r a p i d e

Me lo chiedo pure io

Chiamasi impennate...

Chissà Paolini chi avrà voluto rappresentare in cocci, forse Icaro che per troppo salire verso il sole ha conosciuto l'abisso; eppure è anche lui degno di memoria e celebrazione per questo.
In ogni caso io oggi festeggio... a Rimini è la festa del Santo Patrono
:)

L'immagine di Paolini è potente!.. Forse avrà avuto in mente Icaro, o chi rappresentava quell'oscuro modo di chi proprio non sa stare al mondo. Degni di memoria? Chissà.. in ogni caso, il festeggiare per ora, è bandito, sei riuscito in tempo ad onorare il giorno, quel dì ....:)

Se prendiamo consapevolezza di alcune situazioni attuali non ci sarebbe nulla da festeggiare, ma penso anche che non si debba accartocciarsi in sé stessi, quindi si potrebbe celebrare il sentimento, un gesto, un fenomeno naturale, un arcobaleno ad esempio; in questi casi non è necessario essere in tanti, basta la compagnia del cuore, o di pochi intimi..

Carissima.. non è accartocciarsi, bensì prenderne coscienza. Siamo un popolo 'ossessivo', dove a qualcuno più che a qualcun altro piace vivere appiccicato.. non è socialità questa, ci si deve cautamente consapevolizzare di prendere atto di cambiare registro, per una volta. Non si riesce a cambiare registro, se poi dopo periodi di forzata clausura per il NOSTRO bene non s'è ancora superata, tant'è che ci risiamo daccapo..

Sembra un rebus facile... vedere gli altri ridotti in cocci a terra

E tanto è capitato ad altri, mica a noi.. vedi quanta sempliciotta arroganza?..

Appunto.

Già..

Ma veramente, guarda.

Dicevi da te l'altro giorno che non era stata ancora inventata la categoria. Mica vero, Lore'.. rileggiti ;-)