Creato da inmusicaweb il 26/02/2012

Disco-Grafica

il blog dedicato alle copertine musicali

 

Van Halen "MCMLXXXIV" (1984)

Post n°10 pubblicato il 05 Marzo 2012 da inmusicaweb
 

Van Halen Album tra i più noti della band americana (è qui pubblicata la hit "Jump"), riveste ruolo importante anche per la copertina che ne ha accresciuto fama e successo. Il piccolo Carter Helm, fece da modello a questa bella illustrazione di Margo Zafer Nahas impersonando un ribelle angioletto che si guarda vigilmente le spalle. Colpiscono nella scena i due pacchetti di sigarette e il ciuffo del taglio di capelli alla moda del bambino che stonano con la classica iconografia angelica e con le tonalità pastello della colorazione ... a sottolineare questa "stonatura" è anche la mano destra del personaggio che con maestria maneggia proprio una sigaretta in una posa che rimanda l'ambientazione a quella del bancone di un bar. Pittura di bella tecnica e delicata colorazione che suscita maggior apprezzamento nel grande formato della versione a vinile.

© Articolo di Andrea Buongiorno - è vietata la riproduzione senza consenso -

 
 
 

Big Brother & Holding Company (feat. Janis Joplin) "Cheap Thrills" (1968)

Post n°9 pubblicato il 03 Marzo 2012 da inmusicaweb
 

BIG BROTHER & HOLDING COMPANY (feat. Janis Joplin) Anche oggi parliamo degli incontri tra copertine e fumetti grazie a questa meravigliosa tavola realizzata dal noto fumettista Robert Crumb ("Mr.Natural", "Fritz the cat", ecc...) per questo disco della Big Brother & Holding Company insieme a Janis Joplin. Proprio la graffiante vocalist chiamò il disegnatore affidandogli l'artwork dell'album! Un'idea azzeccata visto che il risultato finale è un generoso, caotico, colorato (e in alcuni casi sarcastico) fumetto che vede raffigurati anche i musicisti stessi dalla Joplin (a cui è dedicata la prima vignetta) fino al chitarrista James Gurley raffigurato in basso a sinistra come una divinità intenta a fumare una sigaretta. Il vorticoso gioco delle strip è in realtà una lunga sequenza grafica nella quale ogni riquadro fa riferimento a un singolo brano della tracklist con tanto di nuvolette nelle quali vengono segnalati i nomi dei musicisti partecipanti. Proprio riguardo il lettering della copertina, curiosamente la versione di questo disco per il mercato giapponese riporta i dialoghi in lingua nipponica rendendo ancora più accattivante una copertina già di per sè molto bella.

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Lucio Dalla "12000 lune" (2006)

Post n°8 pubblicato il 02 Marzo 2012 da inmusicaweb
 

Lucio Dalla Ieri come tutti saprete, è venuto improvvisamente a mancare uno dei più grandi autori della musica italiana. Lucio Dalla si è spento a un passo dalle 69 candeline in quel di Montreux, lasciando in ognuno di noi un pensiero, un ricordo, un'emozione legata ai tanti suoi successi. Essendo questo un blog dedicato alle copertine dei dischi, voglio rendere omaggio al cantautore bolognese con una delle cover più belle della sua lunga discografia, una cover che porta la firma di un maestro indiscusso del fumetto e dell'illustrazione: Milo Manara. E' inconfondibile la sua mano nella copertina di "12000 lune", triplo cd antologico di Lucio Dalla ... una mano che non solo ha deliziato negli ultimi decenni tutti gli appassionati del fumetto erotico (filone per il quale Manara è conosciuto in tutto il mondo) ma anche gli appassionati di musica, visto che il fumettista di Bolzano ha già avuto in passato esperienze in veste di copertinista musicale (R.Cocciante "La grande avventura" 1987) ripercorrendo la strada che già fu del grande Andrea Pazienza e di Hugo Pratt (suo maestro) ... a differenza però delle sue donne disinibite ed aggressive, qui Manara dedica un ritratto delicato e romantico al cantautore genovese, raffigurato come un marinaio al timone in un mare in tempesta. I colori sono sognanti, magici e notturni nonostante il tratto sia come sempre realistico e preciso nei particolari. Carico di esperienza e conscio della sua importanza nel panorama fumettistico mondiale, Milo Manara regala alla copertina di "12000 lune" una illustrazione straordinaria e viva che insieme alla straordinaria carriera di Lucio Dalla, difficilmente il tempo potrà cancellare.

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Soon "Spirale" (2007)

Post n°7 pubblicato il 01 Marzo 2012 da inmusicaweb
 

 

Soon Band milanese dalla breve parabola, i Soon trovarono un discreto successo commerciale con questo album curato graficamente dallo Studio ProDesign Sergio Pappalettera di Milano con le elaborazioni di Ilaria Pella e le fotografie di Giovanni Canitano. Il titolo del disco "Spirale" ispira una serie di scatti e grafiche vorticose e psichedeliche che si infrangono nella variopinta immagine di copertina (cosa c'è di più vorticoso di una scala a chiocciola?) e nelle pagine in bianco e nero del booklet nel quale geometrie rotonde e sfumate accolgono i testi e le foto dei componenti della band, sempre ritagliate in perimetri elicoidali, sinuosi e vorticosi. La stessa grafica serigrafata sul dischetto riproduce una spirale sfocata e irregolare, perimetrata da un effetto a pallini caro alla grafica psichedelica. Particolare è inoltre il packaging in classica custodia in plastica ma colorata di azzurro tenue.

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Daniele Silvestri "Monetine" (2008)

Post n°6 pubblicato il 29 Febbraio 2012 da inmusicaweb
 

Daniele Silvestri Anche per l'eclettico cantautore romano è giunto con questo "Monetine" un riepilogo della propria carriera artistica iniziata a metà anni novanta  e proseguita per grandi successi radiofonici come "Salirò" e "Gino e l'alfetta". Il disco è un elegante doppio album ottimamente curato graficamente in una confezione cartonata che trova nella copertina la maggiore espressione creativa. Infatti prendendo spunto dal titolo della raccolta, su un fondo rosso decine e decine di piccole monete vanno a occupare uno spazio disegnando con la diverse loro tonalità il primo piano dell'autore romano. L'effetto è molto gradevole e interessante, anche perchè se la cover viene vista in maniera ravvicinata, è leggibile la grafia di ogni singola moneta, mentre osservando il packaging da lontano su uno scaffale di un negozio di dischi, il viso di Silvestri è subito riconoscibile. Idea molto interessante e molto ben sviluppata. Interessanti sono anche i contenuti grafici interni, con il retro della confezione che mostra un tappeto orientale su cui sono inseriti i titoli dei diversi brani e sopratutto i due dischi sui quali compare un primo piano in "soglia" del cantautore e una illustrazione chiaramente tratta dal fabbro che una volta era impresso sulle cento lire ma che mostra in volto le fattezze di Daniele Silvestri. "Monetine" al di là dell'importanza di essere una raccolta di successi, si propone anche per i suoi contenuti creativi legati alla grafica: idee semplici ma ottimamanete messe in pratica.

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Negrita "Helldorado" (2008)

Post n°5 pubblicato il 28 Febbraio 2012 da inmusicaweb
 

Negrita Impregnato di sonorità legate ai paesaggi latini (Cuba in testa), il disco degli italiani Negrita propone una grafica in tema curata da Massimo Pasca e gli stessi Negrita. Stilisticamente accattivante, la copertina propone una sorta di locandina sporca e rovinata sulla quale campeggia la resa a un colora dei membri della band, vestiti e atteggiati in riferimenti alle Americhe del Sud. Curioso il gioco di parole del titolo che storpia il nome della celebre valle Eldorado tramutandola in Helldorado ... mantenendo ciò lo stesso suono ma con diverso significato nell'unione tra un termine inglese "hell" (inferno) e uno spagnolo "dorado" (dorato). Questa scelta si presterebbe a diverse interpretazioni, su tutte il riferimento al rock contemporaneo, tanto ruvido e (fintamente) infernale quanto caro e ben pagato (appunto dorato). Il resto del packaging è un album fotografico di scenografie urbane: palazzi, sciatti condomini, strade deserte, alberghi, ecc... un booklet che però non mantiene le premesse creative della copertina che da sola ha il merito di "farsi riconoscere" con i suoi colori, i suoi tagli netti, la sua immediata facilità di lettura.

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Smiths "What Difference Does ..." (1984)

Post n°4 pubblicato il 27 Febbraio 2012 da inmusicaweb
 

The Smiths "What difference does ..."Oggi facciamo un salto negli anni 80 e peschiamo una curiosa copertina dalla discografia degli Smiths, una delle band più amate di quel decennio e capitanata da Steven Morrissey che curava anche l'artwork degli album della band, non a caso Pat Reidasserì che il frontman fu il migliore autore di copertine negli anni 80 ... non so dire se Reid esagerò nella sua affermazione ma sta di fatto che le copertine degli Smiths hanno sempre colpito per la loro singolarità. Protagonisti delle cover erano quasi sempre personaggi noti del cinema, della musica o della letteratura che lo stesso Morrissey sceglieva (tra i tanti ricordiamo Elvis Presley o il sexy attore Joe Dallesandro). La copertina che maggiormente mi ha incuriosito (e che oggi tratto) è quella del 45 giri "What difference does it make" che presentava in copertina un frame tratto dal film "Il collezionista" con Terence Stamp. Il diretto interessato però scoprì questa sua presenza in copertina solo all'uscita del disco non gradendo la citazione e chiedendo (e ottenendo) il cambio di copertina per le future ristampe. Morrissey così con grande ironia e inventiva, si fece ritrarre nella stessa posa di Stamp e con medesime espressioni e abbigliamento ... l'unica differenza è data dal bicchiere che nel caso di Morressey conteneva del buonissimo latte mentre nel frame originale nel quale Terence Stamp impersonava un maniaco che addormentava delle donne rinchiudendole nella propria cantina, il bicchiere conteneva un tampone di cloroformio! Inutile dire che i fortunati possessori di una delle copie con la copertina originale hanno tra le mani un disco dal grande valore ... un disco che accoppiato alla sua versione "riveduta&corretta" regala una delle più interessanti creatività della discografia recente.

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Babylon Zoo - King Kong Groover (1998)

Post n°3 pubblicato il 26 Febbraio 2012 da inmusicaweb
 

Babylon Zoo Questo secondo disco un pò sottovalutato dalla critica nostrana, resta la miglior prova in studio della band britannica capitanata da Jas Mann. La nomea di "gruppo spaziale" ricamato dopo il successo antecedente di "Space man" lucida il disco di una accattivante colorazione argentata (un pò come le tute aliene di vecchi telefilm di fantascienza) sulla quale si ritagliano poche lettere e il sintetico logo ideato dalla Electric Arts. La semplicità esterna racchiude però un interno movimentato con la colorata storia a fumetti realizzata da David Bircham e nella quale compare anche un eccentrico chitarrista dalle fattezze del vocalist della band, famoso per i suoi cristallini occhi azzurri. La strip a ogni modo si riferisce al video del singolo di lancio del disco, quella "All the money's gone" che sposa al suo ritmo sfrenato un eccentrico e dinamico videoclip realizzato in animazione.

Babylon Zoo

© Articolo di Andrea Buongiorno - è vietata la riproduzione senza consenso -

 
 
 

Graziano Romani "My name is Tex" (2011)

Post n°2 pubblicato il 26 Febbraio 2012 da inmusicaweb
 

Graziano Romani Spesso le cose belle ci passano sotto il naso, si nascondono tra gli scaffali dei negozi di musica o nelle edicole senza che il nostro occhio, per quanto attento, possa accorgersene. E' il caso di "My name is Tex", il secondo concept-album che Graziano Romani dedica al mondo delle nuvole parlanti e che, un pò come era stato per "Zagor King of Darkwood" (2009), risulta essere un sincero e sentito omaggio ai luoghi, ai personaggi e alle emozioni di un grande personaggio del fumetto italiano, quel Tex Willer creato nel 1948 da Gianluigi Bonelli e Aurelio Galeppini che da decenni accompagna (con successo) i sogni e il divertimento di intere generazioni di lettori. Il disco passa in rassegna non solo brani inediti del cantautore emiliano ma anche classici dell'epoca western, tracciando un bellissimo affresco sonoro su quella che era la musica di Frontiera senza disdegnare accorgimenti moderni quale l'uso (da buon rocker) delle chitarre elettriche.
Da monumentale personaggio quale è, a Tex non poteva essere dedicato un packaging banale e così per illustrare la copertina e il booklet è chiamato in causa il grande Giovanni Ticci, storico disegnatore della testata bonelliana, che arricchisce la cover, il cd, il fondo-custodia e il libretto con le sue bellissime illustrazioni (su tutte voglio menzionare lo splendido acquerello che vedete in basso). In una foto compare anche Graziano Romani e mentre il lettering di copertina ricorda molto quello del precedente disco dedicato a Zagor, quello del libretto si sposa perfettamente allo stile delle stampe d'epoca con icone, simboli e piccole illustrazioni di canyon poste in trasparenza.
Allegato al cd c'è un interessante libro (sicura preda dei collezionisti di oggi e di domani) che presenta tre storie brevi del ranger texano disegnate da Ticci (una delle quali scritta da Graziano Romani che immagina un veloce introntro tra Tex e Guitar Jim, eroe/antieroe della saga di Zagor) e diversi articoli che, accompagnati dalle traduzioni dei brani, raccontano alcuni dei personaggi protagonisti del disco come Mefisto, Kit Carson e la dolce Lilith. A firma di questi scritti ci sono importanti autori come Mauro Boselli, Luca Boschi e Moreno Burattini. L'emozionante introduzione è di Sergio Bonelli, figlio di Gianluigi ed editore di Tex, scomparso durante la stampa del libricino e ricordato con commozione in una nota a piè pagina dallo staff della Panini Comics che si è occupata della stampa e distribuzione di questo progetto.
Sono certo che nelle dediche poste a fine booklet, Sergio possa idealmente aggiugersi a suo papà e ad Aurelio Galeppini. Tre grandi nomi che hanno reso grande il fumetto italiano.

©2011 Articolo di Andrea Buongiorno - è vietata la riproduzione senza consenso -

Graziano Romani

 
 
 

Rieccomi online

Post n°1 pubblicato il 26 Febbraio 2012 da inmusicaweb
 
Foto di inmusicaweb

Questo è un nuovo punto di partenza. Dopo 6 anni appassionati fatti di articoli, interviste e recensioni, il mio vecchio blog COPERTINEMUSICALI è stato cancellato a causa del fallimento di Splinder. Questa notte, quel blog rinasce in questo nuovo spazio che prende il nome dalla mia tesi di laurea "Disco-grafica: un percorso attraverso 50 anni di storia" e di conseguenza dalla celebre rubrica dedicata all'arte in musica sulla celebre rivista CIAO 2001. Questo blog quindi, tratterà del mio grande amore per le copertine dei dischi e per la grafica che, dagli anni cinquanta, si evolve e racconta con occhio creativo e sincero l'evolversi della società. Confidando nel successo che il mio vecchio blog aveva riscosso, non mi resta che augurarvi buona lettura.

@ndrea Buongiorno - BUONG

 
 
 
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