Creato da Die972 il 17/07/2006

Corri Forrest Corri!

Mamma diceva sempre che dalle scarpe di una persona si capiscono tante cose, dove va, cosa fa, dove è stata.

 

 

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Najera, sera del 6 agosto

Post n°14 pubblicato il 07 Agosto 2006 da Die972

E' stata una bellissima serata ieri. L'unico italiano in mezzo a una decina di spagnoli in giro per i locali piu' di "tendenza" di Logrono. Mi hanno fatto sentire a casa e tutti si sforzavano di farsi capire. Un paio di giri di vino tinto, tre di vino claro, il tutto accompagnato da tapas, tortillas y pinchos. Al rientro all'Abergue ho recuperato 3 bottiglie di vino tinto locale (il vino della Rioja, il migliore di tutta la Spagna) anche grazie alle indicazioni di Jose', dopodiche', quasi furtivamente e a luci spente, abbiamo continuato a stare insieme ben oltre l'orario di silenzio dell'ostello. Serata superba. Negli ambienti spagnoli circola sul mio conto l'appellativo di "la mano de Dios", non tanto per l'omonimia con il Pibe de Oro, ma per il fatto, pare, che i miei massaggi alle spalle siano particolarmente efficaci.

Oggi c'e' stato da soffrire sotto il sole di Spagna. Giornata dura per tutti. 30 km di percorso che giungono dopo gli altrettanto 30 di ieri.
Stamattina il mio piede sanguinava gia', ma sono partito. Sono partito di notte e zoppicando. Ho detto a Philip che avrei fatto solo i primi 15 km per poi prendere il bus per Najera. A meta' mattinata mi chiama Daniela di Ancona. E' dietro di me un paio di chilometri. Con tono agitato mi dice di essere caduta, di aver sbattuto la testa e di perdere m,olto sangue. Faccio per mandarle un taxi quando mi richiama dicendomi di essere stata raccolta da un'auto della Guardia Civil. Mi rassicuro: Philip e' con lei. Non si rivelera' poi niente di grave; piccola medicazione in pronto soccorso e fuori.

Oggi e' dura. Il piede pulsa ma decido di andare avanti fino alla fine, da solo, con il mio ritmo. Stringo i denti.. mi metto le cuffiette e avanzo.
Riscopro una delle caratteristiche che piu' mi appartengono: sono fatto per i terreni pesanti, difficili, per le situazioni piu' impegnative. Mi ci ritrovo piu' a mio agio.
Non fosse cosi', penso, non avrei puntato tutto me stesso su una relazione a prima vista improbabile, ma proprio per questo cosi' bella e forte. L'amore come punto fermo contro tutto e tutti... contro le distanze, le differenze di carattere, le difficolta' nel vedersi, nel pianificare il futuro, nel pensare a una casa insieme. Il sale del nostro stare insieme stava proprio in tutto questo.

Procedo e lascio segni profondi nella polvere rossa sotto le mie scarpe, dove tutto cio' che passa lascia un segno. Penso alla favola di questi anni e i miei occhi regalano a queste terre arse le uniche gocce di acqua possibili in queste giornate di sole.
Sollevo polvere rossa e procedo, cristo, contro tutte le vanesie dai soldi di papa' e dai vestiti e dalle case pret-a'-porter... contro tutti i paraventi che me l'hanno portata via, lei che ha sempre amato nuotare contro tutte le correnti e vivere, VIVERE, sopra le teste degli uomini tutti uguali.

E allora dovresti essere qui, a sentire questi diavolo di piedi che ti trafiggono ad ogni passo, a vedere la tenacia di Monia (detta ormai Santa Monia des ampoules) che procede con due piedi viola di vesciche ma che ti sorride ogni volta che la incontri. Dovresti essere qui a raccogliere l'amicizia sincera di Philip, e i suoi occhi luminosi quando ti mostra le fotografie dei suoi due bambini, Diane e German, a conoscere Narjia, che solo a vederla sorridere ti innamori, a guardare negli occhi Laurent e denudare i suoi tormenti, a pulire dal sangue il volto di Daniela, a cantare camminando "fra Martino campanaro" a 4 cori, il 1 in italiano, il 2 in francese, il 3 in tedesco e il 4 in spagnolo e scoprire che il mondo e' qui, che vaffanculo la vita e' qui perche' sara' anche dura ma si vive intensamente, si vive "per via di levare" e non "per via di porre"... si toglie ogni giorno qualcosa di superfluo fino a tenere solo l'essenziale.

Scorre lento ma inesorabile la via sotto i mei piedi, mentre scorrono nei miei occhi colline di vigne e di grano e nelle mie orecchie note che mi danno emozione:

..e quanto e' solo un uomo lo so solo io
mentre volo sopra le ferite delle citta'.
Come un grande amore le dico addio
e come e' solo un uomo lo so solo io.
Oltre le nuvole
oltre le nuvole
fosse possibile ancora un minuto piu' in la'
con questa terra ai miei piedi
piu' scura e piu' nera a vederla da qua
ma un giorno il giorno tornera'.

E mi rimangono nella mente della giornata di oggi, dura e affascinante, le parole di Philip, pronunciate con quel fare quasi paterno e quel leggero scuotere di capo quando sta per dire un concetto importante:

Il faut l'oublier, Diego'
il faut l'oublier..

 
 
 
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IO

 

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PAROLE...

"Todo pasa y todo queda,
pero lo nuestro es pasar,
pasar haciendo caminos,
caminos sobre el mar.

Nunca persequí la gloria,
ni dejar en la memoria
de los hombres mi canción;
yo amo los mundos sutiles,
ingrávidos y gentiles,
como pompas de jabón.

Me gusta verlos pintarse
de sol y grana, volar
bajo el cielo azul, temblar
súbitamente y quebrarse...

Nunca perseguí la gloria.

Caminante, son tus huellas
el camino, y nada mas;
caminante, no hay camino,
se hace camino al andar.
Al andar se hace camino,
y al volver la vista atras
se ve la senda que nunca
se ha de pisar.
Caminante, no hay camino,
sino estelas en la mar.
[Antonio Machado]

Tutto passa e tutto resta
ma il nostro destino è di passare
passare disegnando percorsi
percorsi sul mare.

Non ho mai rincorso la gloria,
nè voglio lasciare nella memoria
degli uomini la mia canzone;
io amo i mondi sottili,
in assenza di gravità e gentili,
simili a bolle di sapone.

Mi piace vederli mentre si dipingono
di sole e di rosso, volare
nel cielo azzurro, tremare
improvvisamente e svanire...

Non ho mai rincorso la gloria.

Viandante, sono le tue orme
il cammino e niente di più;
Viandante, non c’è una strada,
la si costruisce camminando.

Mentre vai si fa la strada
e voltandoti
vedrai il sentiero che mai
più calpesterai.
Viaggiatore,
non esiste una strada,
ma solo scie nel mare.


"Superba è la notte
quando cadono gli ultimi spaventi
e l'anima si getta all'avventura".
[Alda Merini]

"Le case abbandonate sono come gli uomini. Alcuni tengono duro, altri crollano. Dolore e solitudine fanno cadere uomini e muri."
[Mauro Corona]

 

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