Post n°1660 pubblicato il
07 Aprile 2020 da
donmichelangelotondo
Mt 26,1-16
Versando sul suo capo quell'olio prezioso, la donna dichiara pubblicamente quanto valga per lei Gesù. Il molto denaro che il profumo vale ne è il simbolo: la vita di Gesù è per lei il bene più prezioso che non ha prezzo. "In memoria di lei", "in memoria di me". Due sono le memorie alle quali Gesù lega il senso della sua morte e risurrezione. La memoria della donna di Betania che lo unge e la memoria di sé stesso nei gesti del pane e del calice nell'ultima cena. Due gesti che sono due sprechi, del profumo e della vita entrambi preziosi. Ma sarà per sempre memoria non dei gesti ma delle persone che li hanno compiuti: "di lei" e "di me"...e soprattutto del perché: grande donazione amorevole che sfocia nella risurrezione.
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