FRANCO ANDERLINI
alcune storie di un armonicista..... nella mia città, per quelli che mi conoscono, sono sempre stato Franco Anderlini, oppure semplicemente Anderlini, e non mi è mai interessato avere un soprannome. Invece ad alcuni miei amici piaceva trovarmi un nickname, ed allora la fantasia non aveva limiti; ma non starò qui a farvene l' elenco; era solo per arrivare a dire che alla fine, visto che avevo messo in piedi un gruppo di blues, accettai di adottare quello che mi aveva dato il batterista, e cioè Doctorblow, che poi divenne anche il nome della band. Adesso, ripensandoci, alcuni anni fa c' è stato un soprannome che mi sarebbe piaciuto, ispirato dal personaggio di una storia a fumetti disegnata almeno una ventina di anni fa da Filippo Scozzari. Era l' avventura di un armonicista che scompariva letteralmente dal palco al culmine di uno strepitoso concerto, si chiamava Armonica Frazz ......... io me lo ricordo così, ma in realta' si chiamava Armonica Mengoli e la storia si intitolava Frazz !
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Da bambino mi sarebbe piaciuto suonare la fisarmonica, ma questa mia idea non fu presa molto in considerazione, così che, quando, verso i quattordici anni, in pieno periodo beat, i miei amici erano già alle prese con chitarre e batteria, io mi trovai un pò spiazzato. Gruppi come Beatles, Rolling Stones, Yardbirds, usavano l' armonica nelle loro registrazioni, però questo strumento non mi aveva molto colpito finchè un giorno sentii un brano di John Mayall intitolato " Medicine man " Era un blues con l' armonica suonata particolarmente soft, ne fui colpito e decisi di imparare a suonare in quel modo. Questo, unitamente al fatto che in quel periodo, dalle mie parti, i maestri di armonica blues scarseggiavano, ha fatto sì che la mia impostazione sullo strumento sia stata fin dal principio imperfetta, perchè per ottenere quel suono non chiudevo completamente i fori, lasciando passare un pò d' aria, cosa che a volte mi ha attirato qualche critica, e ancora adesso, dopo anni, più o meno suono ancora con quella tecnica. All' inizio, tutto quello di cui disponevo era un' armonica Bravi alpini, che poteva essere suonata su entrambi i lati, aveva due accordature, una in Do e l' altra in Sol e per coincidenza, questo mi permetteva di suonare sul brano sopracitato, che era un blues in Sol. In inglese le note sono definite con le prime lettere dell' alfabeto e sul retro di copertina dell' album erano indicate le tonalità delle canzoni, Medicine man aveva a fianco una G.
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I primi dischi di blues che ascoltavo erano incisioni di gruppi inglesi, principalmente quelli di John Mayall con i suoi Bluesbreakers. Avevo letto da una qualche parte che Mayall usava armoniche Echo Super Vamper, ma la cosa che più gli si avvicinava in vendita nei negozi vicino a casa mia era il modello " Piccolo " della Hohner, così comincia a recarmi in altre città alla ricerca di quello che mi serviva. Un giorno, all' inizio degli anni "70, durante uno dei miei vagabondaggi, mentre passeggiavo per una via di Amsterdam, vidi nella vetrina di un negozio di strumenti musicali quello che è considerato il primo vero metodo per armonica blues, lo storico " Blues Harp " by Tony " little sun " Glover; lo acqustai e leggendolo le cose iniziarono ad essere più chiare www.patmissin.com/ffaq/q14.html Intanto, grazie anche al movimento del British blues, cioè gruppi inglesi come i Led Zeppelin che nei loro primi dischi rileggevano i classici della musica nera, personaggi come Muddy Waters, Willie Dixon, Sonny Boy Williamson, Little Walter, Freddy King e numerosi altri cominciarono ad essere conosciuti a livello mondiale.
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Quasi tutti i pomeriggi andavo a casa di Amos, che passava ore ad esercitarsi con la chitarra; al sabato e alla domenica suonavamo al circolo della stampa e avevamo anche composto alcuni brani nostri che presentammo il 30.10.1972 al free folk pop concert, cinema teatro domus. Quasi sempre registravamo quello che facevamo, ma i nastri, finiti nella cantina di un nostro amico che abitava vicino al mare in Toscana, sono andati sott' acqua durante una inondazione ..... www.myspace.com/amosamaranti
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Ho letto nel blog " Quelli del blues " uno scambio di battute sul fatto di considerare Jimi Hendrix un musicista blues. Io Jimi Hendrix l' ho visto nel maggio del 1968 a Bologna, in occasione del suo unico tour in Italia, avevo quindici anni e devo dire che più che un' uomo di blues mi è sembrato un' extraterrestre. www.stradanove.net/libri ( Cinque giorni a maggio, Jimi Hendrix in Italia ). Oggi si racconta che Jimi abbia rinunciato ad esibirsi una sera per andare ad ascoltare Buddy Guy. Forse è vero, forse no, ma le influenze del chitarrista blues cresciuto a Chicago sono sicuramente presenti nelle incisioni di Hendrix, basti ascoltare il lento " Red House " dall' album " Are you experienced " Ma per il resto, come si fa a dare una collocazione ad un musicista che nel 1968 ha pubblicato un disco come " Electric Ladyland " che sembra inciso ieri .....
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Compravo dischi di Chicago blues e mi esercitavo su quelli, ma nella pratica suonavo un pò di tutto. C' era l' aspirante cantautore, i chitarristi ispirati dalla west coast, altri che avevano già tendenze jazz e si trovava sempre qualcuno disposto ad affittare qualche stanza in casolari di campagna ad un buon prezzo. Lavoravo saltuariamente e si andava per interminabili jam session ogni volta che potevamo, cioè quasi tutti i giorni. Si suonava per ore, io fino a farmi sanguinare le labbra. Poi c' erano le feste degli amici, qualche serata nei locali da ballo, andavamo ad esibirci dove capitava, soldi se ne vedevano pochi, qualche birra e molti applausi. Avevamo un amico che organizzava serate con diversi gruppi e riusciva a farsi dare in gestione per questi eventi i cinema teatro della città e quelli dei grossi centri vicini, nei mesi meno freddi anche qualche spazio nei parchi. L' ultimo di questi raduni si tenne nel maggio del 1980, all' hangar dell' ex autodromo, perchè pioveva. Fu una serata emozionante, ma dopo quel concerto, poco alla volta smisi di suonare e trascorsi alcuni anni seguenti leggendo i romanzi di Philip K. Dick e Clifford D. Simak .........
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Vivo a Modena, città che oltre ad essere conosciuta per il lambrusco, lo zampone e la vicinanza con la Ferrari di Maranello, possiede anche un Duomo, la cui torre campanaria è chiamata Ghirlandina, e Ghirlandina Libera è il nome del primo gruppo che avevamo formato, io con alcuni amici. Nella foto ci siamo quasi tutti, oltre ad altri frequentatori del bar alle nostre spalle, e questa è stata anche la copertina di un' album doppio di vari artisti locali, chi più noto, chi meno, uscito inosservato nel 1975 ..... e per chi volesse saperne di più www.marcogiunco.com/dischi/002074.htm
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Doctorblow blues band è stata attiva dal 1992 con un repertorio composto prevalentemente da standards di blues stile Chicago, suonando in diversi locali delle province di Modena e Reggio Emilia, partecipando anche alla rassegna " Avere i Blues " organizzata dall' associazione Blues B(a)rks di Bologna. Il gruppo si è sciolto nel 2001 qualche mese dopo aver partecipato al Trescore blues festival ......... inoltre, alcune volte, nel pomeriggio abbiamo suonato per intrattenere i viaggiatori in attesa alla stazione delle autocorriere.
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Quando nel 1987 ripresi i contatti con lo strumento entrai a far parte dei Melt, poi al loro scioglimento formai la Doctorblow Blues band. Nel frattempo il blues si era fatto strada anche dalle mie parti; tra le vaste distese di campi coltivati ed il fiume Po erano cresciuti i nuovi esponenti del blues padano, e col tempo ho conosciuto i ragazzi della Kayman records www.kaymanrecords.com ed altri personaggi; nascevano anche nuovi pubs e birrerie, come il Teatro dei Tamburi a S.Bernardino di Novellara, dove si fa musica quasi tutte le sere, e credetemi, vale la pena di macinare qualche chilometro per scoprire questo locale.
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Ho collaborato nuovamente con i Melt, proponendo brani originali composti da Steve Lake, musicista inglese e leader della band londinese dei Zounds ..... www.myspace.com/themeltproject
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......... IN QUESTO BLOG TROVATE ALCUNE MIE STORIE E CONSIDERAZIONI PERSONALI, MA SE VOLETE ANCHE ASCOLTARE LA MIA ARMONICA ANDATE SU:
www.myspace.com/francodoctorblowanderlini
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Inviato da: franco.anderlini
il 12/08/2012 alle 22:17
Inviato da: amosfunk
il 10/09/2008 alle 15:24
Inviato da: amosfunk
il 23/04/2008 alle 22:00
Inviato da: amosfunk
il 23/04/2008 alle 21:58
Inviato da: doctorblow
il 26/04/2007 alle 10:41