r a p i d e

Barricati

Quelli monocromatici. Quelli che sì, che si aprono contro il diverso, che fondano un unico stile, che festeggiano il crudo morbo del fanatismo, che fanno dell'estremismo, un Convegno. Quelli che informano il “mondo” del loro indispensabile operato. Del loro fastidio di un pensare differente. Del loro insostituibile verbo, reclutando a sé politica stato e religione in un calderone inzuppato congiuntamente a quell'insieme di condizioni in cui si verificano poi strani fenomeni e funzioni vitali indipendenti dalla volontà e dalla coscienza, chiamati appunto .. automatismi. Quel senso del retrogrado che si spalma su rocciose convinzioni. Dove potrebbe prodursi un pro invece è solo un contro. Dove se poi, vai a chiedere come stanno effettivamente le cose, se quel prodigarsi per la retta via, rispecchi la realtà, ti rispondono che sono affari loro. Ecco il pruriginoso trionfo dell'ipocrisia, della macabra convinzione di tenersi a galla. Dell'essere o non essere. La quintessenza maniacale d’una banalità egoica.