Creato da donmichelangelotondo il 27/10/2013
proporre buoni e belli pensieri
 

Messaggi di Febbraio 2020

10 febbraio 2020

Post n°1605 pubblicato il 10 Febbraio 2020 da donmichelangelotondo

Per quanto un figlio sia pieno di virtù è necessario insegnargli le buone maniere, altrimenti crescerà rozzo e ignorante (proverbio cinese)

 
 
 

8 febbraio 2020

Post n°1604 pubblicato il 08 Febbraio 2020 da donmichelangelotondo

NEL CERVELLO DI GESÙ
Mc 6,30-44
Come ragiona Gesù? Lui mostra compassione per le folle perché le vede senza pastore, i discepoli son preoccupati perchè quella folla è senza cibo. Gesù risponde facendosi carico delle persone, i discepoli vorrebbero mandarle via perché non sanno come fare. Gesù ha colto il ragionamento dei discepoli, e cerca di indirizzarli; è il momento non di congedare, ma di riprendere la missione:Voi stessi date loro da mangiare, cioè: fatevi voi carico di questa gente, quel po'che avete mettetelo in circolo affinché tanti possano godere; ma anche: date voi stessi a questa gente. Che poi è quanto farà proprio lui dando il pane nell'ultima cena: Prendete, questo è il mio corpo. Vita spezzata, vita donata.

 
 
 

7 febbraio 2020

Post n°1603 pubblicato il 07 Febbraio 2020 da donmichelangelotondo

NO AMBIGUITÀ
Mc 6,14-29
Erode crede di poter conciliare i contrari, e vi è riuscito sino a quel giorno. Ma questo equilibrio instabile non è facile da mantenersi. Un giorno, l'astuto Erode trova un'astuta Erodiade che non esita a manipolare la sua stessa figlia per ristabilire l'equilibrio in suo favore.
Dall'altra parte vi sono la rettitudine e la limpidezza di Giovanni Battista. Egli sa cosa rischia, ma non conosce altra parola se non la verità: "Non ti è lecito tenere la moglie di tuo fratello". Nessuna ambiguità; ecco cosa è limpido.
Un vero discepolo del Cristo non può vivere nell'ambiguità.
Bisogna scegliere tra la verità e la tranquillità. Non è comodo, in un mondo falso; scegliere la verità è andare contro-corrente. La tranquillità dell'ambiguità è la tentazione di molti cristiani: interpretare i dogmi, destreggiarsi con i comandamenti, abbassare le esigenze, adattare Cristo al mondo... Un giorno ci si rende conto di non essere più cristiani ma schiavi del mondo. Gesù ci dice: "Se rimanete fedeli alla mia parola, sarete davvero miei discepoli; conoscerete la verità, e la verità vi farà liberi.

 
 
 

6 febbraio 2020

Post n°1602 pubblicato il 06 Febbraio 2020 da donmichelangelotondo

CHE ANCHE ALTRI GIOISCANO
Mc 6,7-13
Questo invio conferisce un potere (exousía) effettivo, quello di sconfiggere il male, di scovarlo e di bandirlo in tutte le sue forme. Gli "spiriti impuri" sono i diversi modi in cui il male ci ferisce, ci abita, ci domina: il male fisico (la malattia, la sofferenza), morale (il peccato, la prevaricazione, lo sfruttamento), spirituale (la menzogna, la doppiezza). Curare questi mali, fare arretrare satana, è il mandato degli apostoli, è il compito affidato a ogni comunità cristiana.

 
 
 

5 febbraio 2020

Post n°1601 pubblicato il 05 Febbraio 2020 da donmichelangelotondo

UMANO,TROPPO UMANO
MC 6,1-6
Da dove gli vengono queste cose?". La domanda è più che mai pertinente: nell'agire di Gesù si nasconde un "da dove?". Sapienza e prodigi, infatti, dovrebbero indurre a pensare che Gesù è da Dio; ma la pretesa di conoscere tutto di lui costituisce per i suoi paesani una valida ragione per non riconoscere in lui un inviato di Dio. Troppo ordinario,troppo umano. È lo scandalo dell'incarnazione. Ed è la tentazione, che ben conosciamo, di rinchiudere l'altro dentro un orizzonte noto e banale: tentazione di sempre... Non avviene così anche nei nostri rapporti umani? Quanta fatica spesso ad accogliere l'altro nella sua alterità, nel suo "mistero"; e quanta facilità, per contro, a rinchiudere la sua verità dentro una pretesa conoscenza! 
Per questo, mancando la fede, Gesù è reso impotente...

 
 
 

4 febbraio 2020

Post n°1600 pubblicato il 04 Febbraio 2020 da donmichelangelotondo

LASCIAMOCI INTERPELLARE E TOCCARE
Mc 5,21-43
Il pensiero dell'emorroissa potrebbe essere letto come superstizioso: "Se riuscirò anche solo a toccare le sue vesti....", però ci sono degli elementi che ci insegnano cos'è la fede.
1.La fede è speranza. "Sarò salvata", lei spera la salvezza, non dice: "Sarò guarita". 
2.La fede è ascolto e fiducia: "Udito parlare di Gesù...". Ha saputo cogliere nella testimonianza della gente la "parola di Dio per lei".
3.La fede è perseveranza: dopo dodici anni poteva soccombere alla tentazione della rassegnazione.
4.La sua fede è anche ricerca di relazioni veritiere: una volta ottenuta la guarigione sarebbe potuta scappare di nascosto, invece si lascia interpellare. 
5.La sua fede è coraggio: tremava ed era impaurita, ma si è fidata.
6.E subito la fede della donna diventa testimonianza per Giairo.

 
 
 

3 febbraio 2020

Post n°1599 pubblicato il 03 Febbraio 2020 da donmichelangelotondo

UNA MITISSIMA POTENZA
Mc 5,1-20
Gesù non combatte il male con le armi del male, non risponde alla violenza con la violenza; al limite lascia che il male si faccia male da sé (Gli spiriti impuri entrarono nei porci e si buttarono in mare). Non riporta la calma,utilizzando la violenza, come uno dei potenti di questo mondo che pensano di fermare le guerre attraverso altre guerre. Gesù placa l'agitazione l'agitazione di quest'uomo, con la determinatissima mitezza della sua parola. Uno potrebbe dire: "Facile per Dio esibire una potenza mite, un'autorità quieta capace di operare prodigi!"... Però Gesù questa stessa mite potenza l'ha esibita sulla croce, allorché ha rinunciato a scendere da essa e salvare se stesso, Gesù rinuncia a salvare se stesso per salvare gli altri. Insomma, non dobbiamo dimenticarci che la mite autorità di Gesù non è a basso prezzo, è sempre a prezzo della sua vita.

 
 
 

2 febbraio 2020

Post n°1598 pubblicato il 02 Febbraio 2020 da donmichelangelotondo

...essere segno di contraddizione e non "così fan tutti"...

 
 
 

1 febbraio 2020

Post n°1597 pubblicato il 01 Febbraio 2020 da donmichelangelotondo

PASSIAMO ALL'ALTRA RIVA
Mc 4,35-41
Dopo aver lungamente annunciato il Regno di Dio con parabole, Gesù invita a cambiare prospettiva: "Passiamo all'altra riva". A volte occorre fermarsi, respirare, darsi tempo per sperimentare un altro punto di vista. Cambiare prospettiva può voler dire sospendere il già noto, fare un passo, o voltarsi. Cambiare prospettiva può voler dire allargarla, o lasciare che sia illuminata da diverse angolature, nelle sfumature o nei crepacci difficili da scorgere, nelle aperture smisurate. Nelle risonanze di eco antiche e nuove.

 
 
 

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