DI SPALLE

Eccoti

Ti ritrovi in un aeroporto che ti è sempre piaciuto solo in partenza, ma tu non stai partendo; torni, anche se x poco, ma stai tornando.

Ti guardi in giro , ti danno noia: sono quei visi, quelle parole, quegli accenti e quegli atteggiamenti da cui stai tentando violentemente e dolorosamente di allontanarti.

 Andare via ….. l hai sempre voluto .

 lo immaginavi diverso il metodo ,…. ovviamente .

Nella tua immaginazione non  c’erano scatoloni da riempire, spiegazioni da dare…..non c era dolore.

 Saresti partita e lo avresti fatto col sorriso. Invece ….sale un po’ di magone, che tu lo voglia ammettere o no …quella è stata la tua vita e ti rimarrà dentro.

Che tu lo voglia ammettere o no ….c’è del dolore nei tuoi gesti e nelle tue parole. che tu lo voglia ammettere o no …dare un taglio ad una intera vita che …poteva andare…non è semplice.

 Ti rifiuti di dare forma al sentimento che  senti crescere dentro…non è senso  di fallimento, non è delusione, non è frustrazione…..è dolore ma tu non lo ammetterai mai.

Non piangerai . non ora.

Ritrovarti in questa casa ,sdraiata sul tuo divano ma con le cose di lei attorno a te. Coi i vostri ricordi, ma con il suo ordine che in modo inopportuno crea delle fastidiosissime increspature tra i ricordi e la realtà.

E non vuoi immaginartela che gira x quella che senti ancora casa tua, e non vuoi immaginartela che piega i tuoi asciugamani ….per il resto non è molto il fastidio che ti arreca ….che dorma pure nel tuo letto , che si scopi pure il tuo ex marito, che raccolga pure le briciole che tu hai lasciato andando via. che metta ordine nel tuo armadio…..e se ne sarà capace, che metta pure insieme i pezzi di una vita che tu non hai più avuto voglia di sopportare.

Ci dovresti trascorrere 10 giorni in questa casa tua ma non più tua, ci dovresti stare 10 giorni a sentirti ospite indesiderata e intrusa colpevole , ci dovresti mettere 10 giorni a raccogliere 9 anni di matrimonio e infilarli in un numero indefinito di scatole di cartone. Ma lo farai in meno, accorcerai i tempi e scapperai via, lontano da ricordi pesanti come gobbe di bisonti. Lontano da un uomo che ormai non ti suscita che una pena infinita. Lontano da una vita che, tutto sommato poteva essere tirata avanti senza infamia né lode. Lontano dalla tua immagine riflessa nello specchio che ogni mattina ti guarda ma non sorride.

Ti strazia l’anima ricordare lo sguardo attonito e smarrito dei tuoi genitori quando  hai detto loro che  lui non  sarebbe venuto a cena perchè aveva altro da fare, e che x i giorni, i mesi e gli anni a venire avrebbe avuto altrettanti impegni visto che ….ora stà con un altra. E così hai dato loro la notizia.  anche la loro secondo genita avrebbe avuto un matrimonio fallito alle spalle. Lei che sembrava sapere esattamente quello  che voleva e che, con la caparbietà che solo un piccolo toro utopista può avere, se l’era preso, a torto o a ragione, lei aveva fatto di testa sua e aveva lo aveva portato avanti x 9 lunghi anni .  Ovviamente ci sono stati pure  momenti in cui tutto era luminoso e stupefacente ma……ovviamente in questo momento non li vuoi ricordare.

E passerai ancora una notte in questa casa anestetizzata nei confronti della consapevolezza che  non ci metterai più piede, che non sarà più tua, che la tua presenza verrà cancellata dal tempo.  Eppure tutto quello che c’è qui dentro parla di te, tu l’hai voluto e tu l’hai creato. Ti sembra di vedere il tuo primo arrosto uscire dal forno , ti ricordi il primo Natale….eravate in 25 ed era tutto perfetto, ti ricordi le notti passate davanti alla play e quelle passate sul divano a cazzeggiare, e milioni di altri ricordi che si affollano e sfuggono.

Dai….su……fatti coraggio ….è il caso di raccogliere altri oggetti e metterli in altri scatoloni…… infondo è l’unica cosa che ti resta da fare.