si trova in questo orfanotrofio) a distanza con soli 10 euro al mese... tutto documentato niente truffe, ve lo assicuro http://www.laretedipietro.org/wordpress/index.php conosco personalmente i soci fondatori di quest'associazione , che sono marito e moglie in pensione che dopo un viaggio in india hanno visto con i loro occhi la grande povertà e in particolare hanno preso a cuore un orfanotrofio arrangiato alla buona per questi piccoli senza nessuno, hanno fondato l'associazione e grazie ad essa hanno cominciato a far adottare i piccoli di questo orfanotrofio , a distanza con soli 10 euro al mese e si provvede al loro mantenimento, adesso stanno cercando di trovare fondi per costruire un orfanotrofio più grande e migliore per questi piccoli, che aumentano di numero giorno per giorno, con il 5 per mille avrebbero un aiuto enorme, inoltre con un'altra iniziativa "1 euro per oltre 20 mattoni" ricevono altri fondi per ultimare il prima possibile quest'edificio prima che arrivino i monsoni ( Il monsone è un vento ciclico, caldo, tipico dell'Oceano Indiano, che ne influenza profondamente il clima. Nelle aree caratterizzate dalla presenza di questi venti, dal subcontinente indiano fino al sud del Giappone, esistono principalmente due stagioni: La stagione secca, durante i mesi invernali (Ottobre-Maggio) nell'emisfero boreale, in cui l'enorme differenza termica fra il continente asiatico, più freddo, e l'Oceano Indiano, più caldo, origina il monsone il quale, in questo caso, spira dalle montagne indiane al mare, causando un clima decisamente arido. La stagione delle piogge, durante l'estate (Maggio-Ottobre) boreale, in cui il meccanismo è opposto al precedente; stavolta è il continente asiatico ad essere decisamente più caldo dell'oceano indiano e in tal caso il monsone spira dal mare verso l'entroterra portando con sé aria satura di umidità e favorendo lo sviluppo di intense precipitazioni)... Ci tengo a ricordarvi che se non compilate a chi volete destinare il vostro 8 per mille o 5 per mille il nostro caro stato italiano ( sulla carta laico) devolverà ugualmente il nostero denaro al Vaticano ( che ne ha proprio bisogno)... passateviuna mano sulla coscienza.... Grazie a tutti Lara |
Post n°247 pubblicato il 18 Febbraio 2009 da stella_alpina72
Sono un'operatrice sociale e lavoro presso un cooperativa che offre servizio alle persone che hanno bisogno di cure materiali, spesso invalide, spesso gravamente malate... il presidente di questa cooperativa è un padre che da 12 anni soffre a causa di una grave tragedia che ha colpito la sua famiglia... e sull'eco del caso di Eluana Englaro ha deciso di scrivere questa lettera inviata ai giornali della nostra regione (Abruzzo)... ho deciso di riportarla qui, con il suo permesso, perchè ci sia una grande sensibilizzazione affinchè la legge sul testamento biologico sia approvata presto e perchè in essa sia previsto un sostegno anche per le famiglie, per i genitori che vivono tale tragedia in prima persona...anzi chiunque si senta libero di riportarla di pubblicarla nei proprio blog nel proprio spazio che giri nel web perchè ci sia silenzio si su Eluana, ma non su una legge che DEVE TUTELARE LA FAMIGLIA E LA LIBERTà DI OGNI INDIVIDUO: " Mi chiamo Pietro Supino, ho circa 67 anni, lavoro nella Sanità da circa 48 anni, presso l'ASL di Chieti, prima come infermiere, oggi come Dirigente responsabile del Personale Infermieristico, prossimo al pensionamento ( 10 Luglio 2009). Ho due figli, uno nato nel 1968, Mariano, ed uno nato nel 1970. Il primo, Mariano, si è laureato in Ingegneria Aeronautica nell'anno 1994 presso il Politecnico di Milano con enormi sacrifici, essendo io stato sempre un monoreddito. Dopo la Laurea ha avuto una miriade di offerte da parte di società famose, FIAT-FERRARI etc etc ma le ha sempre rifiutate preferendo la libera attività. Nell'anno 1995 insieme ad un suo collega di Osimo (AN) inizia un'attività in proprio progettando barche ed accessori per la nautica. Era un ragazzo intelligentissimo, grande nuotatore, velista eccezionale, sub, nonostante fosse affetto da asma bronchiale di tipo allergico. Nel 1997 esattamente il 6 Novembre, esce da casa la mattina intorno alle ore 9.00 per recarsi nel laboratorio ubicato nella cittadina di Osimodove lavorava con il suo collega. A metà strada l'impatto tremendo, frontale con un autoarticolato (carrozzato). Io ero a lavoro in uffico nella ASL, alle ore 13, 00 circa arriva la telefonata dei Carabinieri di Chieti che mi trasmettono la notizia dell'incidente. Le notizie da quel momento si accavallavano e si rincorrevano: era in rianimazione, non lo era, era morto, era vivo, alla fine sappiamo che era stato trasportato con l'elicottero alla Torrette di Ancona. In preda alla più totale disperazione chiamo mio fratello, che forse già sapeva della gravità dell'incidente e partiamo io mia moglie, l'altro figlio e mio fratello alla volta di Ancona. Viaggio lunghissimo sembrava di non arrivare mai. Giunti sul posto, riceviamo notizie vaghe: è morto, non è morto, forse si opera, forse no per la gravità delle lesioni riportate. Nella notte ci comunicano che avevano deciso di operarlo. Aveva avuto un'invasione ematica totale cerebrale, fratture multiple agli omeri e avambracci. E' qui che comincia il lungo calvario che ci porterà sino ai giorni di oggi. 40 giorni di ricovero in rianimazione, 3 volte annunciata la morte cerebrale, poi si riprendeva. Lo potevamo vedere attraverso un vetro solo 1 ora ogni 24h. In sintesi nonostante la gravità del trauma cranico e le varie lesioni sopravvive. Uscito dalle Torrette di Ancona, riesco a contattare una cara dott.ssa, Granata Roberta, che operava nella Clinica Universitaria di Innsbruck ( Austria), la quale riesce a fissarci un appuntamento con un professore universitario. In prossimità delle feste natalizie 1997 raccogliamo, io e mio fratello, tutta la documentazione necessaria e partiamo alla volta di Innsbruck. Nel frattempo mio figlio viene trattenuto presso la rianimazione di Chieti. Dopo la consulenza il professore ci dice:" Bene noi possiamo ricoverarlo, a condizione che dopo i dovuti accertamenti, se verifichiamo che non ci sono possibilità di recupero, dovete impegnarvi a trasferirlo in una struttura italiana disposta ad accettarlo" (GRANDE PROBLEMA!!!!). Torniamo, ci organizziamo e decidiamo di portare nostro figlio a Innsbruck con aereo privato per le condizioni gravi in cui versava Mariano. restiamo ad Innsbruck per circa 9 mesi, poi non riuscivamo a trovare una struttura riabilitativa in Italia che prendesse in carico nostro figlio. difficoltà a non finire, spese, viaggi continui ad Innsbruck-Chieti e viceversa, paura , viaggi in treno, in macchina, in aereo etc etc... Alcune funzioni sono riusciti a recuperarle, ma man mano che passava il tempo ci si accorgeva che purtroppo lo stato vegetativo, in cui versa ancora oggi, era ormai quasi acclamato. da quel momento la vita dell'intera famiglia è cambiata completamente, oggi mio figlio lo assistiamo a casa, che abbiamo dovuto costruire ad hoc e sostengo che io e mia moglie non siamo normali perchè col grande dramma che ci ha colpiti siamo riusciti a mantenere la "normalità" e dedicarcianche agli altri, perchè a volte le vicende di dolore si trasformano, per fortuna in energie per sostenere gli altri. Ho una Cooperativa sociale in cui lavorano molti giovani che è a disposizione di cittadini bisognosi di cure ed assistenza. Ho voluto raccontare in maniera molto sintetica la storia, poichè in questi giorni leggo i più svariati articoli sui giornali sul caso di Eluana. Vorrei fare alcune considerazioni: intanto in questi casi le decisioni dovrebbe assumerle, a mio modesto parere, solo chi vive quotidianamente la tragedia, i familiari dovrebbero evitare di spettacolarizzare certi drammi e chiedere alle istituzioni maggiore impegno, soprattutto a sostegno delle famiglie che si occupano di questi casi e cioè i "genitori" perchè solo loro possono farsi carico di un così grande e pesante fardello. la cosa che mi ha stupito nel leggere le cronache quotidiane che tutti, politici, magistrati, nobili e prelati etc etc... si preoccupano di non fare un torto al povero ragazzo o ragazza, ma nessuno si preoccupa di come vivono le tragedia i genitori, di quante e quali risorsehanno bisogno per poter portare avanti situazioni così pesanti. Mio figlio sono 12 lunghi anni che vive in questo stato vegetativo e lo vivrà sino alla fine dei suoi giorni, ma fino a quando i due genitori uno di 67 anni e l'altro di circa 70 anni potranno accudirlo ?!? Mio figlio ha intorno circa 7 persone tra infermieri, terapisti ed operatrici sociali. L'infermiere concesso dall'ASL in ADI (Assistenza Domiciliare Integrata) ogni 3 giorni il terapista 2 ore al giorno. Il comune di Chieti eroga per il sociale "3" ( tre) e dico 3 ore a settimana, per un paziente che ha bisogno di assistenza 24/24 h, alle quali ho rinunciato per iscritto. Non ci sono strutture pubbliche nè private per questi pazienti. In 12 anni non abbiamo ricevuto mai una visita di un Assistente sociale del Comune, delle ASL, della Provincia, della Regione. Mio figlio, oserei dire tra virgolette, si può ritenere "fortunato" poichè il padre è un infermiere, ma quanti altri giovani si trovano nelle medesime o simili condizioni con genitori che non sanno dove sbattere la testa ????? Allora io dico ai politici, queste sono le domande alle quali dovrebbero dare risposte e non polemizzare su comportamenti più o meno etici o legittimi dei genitori i quli, a mio avviso, sono autorizzati a fare tutto !!!!! E la sorte di questi giovani è nelle mani dei proprio genitori, non nelle mani di magistrati o politici di destra o di sinistra o di vescovi o cardinali di turno. Perchè non ci si preoccupa di cosa sarà di questi soggetti "DOPO DI NOI" cioè dopo i genitori!!! E perchè nei dibattiti, nei convegni, nei seminari che trattano questi argomenti si vedono e partecipano sempre e comunque tutte quelle figure politiche, religiose, professionali etc e mai presente la figura dei genitori ??? Sono pienamente d'accordo con lo studioso Fiorello, che riportando una frase di un suo amico filosofo della Scienza, giovanni Boniolo dice "NESSUNO, nè preti, nè funzionari statali ( e io aggiungo nè politici, nè psicologi, nè medici, nè magistrati) devono impicciarsi della mia "vita". In questi casi lasciate decidere i genitori che vengono sistematicamente ignorati, ma che sono gli unici e dico gli unici che si preoccupano, soffrono, decidono quotidianamente affrontando momenti e difficoltà di ogni genere, psicologiche, fisiche economicamente ecc... Sarebbe bene e opportuno che qualcuno cominci a preoccuparsi di loro, poichè il ragazzo o la ragazza in coma vegetativo, non credo riescano a distinguere il male dal bene o il disagio o la difficoltà dei propri cari! Condivido le iniziative della Regione Friuli per questi casi, che vorrebbe da una parte garantire sostegni economici degni di questo nome, dall'altra realizzare centri specializzati per assistere questi pazienti e le loro famiglie!!! A Don Aldo Buonaiuto, che si rivolge ai politici chiedendo di approvare un Decreto Legge sulla sospensione di quella che Lui chiama " condanna a morte" del paziente,, che chiedesse anche ai politici di applicare norme, sostegni, ausilii, creare strutture per sospendere la "condanna a morte" dei genitori di questi pazienti!!! Altrimenti sono "condannati a vivere" senza sostegno alcuno. A chi si è permesso di accusare il genitore di Eluana chiamandolo "Boia" dico che sarebbe opportuno rivolgere queste accuse alle istituzioni che "uccidono" con la loro indifferenza ed incuria, le famiglie di questi ragazzi. Vi vorrei invitare invitare a venire a casa mia per farvi vivere direttamente ed assistere a come si svolge un'intera giornata di 24 h con una situazione del genere!!! Al papà di Eluana " rimprovero" una sola cosa, aver troppo spettacolarizzato il proprio caso e chiesto di applicare un diritto sacrosanto che spettava a lui e non alle istituzioni per 17 anni assenti. A mio giudizio doveva decidere di eseguire lui gli atti che oggi la Cassazione ordina di eseguire. Era nel suo pieno diritto. Pietro Supino" Personalmente in quanto cristiana, credo che, grazie alla fede che ho avuto in dono dal mio Signore, non è giusto accanirsi alla vita a tutti i costi, come non è giusto che si scelga di morire per evitare la sofferenza...anke Cristo ha sofferto... ma sono del parere che ogni cittadino abbia la libertà di poter scegliere qual è la cosa più giusta secondo il suo pensiero, la sua religione, la sua filosofia da fare in questi casi... e dico si al testamento biologico... e si al sostegno delle famiglie, dei genitori che vivono questi drammi e che solo loro possono comprendere quanto sia dura andare avanti... Lara |
Post n°246 pubblicato il 23 Gennaio 2009 da stella_alpina72
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Post n°245 pubblicato il 03 Dicembre 2008 da stella_alpina72
Per donarvi il vero senso del Natale... Ogni anno c'è una celebrazione e penso che verrà ripetuta anche quest’anno. Durante questo periodo molte persone fanno spese per regali, ci sono molti annunci radio, pubblicità televisive ed in ogni parte del mondo ognuno parla del fatto che il mio compleanno si stia avvicinando. E' veramente bello sapere, che almeno una volta l'anno, qualcuno mi pensa. Come sapete, la celebrazione del mio compleanno è cominciata molti anni fa. All'inizio le persone sembravano capire ed essere grate per tutto quello che avevo fatto per loro, ma oggi, nessuno sembra sapere la ragione di questa festa. Le famiglie e gli amici si riuniscono e si divertono un sacco, ma non sanno il vero motivo di questa celebrazione. Ricordo che lo scorso anno c'è stata una grossa festa in mio onore. Il tavolo era pieno di cibo delizioso, dolci, frutta fresca, frutta secca e cioccolato. Le decorazioni erano bellissime e c'erano molti, molti regali meravigliosamente incartati. Ma, vuoi sapere una cosa? Io non ero stato invitato. Ero l'ospite d'onore e loro non si sono neanche ricordati di mandarmi un invito. La festa era per me, ma quando il grande giorno è arrivato, sono stato lasciato fuori, mi hanno chiuso la porta in faccia... e io che volevo stare con loro e condividere il loro tavolo...Mah! In verità, non mi sono sorpreso di questo perchè negli ultimi anni sono sempre più numerose le persone che mi chiudono la porta in faccia lasciandomi fuori dalle loro case e dalle loro vite. Comunque, dato che non sono stato invitato, ho deciso di entrare alla festa senza fare alcun rumore. Ero lì in piedi, in un angolo. Stavano tutti bevendo, alcuni di loro erano ubriachi e raccontavano barzellette e ridevano per le cose più stupide. Si stavano proprio divertendo. Oltre a tutto questo, un uomo grasso, tutto vestito di rosso, che indossava una lunga barba bianca è entrato nella stanza gridando Ho-Ho-Ho! Sembrava ubriaco. Si è seduto sul divano e tutti i bambini sono corsi verso di lui dicendo: "Babbo Natale, Babbo Natale"... come se la festa fosse stata in suo onore! A mezzanotte tutti cominciarono ad abbracciarsi, ho allargato le braccia aspettando che qualcuno mi abbracciasse e...sai...nessuno mi ha abbracciato. Subito dopo hanno cominciato ad scambiarsi i regali. Li hanno aperti uno dopo l'altro con grande anticipazione. Una volta aperti tutti i regali ho guardato se, forse, ce n'era uno per me. Come ti sentiresti se al tuo compleanno tutti condividessero regali e tu non ne ricevessi neanche uno? Allora ho capito che non ero desiderato a quella festa e sono andato via in silenzio. Ogni anno la situazione peggiora. La gente si ricorda solo di mangiare e bere, dei regali, delle feste e nessuno si ricorda di me. Vorrei che per questo Natale tu mi permettessi di entrare nella tua vita. Vorrei che riconoscessi il fatto che quasi duemila anni fa sono venuto a questo mondo per dare la mia vita per te, sulla croce, per salvarti. Oggi, voglio solo che tu creda questo con tutto il tuo cuore. Voglio condividere qualcosa con te. Molti non mi hanno invitato alla loro festa, ma io avrò la mia celebrazione, una grandiosa festa che nessuno ha mai immaginato, una festa spettacolare. Sto ancora finendo di fare gli ultimi ritocchi. Oggi sto mandando molti inviti e c'è un invito per te. Voglio sapere se desideri venire così ti prenoterò e scriverò il tuo nome in lettere dorate nel mio grande libro degli invitati. Soltanto coloro che sono su questa lista potranno essere invitati alla festa. Chi non risponde all'invito sarà lasciato fuori. Preparati, perché quando tutto sarà pronto farai parte della mia grande festa. Ti voglio bene! Gesù |
Post n°244 pubblicato il 25 Ottobre 2008 da stella_alpina72
NON TOCCATE LA LEGGE 104! FATE VIVERE CON DIGNITA’ LE PERSONE DIVERSAMENTE ABILI E LE LORO FAMIGLIE! Parlamentari, politici, amministratori, cittadine e cittadini, la legge 104, quella norma approvata dal Parlamento Italiano nel 1992 e riconosciuta a livello mondiale come una delle forme più alte di solidarietà sociale e di sviluppo civile nel settore dell’integrazione delle persone con disabilità, rischia di essere stravolta da una modifica proposta dall’attuale maggioranza di governo, che intende di fatto eliminare i permessi retribuiti dei familiari per l’assistenza alle persone invalide, in situazione di gravità, non ricoverate nelle strutture socio sanitarie, ma assistite a casa dai familiari stessi. Inoltre il governo intende ridurre, eventualmente ad un solo familiare, la fruizione dei permessi per l’assistenza, relegando nuovamente le donne (e chi se no?) al ruolo di “angelo del focolare” e allontanandole dal lavoro. Le motivazioni del governo e del ministro Brunetta sono a dir poco superficiali: ci sono degli abusi; dietro a questi permessi si nascondono i “fannulloni”, quelli che “non hanno voglia di lavorare” e che rubano lo stipendio nella pubblica amministrazione e sono, dunque, all’origine dei “mali dell’economia italiana”; bisogna tagliare sulle spese ... Si cominci, dunque, dall’assistenza, dagli handicappati (ma non si chiamavano persone in situazione di handicap nella legge 104? Anche i nomi hanno una loro importanza!), dai malati, dalle persone che non possono o non sanno difendersi …. Il linguaggio del Ministro Brunetta (e dei suoi colleghi di schieramento politico) e questi toni ricordano, ahimè, le teorie e le pratiche di eliminazione delle cosiddette “vite inutili” (handicappati, malati psichici, non autosufficienti) negli anni Trenta in Germania (programma “eutanasia”), poi seguite dallo sterminio di ebrei, di “zingari”, di Testimoni di Geova, di omosessuali, di oppositori antinazisti e antifascisti tra il 1939 e il 1945. Oggi assistiamo al riemergere con forza e senza pudore o vergogna della mentalità che vede chi non produce (o sembra non essere “produttivo”) come un peso per la società. Chi si occupa di assistere i familiari in situazione di handicap diventa “un fannullone”; chi sta male “finge per non lavorare”. Noi, persone in situazione di handicap, che viviamo tra mille difficoltà, che lavoriamo come e quanto possiamo, vorremmo avere una “bacchetta magica” per far provare, far fare esperienza diretta a questi signori (solo per pochi mesi, per un anno) di cosa significa avere bisogno di costante e totale assistenza, vivendo in famiglia, con due genitori che lavorano, con nonni anziani, con “famiglie allargate”, in città dove costruire barriere architettoniche è ancora consuetudine, dove non ci sono controlli né sanzioni per chi viola le leggi che tutelano la mobilità dei disabili (ma anche di anziani e di mamme con bambini in carrozzina), dove i parcheggi riservati ai veicoli dei disabili sono occupati dai suv dei “superman” o dalle “macchine blu”, o dalle autovetture, dai motorini di cittadini qualsiasi che pensano solo ai propri interessi, ritmi, affari. E noi che firmiamo la petizione la pensiamo allo stesso modo. Forse basterebbe far vivere una breve esperienza in sedia a rotelle, o chiusi in casa a letto, senza potersi muovere a Firenze, o a Venezia, o a Bologna o a Bari e Napoli per capire perché la Legge 104 non va toccata! Ma, forse, la sofferenza affrontata con dignità e coraggio è ancora un privilegio di pochi: tutti gli altri sono ancora convinti di poter contare sull’eterna giovinezza. L’Italia è un paese che ha leggi molto avanzate, ma spesso non ha gli strumenti (o non vuole trovarne) per controllare il rispetto delle norme e la tutela dei diritti di tutti i cittadini e le cittadine (anche i disabili, gli invalidi, gli handicappati, le persone in situazione di handicap sono cittadini e cittadine). L’Italia è uno stato dove il venire meno della responsabilità sociale ed individuale, dell’impegno solidale, del rispetto reciproco, della valorizzazione delle differenze e il contemporaneo sviluppo di una sorta di “terrore della diversità” sta producendo “mostri”, che un tempo si chiamavano razzismo, intolleranza, violenza, bullismo … e oggi? E’ da qui che bisogna partire: non si può “buttare via l’acqua sporca del bagno con dentro il bambino”, scriveva un filosofo del XX secolo. In ogni caso, per il politico che non fosse informato, va ricordato che per ottenere il diritto ai permessi retribuiti per assistenza agli handicappati gravissimi non si “pagano mazzette”: è necessario che la persona da “assistere”, abbia una invalidità accertata dalle Commissioni Istituzionali pari al 100% e sia sottoposta ad una ulteriore visita da parte di una Commissione Collegiale Istituzionale che ne stabilisca lo “stato di gravità”: se sono stati commessi degli abusi, si provveda a rimuovere Commissioni, dirigenti, responsabili amministrativi, non a togliere i diritti agli onesti! Di questo si dovrebbe occupare il Ministro Brunetta e i suoi colleghi di Governo: ripristinare la legalità e dare il buon esempio di onestà morale ed intellettuale. Facciamo dunque appello a tutte le persone che non hanno chiuso occhi, mente, cuore in cassaforte insieme al denaro o ai lingotti d’oro per paura o per avidità; facciamo appello ai politici e alle politiche che fanno il loro lavoro “per servizio” della collettività e non “per ambizioni di potere”; facciamo appello a tutte le persone in situazione di handicap e alle loro famiglie, perché non si pieghino davanti a queste nuove minacce di esclusione; facciamo appello a giornalisti e giornaliste, alla stampa locale e nazionale, all’Università e agli Istituti di ricerca; facciamo appello alle Associazioni di Volontariato, alle Chiese e alla Comunità Ebraica, al Presidente della Giunta Provinciale, al Consiglio Provinciale, ai Sindaci, ai Consigli Comunali, alle Intendenze Scolastiche, agli Istituti Pedagogici, alle scuole, agli insegnanti e ai dirigenti scolastici, alle cooperative, alle strutture socio-sanitarie e riabilitative, alle nuove generazioni, ai cittadini e alle cittadine: NON TOCCATE LA LEGGE 104! DATE VOCE A CHI VIVE IN SILENZIO, CON PUDORE E CON DIGNITA’, CON CORAGGIO E CON TENACIA LA LOTTA QUOTIDIANA CONTRO L’ESCLUSIONE DELLA FRAGILITA’ UMANA DALL’ORIZZONTE SOCIALE. Firmate questo appello: sarà inviato a Deputati e Senatori del Parlamento Italiano, ai membri del Governo, al Presidente della Repubblica, al Presidente della Giunta Provinciale di Bolzano. Milena Cossetto, dirigente scolastica, giornalista, docente universitaria, responsabile culturale dell’Associazione di Volontariato “Il Nostro Spazio-Ein Platz für uns” di Bolzano – cittadina in sedia a rotelle, Bolzano Emanuela Diodà, assistente sociale, presidente dell’Associazione di Volontariato Il Nostro Spazio-Ein Platz für uns, Bolzano. Seguono il testo in lingua tedesca,le prime adesioni (al 19.10.2008) e le indicazioni per aderire (......) Per adesioni e-mail: milcoss@gmail.com |
Io rifiuto con forza:"l'attuale ordine economico mondiale imposto dal capitalismo della globalizzazione neo-liberista e qualsiasi altro sistema economico, inclusa l'economia interamente pianificata, che sfida il patto di Dio escludendo dalla pienezza della vita i poveri, i soggetti vulnerabili e l'insieme della creazione", rifiuto "l'accumulazione della ricchezza senza regole e lo sviluppo illimitato che ha già pagato il prezzo della vita di milioni di persone e ha distrutto parte della creazione di Dio"
( dalla confessione di ACCRA)
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