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COME ABBIAMO FATTO DA PICCOLI?
I MIEI LIBRI
Il vecchio e il mare
"Sentì il ferro conficcarsi e vi si appoggiò sopra
e lo immerse più profondamente
e poi lo spinse con tutto il peso del suo corpo.
Allora il pesce torno in vita,
recando in sè la sua morte,
e si librò alto fuori dall'acqua
mostrando tutta la sua grande lunghezza
e larghezza
e tutta la sua forza e bellezza.
Parve restare sospeso nell'aria
sul vecchio nella barca.
Poi precipitò in acqua in un crollo
che coprì di spuma il vecchio e tutta la barca"
("Il vecchio e il mare"_Ernest Hemingway)
PARADISO...NON POTEVI ATTENDERE?
Napoli è in ogni sketch,in ogni film di Massimo.
E' come un filo conduttore che attraversa tutta la sua produzione.
Napoli,come disse l'attore stesso in una intervista,era parte di sè stesso.
Anche quando non compariva,c'era.
Ma non come realtà specifica,come fenomeno particolare,piuttosto come frammento di una realtà di più ampio respiro che varca i confini regionali.
E' lo specchio dello smarrimento esistenziale,del crollo delle ideologie,delle sopraffazioni,delle ingiustizie,di una inaccettabile rassegnazione,che appartengono al vissuto di tutti,non solo dei napoletani.
I personaggi che interpreta parlano napoletano ma,secondo l'attore,avrebbero potuto parlare qualsiasi altro dialetto.
D'altra parte,Troisi era di Napoli(San Giorgio a Cremano)e Napoli è sempre stata una città così complessa e difficile,da offrire una vastissima gamma di stimoli alle forze della creatività!
Trovatemi un napoletano che non sia creativo..
che non abbia una battuta sempre pronta per tutto..
Massimo ci ha rappresentati e ancora ci rappresenta..
..GRAZIE MASSIMO
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Oltre il filo spinato
Post n°901 pubblicato il 27 Gennaio 2010 da lesfleur
Prima di tutto vennero a prendere gli zingari e fui contento perché rubacchiavano. (Bertolt Brecht) ..e il mondo seppe.. “Qui in questo luogo, si torturarono, si assassinarono e si incenerirono negli anni 1943-1945 migliaia di ebrei radunati dalla Polonia e dall'Ungheria. Non conosciamo i cognomi degli assassinati. Sostituiamoli con una parola – Ebrei. Qui, su questo luogo, si realizzò un crimine dei più orribili. La lingua umana non conosce parole per definire l'orrore di questo crimine. La sua incredibile bestialità, spietatezza, ferocia. Sostituiamole con una parola – nazismo. In memoria agli assassinati, il cui ultimo grido di disperazione è il silenzio di questo cimitero di Plaszow. Rendono omaggio gli ebrei salvati dalla strage fascista.” Fonte: Libro “Cracovia Ebraica Guida dei monumenti e luoghi della memoria” di Eugeniusz Duda. |
IL CERVELLO
il cervello non è un nemico..
usalo ogni tanto!!!
1° ANNO DI BLOG^^
1°anno di blog!^^
Inviato da: potreiesserete
il 22/09/2010 alle 10:49
Inviato da: dolly.1
il 21/09/2010 alle 23:35
Inviato da: ZPPWZAFAGOGE
il 16/09/2010 alle 22:27
Inviato da: ZPPWZAFAGOGE
il 26/08/2010 alle 02:33
Inviato da: ZPPWZAFAGOGE
il 21/08/2010 alle 00:15