Post n°1603 pubblicato il
07 Febbraio 2020 da
donmichelangelotondo
NO AMBIGUITÀ
Mc 6,14-29
Erode crede di poter conciliare i contrari, e vi è riuscito sino a quel giorno. Ma questo equilibrio instabile non è facile da mantenersi. Un giorno, l'astuto Erode trova un'astuta Erodiade che non esita a manipolare la sua stessa figlia per ristabilire l'equilibrio in suo favore.
Dall'altra parte vi sono la rettitudine e la limpidezza di Giovanni Battista. Egli sa cosa rischia, ma non conosce altra parola se non la verità: "Non ti è lecito tenere la moglie di tuo fratello". Nessuna ambiguità; ecco cosa è limpido.
Un vero discepolo del Cristo non può vivere nell'ambiguità.
Bisogna scegliere tra la verità e la tranquillità. Non è comodo, in un mondo falso; scegliere la verità è andare contro-corrente. La tranquillità dell'ambiguità è la tentazione di molti cristiani: interpretare i dogmi, destreggiarsi con i comandamenti, abbassare le esigenze, adattare Cristo al mondo... Un giorno ci si rende conto di non essere più cristiani ma schiavi del mondo. Gesù ci dice: "Se rimanete fedeli alla mia parola, sarete davvero miei discepoli; conoscerete la verità, e la verità vi farà liberi.
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