Creato da pioggiachescroscia il 02/02/2009
voglia di pioggia
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Qualcuno credeva di essere comunista e forse era qualcos’altro.
Qualcuno era comunista perché pensava di poter essere vivo e felice solo se lo erano anche gli altri.
Qualcuno era comunista perché aveva bisogno di una spinta verso qualcosa di nuovo, perché era disposto a cambiare ogni giorno, perché sentiva la necessità di una morale diversa, perché forse era solo una forza, un volo, un sogno, era solo uno slancio, un desiderio di cambiare le cose,di cambiare la vita.
Qualcuno era comunista perché con accanto questo slancio ognuno era come più di se stesso, era come due persone in una.
Da una parte la personale fatica quotidiana e dall’altra il senso di appartenenza a una razza che voleva spiccare il volo per cambiare veramente la vita. No, niente rimpianti. Forse anche allora molti avevano aperto le ali senza essere capaci di volare, come dei gabbiani ipotetici. E ora? Anche ora ci si sente come in due: da una parte l’uomo inserito che attraversa ossequiosamente lo squallore della propria sopravvivenza quotidiana e dall’altra il gabbiano, senza più neanche l’intenzione del volo, perché ormai il sogno si è rattrappito. Due miserie in un corpo solo.
G.G.
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Una volta si era famosi perche' si era speciali, adesso si e' speciali perche si e' famosi...la sindrome del viceversa.
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Vorrei affondare negli occhi di una sconosciuta, magari sfiorata per caso in un passaggio al bar. Quel incrociarsi di sguardi che in un istante rivela la mancanza o la disponibilita’ a “trattare”, a mettere in gioco l’inizio, i primi cinque minuti, quelli che decideranno se la storia puo’ andare o se e’ meglio troncare velocemente.
O semplicemente avrei voglia di innamorarmi, di prendere una “sbandata” che, forse, sara’anche l’ultima.
Ciao mi chiamo Ugo, Ugo Mirco Salami, sono un rappresentante di dolciumi per una grossa multinazionale. Sono un uomo sposato di quarantacinque anni, con tre figli e una moglie senza voglie.
Questo e’ l’incipit della mia vita, sempre alla ricerca di qualcosa di nuovo, per sentire che esisto, che sono vivo e soprattutto che la morte mi possa cogliere in vita e non gia’ morto se no che gusto ci puo’ provare, gli darei una delusione.
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Sta nel fondo dei tuoi occhi, sulla punta delle labbra,
sta nel corpo risvegliato, nella fine del peccato
Nella curva dei tuoi fianchi, nel calore del tuo seno,
nel profondo del tuo ventre, nell'attendere il mattino
Sta nel sogno realizzato, nella gioia e nella rabbia,
nel distruggere la gabbia, sta nell'immaginazione,
nella musica sull'erba, nei momenti di ubriachezza,
negli istanti di memoria, sta nel prendersi la merce,
sta nel prendersi per mano.
Ma chi l'ha detto che non c'e'
g.m.
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Noi abbiamo cominciato molti anni fa a rinominare le parole da capo per restituire loro il senso, ricordate? Oggi e’ passata molta acqua sotto i nostri ponti . Un poco ce ne siamo dimenticati, un poco siamo stati sopraffatti dalla vita. Adesso molti ragazzi ci stanno riprovando. Hanno ripreso in mano le parole i numeri e i colori, come si deve fare dopo una lunga ipnosi, una malattia: sedia, questa è una sedia. Democrazia, questa è la democrazia. Tempo, ecco cos’è il tempo. Nelle fiabe che ciascuno di noi ha ascoltato da bambino c’è l’origine della trama di valori che ci consente di vivere insieme: il bene, il male, le loro conseguenze.
Vorremmo lasciarci alle spalle veramente un sacco di roba e speriamo per domani.
Affidiamoci ai ragazzi, consegniamo loro quel che possiamo, proviamo a stupirci di nuovo anche noi.
A indignarci a sorridere, e ripartiamo da qui. Ci vorrà tempo ma è un metodo sicuro, e che il 2011 sia il primo anno del nostro nuovo tempo. Del loro tempo, e del nostro
“C'è un tempo perfetto per fare silenzio guardare il passaggio del sole d'estate e saper raccontare ai nostri bambini quando è l'ora muta delle fate. C'è un tempo d'aspetto come dicevo qualcosa di buono che verrà un attimo fotografato, dipinto, segnato e quello dopo perduto via senza nemmeno voler sapere come sarebbe stata la sua fotografia. C'è un tempo bellissimo tutto sudato una stagione ribelle l'istante in cui scocca l'unica freccia che arriva alla volta celeste e trafigge le stelle è un giorno che tutta la gente si tende la mano è il medesimo istante per tutti che sarà benedetto, io credo da molto lontano è il tempo che è finalmente o quando ci si capisce un tempo in cui mi vedrai accanto a te nuovamente mano alla mano che buffi saremo se non ci avranno nemmeno avvisato. Dicono che c'è un tempo per seminare e uno più lungo per aspettare io dico che c'era un tempo sognato che bisognava sognare.”
Buon 2011
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Desiderare e' diventato difficile come scopare.
La nostra e' la civilta' dei desideri precotti e distribuiti porta a porta.
L'unico desiderio che realizzano sono i soldi.
Soldi per chi vende desideri, non per te.
Tu li spendi tutti in desideri confezionati.
Ma in quei pacchi non c'e' mai il regalo che desideravi, il tuo desiderio vero non c'e'.
Hai tutto e non hai niente.
Che cos'e' che non va? Un oggetto non realizzera' mai un desiderio.
La forza del desiderio sta nel desiderare, l'infelicita nel soddisfarlo.
Tagliamo la testa ai desideri che ci fanno comprare dolore grezzo a pacchi.
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Ho licenziato Dio
Gettato via un amore
Per costruirmi il vuoto
Nell’anima e nel cuore
Chi mi riparlera’
Di domani luminosi
Dove i muti canteranno
E taceranno i noiosi
Perche’ non hanno fatto
Delle grandi pattumiere
Per i giorni gia’ usati
Per questa ed altre sere
E soprattutto chi
E perche’ mi ha messo al mondo
Dove vivo la mia morte
Con un anticipo tremendo?
Quando scadra’ l’affitto
Di questo corpo idiota
Allora avro’ il mio premio
Come una buona nota
Tu che mi ascolti insegnami
Un alfabeto
Che sia differente da quello
Della mia vigliaccheria
F.de A.
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Siamo alla “frutta”, anzi…sono.
Finalmente, forse, si sono creati i presupposti per la fine del “nano”. Non speravo, veramente, di riuscire a vedere in vita la fine del “berlusconismo”, eppure, incrociando le dita, sara’ cosi’.Vorrei tanto si aprisse una stagione nuova, con una bella ventata di aria fresca, una classe dirigente di questo paese in grado di poter cambiare lo schifo di come ci siamo ridotti.
La fine degli sguardi bassi delle persone che incontri girando per strada, l’incarognimento verso i deboli e in genere verso chiunque. I mostri sbattuti in prima pagina come alimento della paura, quando i mostri siamo noi. L’essere piegati e proni di fronte al denaro e alla sovrabbondanza di merci.. D’accordo e’ vero, i soldi servono…ma quanti?
Alemanno, Bondi, Cicchitto, Berlusconi, la compravendita dei voti e le assunzioni clientelari o di comodo, la corruzione, le mafie, il ponte sullo stretto, gli sprechi, l’acqua privata…camice aperte ragazzi e’ giunta l’ora…
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Gli scemi tornano…
Gia’, e’ veramente un sacco di tempo che non scrivo qui, o perlomeno non in maniera decisa e riflessiva.
Non lo so, forse scrivo qui quando mi sento solo, e quindi, quando ci sentiamo soli.
Oppure quando abbiamo delle cose da raccontare e nessuno tra la gente che frequentiamo normalmente le vuole ascoltare o ci si fila.
Oppure, ancora, siamo esseri compulsivi , mai sazi, che, avendo anche la fortuna di avere un poco di tempo a nostra disposizione, ci dedichiamo al cazzeggio voluttuoso al fine di compiacere il proprio “io”.
Voi a quale gruppo appartenete?
Va beh, comunque lo scemo ovviamente sono io
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Lo stupore della notte
spalancata
sul mar
ci sorprese che eravamo sconosciuti
sconosciuti
io e te.
Poi nel buio le tue mani
d'improvviso
sulle mie...
É cresciuto troppo in fretta
questo nostro amor...
Se telefonando
io potessi dirti addio
ti chiamerei...
Se io rivedendoti
fossi certa che non soffri
ti rivedrei...
Se guardandoti negli occhi
sapessi dirti basta
ti guarderei...
Ma non so spiegarti
che il nostro amore appena nato
è già finito...
Se telefonando
io potessi dirti addio
ti chiamerei...
Se io rivedendoti
fossi certa che non soffri
ti rivedrei...
Se guardandoti negli occhi
sapessi dirti basta
ti guarderei...
Ma non so spiegarti
che il nostro amore
appena nato
è già finito...
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Oggi mi e’ venuta voglia di riscrivere, sara’ per la tristezza che ogni tanto viene a fare capolino, sara’ che oggi e’ il mio compleanno…piu’ vecchio e piu’ saggio.
Mi sento vuoto e sgomento, mi torna alla mente una frase ascoltata da un palco nel giorno di “io sto con emergency”:”le parole non sono più quelle di una volta. Noi sì. Invecchiati, ingrassati, mezzivivi e mezzi morti, noi continuiamo a pensarla con la spietata, celeste franchezza di quando eravamo bambini”.
BY
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E’ inutile, avevo annunciato il mio ritorno sul blog ma purtroppo la realta’, come capita spesso, cozza contro i desideri.
Sto passando un periodo non particolarmente felice, forse di svolta…non lo so.
Comunque il dato di fatto e’ che non riesco ad essere presente qui come vorrei.
Ho incrociato in questo piccolo periodo molte “belle” persone, che qui vorrei ringraziare.
Lo so forse non e’ un gesto carino mettere i “nomi”, correro’ il rischio magari di “dimenticarne” qualcuno, va beh, solo e semplicemente per far sapere ai tanti (pochi), che in questo periodo ho incrociato e no, che hanno contribuito a farmi star bene.
L’ordine e’ casuale, le dinamiche e gli aggettivi possono anche essere sbagliati ma d'altronde molte dinamiche mi sfuggono e poi sono anche tardo…
Sfera, sempre disponibile e carina con tutti…
Ele, ottimista e romantica, inquieta, sempre alla ricerca di emozioni, (far e farsi emozionare)…
Nik e Giugola, amanti innamorati dell’amore…e anche del sesso (ovviamente), politicamente in disaccordo, ma questo e’ un altro discorso…
Farfalla, insicura e incerta nel volo…
Brugi, poco e’ stato il tempo e nel periodo sbagliato…
Sonietta, l’ho sempre immaginata con un bel sorriso…
Onlyvirtuale , Auburnautumn, son passato spesso a leggervi, gli scambi son stati praticamente nulli pero’ mi siete sempre piaciute…ah, in bocca al lupo per le vostre “dolci attese”.
Poison, penna incantevole, leggerti e’ sempre stato un piacere come per Esperimente con quel ricordo di Peppino, per uno schierarsi politicamente d’altri tempi.
E poi ricordo Annuska, Desina…
Sensual con i suoi post “pazzi”, pieni di risate e allegria.
E infine per ultima ma non ultima, Stop, che mi sembra abbia lasciato il blog…ma spero che ritorni. Magari lo facciamo insieme.
Determinata, corazzata urtata dalla vita, come tanti…e che caratterino!!!
Spero di tornare e ritrovarvi, spero in un ottimo 2010 per voi, pieno di serenita’ per chi la cerca, di sesso a chi gli manca, di sorrisi comunque sempre…e di carezze.
pioggia
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Ho fatto la doccia, stamane. Ma lo sporco non andava via.
Governare non è facile, per governare con il Paese in recessione ci vorrebbero le menti migliori della nostra generazione. Abbiamo permesso che andassero al potere, tranne rare eccezioni, personalità scadenti, che inondano di compiaciuta incompetenza gli studi televisivi. A Ballarò, da Vespa, da Santoro, al Tg1, al Tg5, Cicchitto, Dalla Vedova, Gasparri, Brunetta, Bondi, Di Pietro. Non vi fanno rizzare i capelli?
Ma non ne avete abbastanza dei guitti?
La banalità, l’approssimazione, quelli che ripetono che la responsabilità di questa crisi “è di chi ha immesso nel mercato prodotti tossici”, vi accorgete che non sanno di cosa stanno parlando? Sono politici da quinta elementare, anime da contrabbando, caporalato. Chiedetegli che cosa sia esattamente un prodotto derivato o chi fosse Vasco De Gama, perché il grano costa di meno e il pane è triplicato, se il concerto numero 3 di Rachmaninov è per pianoforte o per violino, o perché due quattordicenni a settimana si suicidano. Non lo sanno, hanno occhi da carpe, portafogli da calciatori, sono stati viziati dal potere, la forbice fra noi e loro è spalancata come quella fra i sempre più ricchi e il resto del Paese. Li abbiamo eletti noi. Non tutti possono essere Benedetto Croce o Luigi Einaudi o Berlinguer. Ma di chi è la colpa, se tutti i santi giorni, da vent’anni, l’onorevole Casini ripete che “La famiglia è la base di questo paese” e l’applaudono pure? Tu mi leggeresti, fratello, se scrivessi solo questa frase mille volte di seguito: “Uno più uno fa due?” La colpa è nostra, prendiamone coscienza. Oggi siamo indifferenti. Il martellamento d’informazioni sta saturando i cervelli che non sono più in grado di distinguere una buona politica da un danno. Un uomo di Stato da una carpa. Come ha scritto Oliver Clerc: “Le nere proiezioni per il nostro futuro, invece di suscitare reazioni e misure preventive, non fanno altro che preparare psicologicamente la gente ad accettare condizioni di vita ancora più decadenti e drammatiche”.
Abbiamo più colpa noi del governo, la rottura dell’unità sindacale, Casini, Al Quaeda, l’Onu, o dello svelto onorevole Lupi, new entry. Siamo noi che stiamo andando alla deriva. Non loro. Nessuno ci vieta di cambiare rotta, con uno specchio in tasca e tanto coraggio. Altrimenti a che servono le crisi? Mettiamo i piedi nella Storia. Quando la Storia ti mette i piedi in testa, non serve cantare “Ma che colpa abbiamo noi?”
d.c.
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Son tornato...scusate, ma e' stato un periodo di merda.
Un sacco di acqua e' passata sotto i ponti, spero di riuscire a recuperare il tempo perduto...qualcuno allunga la mano?
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Potrei essere piuttosto incazzato per quello che mi è successo, ma è difficile restare arrabbiati quando c'è tanta bellezza nel mondo. A volte è come se la vedessi tutta insieme ed è troppa. Il cuore mi si riempie come un palloncino che sta per scoppiare e poi mi ricordo di rilassarmi e smetto di cercare di tenermela stretta. E dopo scorre attraverso me come pioggia e io non posso provare che gratitudine per ogni singolo momento della mia piccola, stupida vita. Non avete idea di cosa sto parlando, ne sono sicuro, ma non preoccupatevi.. Un giorno, l'avrete.
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Inviato da: njaraastrologa
il 21/10/2013 alle 09:43
Inviato da: viburnorosso
il 03/01/2013 alle 15:39
Inviato da: sono.elefante
il 03/05/2011 alle 12:38
Inviato da: farfallamm
il 28/04/2011 alle 15:35
Inviato da: sfera_di_cristallo08
il 25/04/2011 alle 13:47