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Messaggi del 04/05/2022

 

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Post n°2300 pubblicato il 04 Maggio 2022 da pettiross

 E ci sono momenti , nei silenzi 

 Che mi avvolgono e quasi mi soffocano

 Che mi sento talmente nessuno,

 o una lebbrosa , tenuta a distanza

 Il mio mondo è tanto diverso e lontano 

 dal loro.

 Non posso più fare nulla.

 
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Post n°2299 pubblicato il 04 Maggio 2022 da pettiross

In questa storia di guerra, dove si parla di armi e quasi mai di dialogo , di pace, sono completamente d'accordo che le ultime parole di Papa Francesco, l'unico che mi sembra davvero saggio e che ha focalizzato bene chi ha fatto scoppiare questa guerra. Accusare la Nato, è un gesto forte nella sua posizione, l'errore di quei paesi che sono usciti dal patto di Varsavia e sono entrati in Nato ed alcuni in Europa è stato di non restare neutrali, ne Nato ne Varsavia, dopo la caduta del muro di Berlino, molte cose sono cambiate in quei paesi che facevano parte del blocco sovietico, ma comunque non sono mai stati paesi democratici e lo hanno dimostrato ampiamente fregandosene di alcune regole europee, e anche con i migranti che venivano dal mediterraneo hanno avuto solo delle chiusure, hanno alzato muri e filo spinato. Papa Francesco vorrebbe parlare con Putin, che ha sbagliato in questa storia e la chiesa ortodossa russa è vicina a quel dittatore , ma davvero mi sembra l'unico messaggero di pace, con i pochi schierati contro l'invio continuo delle armi in Ucraina. Io non so come andrà a finire questa storia, sono preoccupata , posso solo augurarmi che la finiscano di ammazzarsi tra fratelli, che mai dovrebbero parlare le armi, ma il buon senso. Zelensky sta facendo massacrare il suo popolo , ma muoiono anche i  russi, in nome del potere , in nome di disegni ambigui, era logico e ovvio pensare che Putin non avrebbe digerito la Nato vicino a casa sua, ora di chi è la colpa di tutto questo macello? NOn è solo di Putin!

 
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Post n°2298 pubblicato il 04 Maggio 2022 da pettiross

Mancano poche pagine per finire il libro "L' estate alla fine del secolo" E sono pagine intense che mi hanno commosso e riportato al mio passato, ai miei nonni materni in particolare, perchè i nonni paterni erano assenti affettivamente, presi da altri nipoti che il loro figlio più grande aveva mollato in Sardegna , un figlio ubriacone , furbo e forse anche poco onesto da quel poco che ho saputo da qualche zia. Io e mie sorelle invece eravamo figlie del figlio ribelle , che si era sposato con una ragazza di un altro paese lasciando una fidanzata cittadina molto apprezzata dalla famiglia, mia mamma non lo era.  Ma i nonni materni erano poveri, ma quanto amore ci hanno regalato, quanti piccoli gesti per esserci vicini, era molto bello stare con loro. I miei ricordi più belli sono dei miei primi anni d'infanzia e di tutte le volte che si tornava al paese a quella vita semplice , dove tutti si aiutavano . E questa Storia mi riporta al mio nonno ,rimasto vedovo  a 60 anni non si risposò mai, perchè era unito con la nonna da un amore così intenso , semplice, che ha deciso di continuare la sua vita, fino ai suoi 87 anni da solo.Mio nonno anche era un idealista, lavorava in miniera e per non essere assoggettato al fascismo, lui uno dei primi iscritti al nascente partito comunista , non tollerava di essere militarizzato, si licenziò e da Carbonia, torno al suo paese di origine con la nonna e i due figli , mia mamma nata nel 1937  e mio zio nato nel 1942. Tornò al paese e potè comprare con quel che aveva poche pecore, costruì una piccola casa e nonna lo seguì , lei molto credente ma non bigotta. La guerra l'hanno vissuta e hanno avuto paura proprio perchè il nonno era comunista, e le bombe arrivavano ovunque, ricordo ancora i loro racconti e quel loro affetto avvolgente, protettivo. Quando la nonna morì, fu un duro colpo per me, c'era tra me e lei un legame speciale, e restava il nonno , fiero , a donarci sempre affetto, regalandoci oggetti fatti da lui in sughero , conservo ancora le sue zucche incise a fuoco con disegni antichi, della nonna mi è rimasto un vassoio arruginito , una tazzina sbeccata ed una zuccheriera e quella casa che amavo tanto mia madre e mio zio dopo la morte del nonno l'hanno lasciata finire in malora, non ho potuto fare nulla , ero sola, sono sempre stata sola in fondo dopo la morte di nonna . Ma anche se noi ci eravamo trasferiti nel Lazio , con il nonno abbiamo sempre avuto un gran bel rapporto, eravamo felici quando veniva a trovarci e passava qualche mese con noi, non di più , era un essere libero , e lo era nel suo paese tra i suoi ricordi. La morte di nonna lo aveva un pò indurito , era testardo e per noi era fonte di preoccupazione saperlo solo , anche se poi tutto il vicinato aveva per lui attenzioni, nonno era il pettirosso, poeta e cantore in lingua a braccio, grande ballerino di danze sarde che tante volte ha provato ad insegnarci , e solo molto tempo dopo da ragazza ne ho imparato uno. Accidenti i ricordi a volte fanno un po male per la nostalgia che provocano, scrivo e piango lasciando tracce della mia famiglia che resteranno sempre in rete  come se raccontassi al cielo al mare alle stelle e quella Luna che spesso mi incanta.Io i nonni li sento sempre vicini, e sento vicini in maniera diversa i miei morti tutti, ognuno con il loro passato con le incomprensioni , con le poche gioie che la mia famiglia ha vissuto ed i troppi dolori, da ognuno ho imparato qualcosa, la fierezza, l'onestà, gli ideali,sono stati esempi anche se sopratutto mamma e papà con me hanno fatto molti errori, nel tempo ho capito non c'erano molte scelte ed io ero la più grande, ai primi figli nel mio tempo toccava accollarsi anche i problemi della famiglia, aiutare , era così, non mi pesava più di tanto, ma mi è mancato l'affetto, quello si, non riuscivo a comunicare con loro e mi sentivo sempre sbagliata.Ma comunque pur nelle loro mancanze mi hanno lasciato dei valori importanti e conservo con cura le poche cose che mi sono rimaste, e le foto , che sono memoria e rafforzano i ricordi. Questo libro di fabio Geda è davvero bello, da leggere , non lo conoscevo, e mi è piaciuto molto , e raccontando forse il suo passato non so se la storia sia del tutto inventata, ho camminato anche nei miei ricordi, che a volte fanno piangere.

 
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