ULTRA' a tutta D

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Aprile 2005

Egregio Ministro Castelli Roberto

Chi le scrive cosi di getto, ma non senza aver riflettuto a lungo, e’ la madre di Carlo Parlanti, che come lei ben sa e’ detenuto da 8 mesi nel carcere di Dusseldorf in Germania in attesa di estradizione verso gli USA, vittima, presunto innocente, della frustrazione di una donna che si e’ sentita rifiutata e ha pensato bene di poter avere un resoconto. Mi sono decisa a mettermi direttamente in contatto con Lei, dopo essere stata dignitosamente e inutilmente ad attendere che tutti gli addetti ai lavori facessero del loro meglio perché la verità e giustizia trionfassero, per chiarirle qualche concetto, mio figlio non e’ un delinquente, ne’ un povero ignorante, ma un uomo con un’intelligenza ragguardevole, una cultura non comune e geniale nel campo in cui lavora e lavorava negli USA, nello stato della California, presso la Dole Fresh Vegetable, e cioe’ l’informatica.

E’ soprattutto un uomo con saldi e ferrei principi d’onesta’, se questo quadro le sembra esagerato e dettato dal mio sentimento materno chieda a chi lo ha conosciuto in carcere dove lo va regolarmente a trovare, vedi membri del nostro consolato a Colonia, della nostra ambasciata a Berlino e Padre Carlo, sacerdote della Casa Missionaria Italiana di Dusseldorf, che si sono presi veramente a cuore questo caso assurdo e tragico.

In oltre Carlo e’ tenente della contraerea dell’esercito italiano, nella riserva, credo si dica cosi, non essendo come ufficiale, stato congedato. Anche in occasione del servizio Militare si dimostro’ eccellente, mettendosi in luce nel concorso, che si svolse a Bologna, per la scuola ufficiali, che supero’ brillantemente con un compito di matematica e fisica eccezionale e quindi fu assegnato alla scuola ufficiali della contraerea di Sabaudia. Al termine del periodo di addestramento, anche sollecitato dai suoi superiori, di rimanere per tutto il periodo del servizio militare, in forza a Sabaudia, come addestratore dei nuovi corsi.All’occorrenza, credo che un suo ottimo profilo potra’ trovarlo anche la’. Io, giovedì 17 marzo, come ogni quindici giorni, andro’ a trovarlo, insieme alla sua meravigliosa fidanzata italiana, che, come lei sa, si batte a spada tratta con la famiglia. Purtroppo non potremo anche questa volta aiutare la sua disperazione, ne togliere dal suo volto quello sguardo di morte con qualche buona notizia……….

Con il rincrescimento e la morte nel cuore per non poterla ancora ringraziare

Nada Pacini