Post n°1519 pubblicato il
17 Novembre 2019 da
donmichelangelotondo
XXXIII domenica
Cosa c'è di più affidabile di un Dio che si perde a contarti i capelli? Che ama da innamorato ogni fibra tua, uno solo dei tuoi capelli e tutto il tuo mistero. Camminiamo sul crinale stretto della storia: da un lato il versante oscuro della violenza con le sue guerre, catastrofi e menzogne; dall'altro il versante della tenerezza che salva: neppure un capello del vostro capo andrà perduto. E noi si sta in mezzo, non si evade, mantenendo chiaro il confine. Ecco l''infinita cura di Dio per l'infinitamente piccolo, la sua finezza amorosa per cui nulla è insignificante di ciò che fa parte di me. E noi, come il contadino che guarda il cielo, seminare, piantare, attendere, perseverare sapendo che nel caos della storia lo sguardo di Dio è fisso su di me non come giudice che incombe, ma come innamorato di ogni mio frammento più piccolo, di cui è il custode.
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