Corri Forrest Corri!
Mamma diceva sempre che dalle scarpe di una persona si capiscono tante cose, dove va, cosa fa, dove è stata.
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Santa Lucia
il violino dei poveri è una barca sfondata
è un ragazzino al secondo piano
che canta, ride e stona
perchè vada lontano fa che gli sia dolce
anche la pioggia nelle scarpe
anche la solitudine.
Mirco è un ragazzo più o meno della mia età, portatore di handicap.
Da quando è entrato nel museo ha portato una ventata di serenità, nonostante la sua sedia a rotelle elettrica, le sue mani incerte e tremolanti, la sua voce balbettante e strascicata.
Mirco quando ti parla prende fiato prima di pronunciare qualsiasi parola, tanto che la sua voce risulta sempre di tono molto alto, come se per uscire avesse dovuto superare un alto ostacolo.
Mirco rimane lì a strappare biglietti all'ingresso del museo, con la sua gentilezza sincera, con la sua professionalità.. che ce ne fossero con quella professionalità.
Mirco non accetta mai che gli offra un caffè, o un thè, o una bibita, perchè Mirco sul lavoro non beve.
Mirco quando mi vede passare, anche da lontano, mi chiama ad alta voce e mi saluta. E io due chiacchiere con lui le faccio sempre volentieri, perchè lo trovo molto più interessante di molte persone.
Mirco ride forte quando la sua mente è divertita da una qualche tua frase che apparentemente non farebbe ridere.
Mirco un giorno mi ha chiesto di avvicinarmi e mi ha sussurrato all'orecchio: "Diego, senti ti volevo chiedere una cosa. Da quando ha aperto la mostra ho venduto solo tre cataloghi. Secondo te è colpa mia che sono così che non comprano...". No, che c'entra Mirco... è il prezzo del catalogo che li fa scappare, questo si!
Mirco quando viene al museo e quando torna a casa, è accompagnato da sua madre, una discreta e cortese signora un po' in là con l'età. Mirco dipende quasi totalmente da sua madre... e da suo padre.
Ma Mirco due giorni fa ha perso il padre. Questo non ci voleva.
No, non ci voleva.
Fa che gli sia dolce anche la pioggia nelle scarpe...
D.
PAROLE...
"Todo pasa y todo queda,
pero lo nuestro es pasar,
pasar haciendo caminos,
caminos sobre el mar.
Nunca persequí la gloria,
ni dejar en la memoria
de los hombres mi canción;
yo amo los mundos sutiles,
ingrávidos y gentiles,
como pompas de jabón.
Me gusta verlos pintarse
de sol y grana, volar
bajo el cielo azul, temblar
súbitamente y quebrarse...
Nunca perseguí la gloria.
Caminante, son tus huellas
el camino, y nada mas;
caminante, no hay camino,
se hace camino al andar.
Al andar se hace camino,
y al volver la vista atras
se ve la senda que nunca
se ha de pisar.
Caminante, no hay camino,
sino estelas en la mar.
[Antonio Machado]
Tutto passa e tutto resta
ma il nostro destino è di passare
passare disegnando percorsi
percorsi sul mare.
Non ho mai rincorso la gloria,
nè voglio lasciare nella memoria
degli uomini la mia canzone;
io amo i mondi sottili,
in assenza di gravità e gentili,
simili a bolle di sapone.
Mi piace vederli mentre si dipingono
di sole e di rosso, volare
nel cielo azzurro, tremare
improvvisamente e svanire...
Non ho mai rincorso la gloria.
Viandante, sono le tue orme
il cammino e niente di più;
Viandante, non c’è una strada,
la si costruisce camminando.
Mentre vai si fa la strada
e voltandoti
vedrai il sentiero che mai
più calpesterai.
Viaggiatore,
non esiste una strada,
ma solo scie nel mare.
"Superba è la notte
quando cadono gli ultimi spaventi
e l'anima si getta all'avventura".
[Alda Merini]
"Le case abbandonate sono come gli uomini. Alcuni tengono duro, altri crollano. Dolore e solitudine fanno cadere uomini e muri."
[Mauro Corona]
STO LEGGENDO
Luisito Bianchi, I miei amici, Sironi, 2008
AREA PERSONALE
UNA SOSTA SOTTO L'ALBERO A...
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