di poche parole

Post N° 16

È periodo di ritorni. Di dialoghi con persone che non sentivo da tempo e mi fanno pensare a com'ero tempo fa. Quando mi preparavo per un lungo viaggio all'estero. Quando ero preoccupata perché veramente non avevo lavoro, mentre adesso sono preoccupata lo stesso, ma poi i lavori arrivano a coppie o a grappoli. Oppure quando avevo tempo per leggere rilassata un nuovo libro sulla traduzione senza sognarmi anche di notte quello che devo scrivere a proposito di un manoscritto.

Però la mia vita mi piace, mi piace che scivolino via dalle dita le cartelle, una dopo l'altra, mi piace avere tempo per organizzarmi, anche se poi faccio pasticci per la cena o lascio accumulare la polvere in casa perché lavoro anche di notte. Mi piace conoscere lungo la strada le persone che lavorano bene, quelle che contagiano entusiasmo, anche se poi a volte c'è anche chi fa pensare che sia meglio cambiare mestiere. Soprattutto, mi piace aver costruito negli anni un percorso che mi fa essere fiera di me stessa, perché ce l'ho fatta con le mie forze. E adesso si torna a rivedere un lavoro breve e a macinare un lavoro lungo, con il sole che entra dalla finestra e una torre pericolante di carta sulla scrivania.