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Avere figli dopo un cancro, quali speranze

Post n°740 pubblicato il 02 Agosto 2008 da giromapa

Da Yahoo! Notizie
Pensiero Scientifico - Mer 30 Lug - 16.21

E alle speranze di avere un figlio delle persone alle quali viene diagnosticato un cancro chi ci pensa? Se lo domanda un’inchiesta del settimanale Newsweek.

I tassi di sopravvivenza dei malati di cancro crescono, medici e pazienti sono sempre più attenti alla qualità della vita, e la questione della fertilità di chi ha avuto o ha un cancro è sempre più all’ordine del giorno. Il problema è che circa la metà di tutte le persone under 45 che ricevono ogni anno una diagnosi di cancro vengono sottoposte a trattamenti che danneggiano gravemente la fertilità. I tipi di cancro che più frequentemente colpiscono i giovani (leucemia, linfoma, cancro al seno) richiedono alcune delle forme più tossiche esistenti di chemioterapia, che colpiscono duro le cellule del corpo che crescono rapidamente, come follicoli piliferi, spermatozoi, ovuli.

Ma oggi i malati di cancro che vogliono avere dei figli hanno a disposizione nuove armi – dove la legge consente di usarle: banche dello sperma, fertilizzazione in vitro, conservazione di ovuli o tessuto ovarico, fecondazione assistita. Tutto questo in attesa di chemioterapie meno devastanti. Ma solo pochissimi oncologi trasmettono queste vitali informazioni ai loro pazienti, sia perché non sono molto aggiornati sulle tecniche di fecondazione artificiale, sia perché sono più preoccupati di salvare le vite dei loro pazienti che della loro voglia di genitorialità. Qualcosa sta cambiando? Spiega Nancy Lin, oncologa al Dana Farber Cancer Institute di Boston: “C’è una consapevolezza crescente tra i miei colleghi medici di questo problema, e i pazienti ne parlano sempre di più col loro medico”.

Fonte: Kuchment A. Survive cancer, have baby. Newsweek 26/07/2008.

david frati

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