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Diabete: segnali dall'intestino

Post n°669 pubblicato il 14 Maggio 2008 da giromapa

Da Yahoo! Notizie

Il diabete è una tra le patologie più diffuse nel mondo occidentale.
Il numero delle persone che ne sono affette aumenta di giorno in giorno
assorbendo una quantità progressivamente maggiore delle risorse dei
servizi sanitari nazionali. Un tratto caratterizzante di questa
patologia è naturalmente l’incremento della concentrazione di zuccheri
nel sangue che, a lungo andare, aumenta il rischio di infarti cardiaci,
di infarti cerebrali, di disfunzioni erettili, di cecità e può
danneggiare nervi, reni e occhi. Attualmente a chi soffre di diabete il
livello di glucosio viene costantemente monitorato e, nel caso, viene
abbassato con la dieta, l’esercizio fisico ed iniezioni di insulina. Tutto ciò richiede un impegno costante del paziente e anche una serie di limitazioni nel suo stile di vita. Per queste ragioni molti laboratori nel mondo stanno cercando metodi alternativi per controllare la quantità di glucosio in circolo.  In questo senso la
scoperta dell’équipe capitanata da Tony Lam del Toronto General
Hospital Research Institute, in Canada, apre nuove prospettive
.
I ricercatori, in una serie di eleganti esperimenti condotti su ratti,
hanno scoperto che l’ingestione di cibi grassi attiva a livello
dell’intestino delle terminazioni nervose che portano il messaggio al
cervello. A sua volta, quest’ultimo reagisce inviando degli opportuni
segnali al fegato che abbassano la produzione di zuccheri e quindi
quella in circolo. Il tutto avviene in soli 15 minuti. La sezione dei
nervi tra intestino e cervello o tra cervello e fegato blocca il
meccanismo virtuoso, esattamente come quando i ratti vengono nutriti
per tre giorni di fila con cibi ad alto contenuto lipidico. Secondo Lam
la scoperta di questo meccanismo potrebbe portare alla nascita
di nuovi farmaci che, agendo sull’intestino, potranno abbassare i
livelli di glucosio in modo più efficiente e meno invasivo di quelli
attualmente presenti sul mercato
”. La soluzione non è dietro l’angolo, ma lo studio apre una prospettiva inattesa e promettente. Bibliografia
Wang PYT, Caspi L, Lam CKL, et al. Upper intestinal lipids trigger a
gut–brain–liver axis to regulate glucose production. Nature 2008;
452:1012-1017.

giovanni mirabella


 
 
 
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