Creato da: soloforzaitalia il 23/04/2006
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La frattura...nella (dis)unione

Post n°9 pubblicato il 30 Aprile 2006 da soloforzaitalia

Le elezioni per i presidenti di Camera e Senato si sono risolte nella fotocopia esatta del risultato del 9-10 aprile: una spaccatura generata dall'impossibilità di una maggioranza dell'Unione. Più che mai in queste ore, così affannate e addensate di polemiche, tutti e venticinquemila i voti in più per l'Unione valgono politicamente zero. Per quante irregolarità (e sono tante) abbiamo storpiato le elezioni politiche, l'Unione sta dimostrando agli italiani che non è una maggioranza nel Paese né una maggioranza al Parlamento.

Sia alla Camera che al Senato i due candidati dell'Unione, rispettivamente Bertinotti e Marini, hanno mancato la vittoria alla prima votazione - sarebbe stato il primo segnale di compattezza, per uscire dal limbo post-elettorale. Così non è stato, e neanche alla seconda e terza votazione. E' stata un'autentica dèbacle. Poco importa che alla fine Marini l'abbia spuntata su Andreotti. Neanche la votazione notturna, in una violazione inaccettabile delle regole e del rispetto istituzionale dallo Scalfaro che non si smentisce nella sua indecorosa e sfegatata militanza politica, è riuscita a mettere Marini sulla poltrona numero due dello Stato. Quella di Marini è stata una vittoria il cui unico significato valido è quello personale di Marini stesso. Oltre è solo la prova lampante di cosa sia l'Unione e di quali danni possa provocare.

Meno male che alla Camera l'elezione di Bertinotti era data per certa al primo colpo, o quasi. L'annuncio della scelta del leader dei comunisti rifondati aveva ampiamente preceduto di qualche giorno l'avvio delle votazioni. Eppure D'Alema, il grande escluso che aveva galantemente accettato di lasciare ad altri la terza carica dello Stato, ha raggranellato ben 100 voti, obbligando l'ex compagno di partito Bertinotti a fare anticamera prima di insediarsi nel suo nuovo ufficio, e attendendo la quarta votazione per tirare quel sospiro di sollievo che tratteneva sin da ieri. Non era solo l'ansia troppo a lungo repressa, il fattore che ha indotto Bertinotti a dichiarazioni che oscillano tra il surreale e l'inverosimile. E' certamente un manifesto politico scritto con l'inchiostro della contrapposizione e dell'intolleranza - che incenerisce l'appello al dialogo in un vano pro forma.

Qualunque altro aggettivo sarebbe troppo parziale per esprimere pienamente il senso del primo discorso di Bertinotti come presidente della Camera: agghiacciante. Parole del genere sono come lame che tagliano la coscienza degli italiani e affondano in ferite che non si sono ancora cicatrizzate. Sempre in Italia, sempre nello stesso giorno, il neo-eletto presidente del Senato pronuncia un discorso agli antipodi, impastato di consociativismo ma realista nel cogliere la frattura del Paese che si riflette in quella del Senato. Non è un inno aspro alle diversità e un'incitazione a fare le barricate. E' la ratifica di quest'Italia divisa per due. E' bene precisare le coordinate di spazio e tempo perché, a leggerli separatamente, Marini e Bertinotti sembrano appartenere a due mondi divisi e contrapposti. Ma così non è.

L'Unione è riuscita ad issare la sua bandiera sui due rami del Parlamento; ma mancano ancora i due più importanti: il Colle e Palazzo Chigi. Sul primo, alla luce di quanto accaduto alle camere, l'Unione brancola nella nebbia più fitta; sul secondo c'è un Prodi che smania per formare il suo governo. Ma la supremazia di Prodi, se prima era traballante, tra ieri ed oggi ha subito una scossa sismica. Le sue scelte sui candidati al Parlamento si sono rivelate scelte deboli e scarsamente condivise dalla coalizione. Queste prime gelate sono l'anticipo al lungo inverno politico portato dall'Unione. Purtroppo, nelle fratture abissali dell'Unione, rischia di caderci dentro anche l'Italia. tratto da ragionpolitica.it

 
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Commenti al Post:
mastopeppe
mastopeppe il 30/04/06 alle 01:36 via WEB
Con una maggioranza risicata ma abbiamo vinto, questo è l'importante. A me sinceramente andreotti mi piace come presidente del senato anche se io sono di sinistra. poi visto come si è comportatoo scalfaro alla presidenza ad interim per il senat credo che possa essere uno dei candati per la presidenza della repubblica
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bender_che_offender
bender_che_offender il 30/04/06 alle 17:03 via WEB
C'è del metodo, nel riempire un solo articolo di tante imprecisioni e forzature. Riporterò solo le più evidenti, seguendo i paragrafi. 1) Dove sta la minima prova di queste irregolarità nel voto? O che i conteggi siano sbagliati? Vogliamo attenerci ai dati ufficiali di un Ministero (peraltro guidato dall'ex-maggioranza) e confermati con lievissime variazioni dalla Cassazione, o vi sembra più serio continuare a parlare a sproposito? Del resto, nel cdx oramai solo Berlusconi non si rassegna, in compagnia di pochi altri eroi (Calderoli su tutti) il cui spessore politico e istituzionale rende benissimo il valore della contestazione. Quanto alla maggioranza, l'Unione non lo è (di poco) nel paese ma lo è (ugualmente di poco) in Parlamento, che è incidentalemente dove si governa. Ma lo sapete che nessuno, in America, in Inghilterra o dovunque sia accaduto, si è mai sognato di non chiamare maggioranza chi ha più seggi, fosse anche solo uno in più? 2) Se Marini aveva, in teoria, possibilità di vincere già alla prima votazione, mi permetto di informarti che per Bertinotti proprio non era possibile, a meno di un improbabile convergenza di voti del cdx. Infatti, nelle prime tra votazioni (due con elezione a maggioranza dei due terzi dei componenti, l'altra dei due terzi dei votanti) i quorum sono stati rispettivamente di 420, 420 e 374 voti, un tantino sopra ai 348 attribuiti al csx. Allora mi spieghi dove diavolo è qui la debacle? Vogliamo informarci e fare due conti prima di parlare di cose che non esistono? Quanto al Senato, è indubbio che le prime votazioni abbiano visto un qualche genere di 'segnale' da parte di qualcuno all'interno del csx; per quanto formalmente, esclusi i senatori a vita, l'Unione contasse 158 voti, cifra raggiunta in tutte le tornate (meno la prima, 157) da Marini che infine ha vinto anche più largamente. Quindi con qualche voto (3-4) in meno del previsto per Andreotti: vogliamo notare anche questo? 3)Inutile ripetere quanto ho già scritto sopra, Bertinotti è stato eletto al primo scrutinio utile e tanto basta. 4) Sul discorso, ogni valutazione è ovviamente legata alle opinioni personali, a me non è piaciuto. 5) Prodi è un leader debole, ma lo è per il risultato uscito dalle urne e non per le vicende di questi giorni (che per inciso raccontano di un'opposizione che dopo aver lamentato ostruzionismo e barricate negli ultimi 5 anni impiega cinque minuti a metterle in pratica). Nel complesso, vivissimi complimenti all'obiettività della ricostruzione, stringerei volentieri la mano all'autore. A chi l'ha riportato, il modesto consiglio di leggere dieci volte prima di fare un altro copiaincolla. A presto.
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AC1824
AC1824 il 01/05/06 alle 01:29 via WEB
ciao! se ti va, quando hai un po' di tempo, ti invito sul mio blog. http://blog.libero.it/da18a24 ciao, cecilia
(Rispondi)
 
bonfo67
bonfo67 il 02/05/06 alle 14:05 via WEB
Caro Soloforzaitalia mi hai gentilmente scritto nel mio blog che noi di sinistra sparavamo cazzate e che, venendo nel tuo blog, forse avremmo avuto le idee più chiare. Orbene io sono qua ma ti dirò che le mie idee, peraltro chiarissime, rimangono a sinistra in tutto e per tutto. Se ti fà piacere mi autoaccuso di essere un coglione. Tanto in Italia ce ne sono tanti.
(Rispondi)
 
 
soloforzaitalia
soloforzaitalia il 05/05/06 alle 00:24 via WEB
Resta coglione, contento tu!
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