Creato da rory_83 il 24/02/2005

DRAGONFLYBLOG

...pensieri, immagini, storie, ovvero il mondo secondo me!

Messaggi di Aprile 2008

Sad Fruit

Post n°761 pubblicato il 29 Aprile 2008 da rory_83
 

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Ponte

Post n°760 pubblicato il 28 Aprile 2008 da rory_83
 

Perchè tutti fanno il ponte? Non è giusto...

Ma la prendo con filosofia...sì!

Questa è la mia nuova postazione di lavoro!

Guai a chi viene a rompere le balle!!!

 
 
 

Sul lago di Como

Post n°759 pubblicato il 27 Aprile 2008 da rory_83
 

Belle le ville sul lago di Como...

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e...un attimo...

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Avete visto ???

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Chi è questa presenza inquientante?

Pare che questa villa fosse usata da Alfred Hitchcock per girare gli interni di alcuni suoi film...

 
 
 

Ken Lee

Post n°758 pubblicato il 22 Aprile 2008 da rory_83
 

Beccatevi la versione bulgara di "Without you" di Mariah Carey...

       

 
 
 

Verso Pechino (II)

Post n°757 pubblicato il 19 Aprile 2008 da rory_83
 

Jesse Owens, il "lampo d'ebano"

Oggi vorrei parlarvi di Jesse Owens, una delle leggende dell'atletica leggera, l'uomo che nel 1936 divenne il simbolo delle Olimpiadi di Berlino, un simbolo di uguaglianza e rispetto.

Per Hitler i Giochi del '36 furono l'occasione per propagandare gli ideali del "Terzo Reich" e per dare valore e risalto alla superiorità della razza ariana. Ma qualcuno gli rovinò la festa. Jesse Owens, nero d'America, conquistò ben 4 medaglie d'oro, nei 100 metri (stabilisce il record mondiale: 10,3''), nei 200 metri (record olimpico: 20,7''), nel salto in lungo (record olimpico: 806 cm) e nella staffetta 4 x 100 (record mondiale: 39,8'').

La conquista della medaglia d'oro nel salto in lungo alle Olimpiadi di Berlino da parte di Owens ha fornito alla stampa di tutto il mondo il pretesto per creare un caso di discriminazione razziale di cui il leggendario atleta sarebbe stato vittima.
Nel pomeriggio di quel 4 agosto, infatti, allo stadio olimpico era presente anche Adolf Hitler. Di fronte alla vittoria di Owens contro il tedesco Luz Long, il führer indispettito si sarebbe alzato e sarebbe uscito dallo stadio per non stringere la mano al nero americano. In realtà le cose andarono diversamente. Come scrisse nella sua autobiografia, "The Jesse Owens Story", Owens stesso raccontò come Hitler si alzò in piedi e gli fece un cenno con la mano:

"Quel giorno, dopo essere salito sul podio del vincitore, passai davanti alla tribuna d'onore per rientrare negli spogliatoi. Il cancelliere tedesco mi guardò, si alzò in piedi e mi salutò con un cenno della mano. E io feci altrettanto.
Penso che gli scrittori mostrarono del cattivo gusto nel criticare l'uomo del momento in Germania
."

Per ironia della sorte, fu il presidente statunitense dell'epoca, Franklin D. Roosevelt, in quel periodo impegnato in un'elezione, e preoccupato della reazione degli stati del sud, a cancellare un appuntamento con il pluriolimpionico alla Casa Bianca. Owens fece notare in seguito che fu Roosevelt, e non Hitler, a snobbarlo anche se per seri motivi.

(tratto da Wikipedia)

 
 
 

Talenti...

Post n°756 pubblicato il 16 Aprile 2008 da rory_83

13enne spera di entrare nel Guinness
Ha gonfiato 213 palloncini soffiando con il naso e ora spera che il risultato sia accettato dal Guinness World Records. Il 13enne Andrew Dahl soffiando con una narice per volta, ha gonfiato 213 palloncini in un'ora. Il padre, Doug Dahl, ha misurato i palloncini per essere sicuro che fossero ognuno di almeno 20 centimetri, il diametro minimo, e la madre Wendy ha tenuto il conto.

(da Tgcom)

Vedere per credere...

Quando si parla di talento...

 
 
 

Verso Pechino (I)

Post n°755 pubblicato il 12 Aprile 2008 da rory_83
 

Per un attimo vorrei lasciare da parte tutti gli avvenimenti che riguardano l'organizzazione dei prossimi Giochi, la Cina, il Tibet e i diritti umani.
Vorrei tornare a parlare di sport, di storie fantastiche, di eroi, di emozioni che hanno segnato la storia delle Olimpiadi moderne.

Dorando Pietri

Quest'anno cade l'anniversario della celererrima impresa alle Olimpiadi di Londra del 1908 di Dorando Pietri, che ha scritto una delle pagine in assoluto più drammatiche e affascinanti nella storia dei Giochi.

Venerdì 24 luglio 1908, penultimo giorno dei giochi olimpici (e giorno della gara), il clima era caldo ed afoso, indubbiamente poco propizio per una corsa a piedi sulla lunga distanza.
Adunati nel piazzale antistante il castello di Windsor c’erano 55 atleti, che gareggiarono su un percorso di 26 miglia e 385 yards (42,195 Km), fino al traguardo posto allo stadio di Sheperd's Bush.
Dorando Pietri, maglietta bianca e calzoncini scarlatti, con il numero 19 sul petto, fu il grande e sfortunato protagonista di quella memorabile gara.
[...]L'italiano coprì le prime 26 miglia del percorso (41,841 Km) in 2 ore 45 minuti.
Alle ore 17,18 però, dal sottopassaggio che immetteva nella pista, apparve, irriconoscibile, il nostro atleta.
Mancavano poche centinaia di metri all'arrivo, ma Pietri si trovò a fare i conti con l'enorme dispendio di energie spese durante la rimonta e la disidratazione dovuta al gran caldo. La stanchezza gli fece perdere lucidità. Arrivato allo stadio, sbagliò strada. I giudici lo fecero tornare indietro, e a quel punto Pietri cadde per la prima volta. Si rialzò, proseguì per poi ricadere altre quattro volte.
Dorando avanzava in maniera scomposta, barcollava ed inconsciamente muoveva le gambe, che ormai stentavano a sostenerlo; il miraggio della vittoria era l’unica motivazione che riusciva a farlo avanzare.
A pochi metri dal traguardo cadde nuovamente, e un megafonista generoso lo sostenne e gli fece tagliare il traguardo.
Per percorrere gli ultimi 325 metri, che in seguito Dorando definì la sua "Via Crucis", impiegò 9 minuti e 46 secondi.
Passato il traguardo svenne, fu raccolto da una barella, mentre la folla temeva che il cuore dell’atleta non avesse retto l’immane fatica, ripetendo dopo 24 secoli il sacrificio di Filippide. 
Tutti lo ritennero il vincitore morale: Dorando era “l'atleta che aveva vinto la gara senza ottenere la vittoria". Lo statunitense Hayes, giunto poi secondo al traguardo, presentò reclamo contro l'italiano, che venne squalificato per l'aiuto ricevuto.
L'episodio riempì le cronache dei giornali e fu oggetto di numerose critiche e discussioni.

Il dramma di Dorando Pietri commosse tutti gli spettatori dello stadio. Quasi a compensarlo della mancata medaglia olimpica, la regina Alessandra lo premiò con una coppa d'argento dorato. A proporre l'assegnazione del riconoscimento sarebbe stato lo scrittore Arthur Conan Doyle, che secondo alcuni era anche l'addetto con il megafono che sorresse Pietri al momento dell'arrivo (in realtà si trattava del giudice Jack Andrew).
Il racconto della sua impresa eroica ma sfortunata fece immediatamente il giro del mondo. Ovunque, gli storici dello sport definiscono ancora oggi quella "non vittoria" come "l’episodio più celebre nella storia dei giochi moderni".

(da Wikipedia, dorandopietri.it)

 
 
 

Elezioni 2008 (parte II)

Post n°754 pubblicato il 10 Aprile 2008 da rory_83
 

Se a meno tre giorni dalle Elezioni non sapete ancora per chi votare...

      


Se non ci fossero certi personaggi, bisognerebbe inventarli...

 
 
 

C'è simpatia

Post n°753 pubblicato il 09 Aprile 2008 da rory_83
 

Ecco una delle gag di "Mai dire Domenica" che mi hanno fatto più ridere...è di qualche anno fa.

Olmo con i calciatori del Milan Ambrosini, Shevchenko, Costacurta, Gattuso e non ricordo chi altro...

 
 
 

Gelato

Post n°752 pubblicato il 06 Aprile 2008 da rory_83
 

Sono troppo golosa...

ed ecco che questo pomeriggio ho ceduto alla tentazione...

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Voglia di sole, voglia di estate...ma quando arriva?

 
 
 

Il Milan in ritiro

Post n°751 pubblicato il 04 Aprile 2008 da rory_83
 

Per sdrammatizzare un po'...

ORE 7.00: Suona il telefono della stanza di Ancelotti. E’ la video-sveglia telefonica, con le immagini a tutto volume di Galliani che esulta dopo un gol del Milan.
ORE 7.12: Ancelotti si riprende dal traumatico risveglio e si veste.
ORE 8.00: Consueta colazione mattutina. Pato e Paloschi vengono accomodati sul seggiolone mentre a Favalli e Serginho vengono restituite le dentiere messe a bagno la notte precedente.
ORE 8.05: Ronaldo avverte una fitta al polso sinistro mentre solleva la tazzina del caffè: il medico sociale fascia l’arto e prescrive una diagnosi di 10-12 giorni.
ORE 9.00: I rossoneri raggiungono il campo di allenamento. Durante il tragitto Dida, colpito da una pigna staccatasi da un albero, stramazza al suolo.
ORE 9.15: Corsetta leggera d’allenamento. Cafù chiede ed ottiene il deambulatore.
ORE 10.00: Gara amichevole contro la squadra amatoriale locale della Virtus Sanfatucchio. Per favorire il ritorno al gol di Gilardino l’ottantacinquenne portiere di casa è costretto a giocare la gara seduto.
ORE 10.01: Dopo la classica stretta di mano d’inizio gara Ronaldo avverte un forte dolore alla mano destra: il medico sociale fascia l’arto e prescrive una diagnosi di un mese.
ORE 10.02: Al braccio sinistro di Favalli viene applicata una flebo.
ORE 10.03: A bordo campo un ragazzino si lascia sfuggire un aquilone che va a sbattere contro la testa di Dida: il portiere cade a terra esanime.
ORE 11.00: Il primo tempo termina sul punteggio di 0-0. Per favorire il ritorno al gol di Gilardino il portiere locale viene costretto a giocare bendato.
ORE 11.05: Pato, colpito duro da un avversario, esce dal campo imbronciato portandosi via il pallone.
ORE 11.45: La gara termina sul punteggio di 0-0. Per favorire il ritorno al gol di Gilardino si decide di disputare un mini terzo tempo mentre il portiere locale viene legato ed imbavagliato.
ORE 12.00: Favalli cade a terra privo di sensi.
ORE 12.01: Cafù cade a terra privo di sensi.
ORE 12.02: Serginho cade a terra privo di sensi.
ORE 12.10: La gara termina sul punteggio di 0-0. Per favorire il ritorno al gol di Gilardino si decide di disputare un mini quarto tempo mentre il portiere locale viene stordito con una scarica elettrica.
ORE 12.25: Inzaghi cade a terra privo di sensi.
ORE 12.26: Emerson cade a terra privo di sensi.
ORE 12.27: Ronaldo cade a terra privo di sensi, rompendosi entrambe le caviglie: il medico sociale fascia entrambi gli arti e prescrive una diagnosi di quattro mesi.
ORE 12.35: La gara termina sul punteggio di 0-0. Per favorire il ritorno al gol di Gilardino si decide di disputare i calci di rigore mentre il portiere locale viene rapito dall’anonima sequestri.
ORE 12.36: Gilardino sbaglia il primo rigore.
ORE 12.37: Gilardino sbaglia il secondo rigore.
ORE 12.38: Gilardino sbaglia il terzo rigore.
ORE 12.39: Gilardino sbaglia il quarto rigore.
ORE 12.40: Gilardino sbaglia il quinto rigore.
ORE 12.41: Per favorire il ritorno al gol di Gilardino si decide di avanzare il dischetto del rigore di 10 metri.
ORE 12.42: Gilardino segna il sesto e decisivo rigore. Galliani invade il campo e corre ad abbracciare Dida, che si accascia a terra svenuto.
ORE 13.02: Berlusconi telefona ad Ancelotti per segnalare che, più che un albero di Natale, il modulo della squadra sembra un presepe con le belle statuine.
ORE 13.30: Ritorno in albergo per il pranzo. Kaka intervistato da un giornalista nell’atrio dichiara la propria stima per il presidente del Real Madrid Calderon.
ORE 13.35: Il quotidiano locale pubblica un’edizione straordinaria secondo cui Kaka vorrebbe andare al Real Madrid.
ORE 13.40: Le agenzie di stampa internazionali danno per certo il passaggio di Kaka alle merengues.
ORE 13.45: Intervistato dalle TV Spagnole Calderon dichiara che il Brasiliano ha firmato un accordo quinquennale.
ORE 13.50: Berlusconi chiama Kaka e gli aumenta l’ingaggio
ORE 13.55: Kaka dichiara alla stampa: al Milan sto bene, nessun Presidente è come Berlusconi.
ORE 14.35: Gattuso azzanna il maitre che stava fischiettando “pazza inter amala”.
ORE 14.36: Ambrosini solleva uno striscione offensivo nei confronti del maitre “la bottiglia mettila nel c*lo”
ORE 14.37: Il maitre va in cucina ed esegue l’ordine.
ORE 14.38: Il maitre torna in sala e serve da bere al tavolo di Ronaldo.
ORE 14.39: Appena finito di bere Ronaldo avverte dolori lancinanti allo stomaco: il medico sociale applica un’abbondante fasciatura attorno alla vita del giocatore e prescrive una diagnosi di un anno.
ORE 14.45: Finito di pranzare Pirlo rolla una canna.
ORE 15.02: Pato e Paloschi si sfidano alla playstation con “Pro Evolution Soccer 7”.
ORE 15.07: Alla fine del primo tempo scoppia un violento litigio tra i due per via di un fallo non ravvisato dal direttore di gara: Paloschi furioso getta via il joystick che va a sbattere sulla spalla destra di Dida. Il portierone Brasiliano viene condotto urgentemente in sala rianimazione.
ORE 16.00: Sessione di allenamento pomeridiana. Digao e Ba vengono aggregati al gruppo “bocciofili”.
ORE 16.30: Gara amichevole a ranghi misti. Pellegatti si insinua negli spogliatoi per strappare una battuta ai campioni del mondo prima del big-match.
ORE 16.57: Durante la gara Nesta si imbatte in Aubameyang e si ferma per presentarsi.
ORE 18.12: La doccia troppo bollente causa a Ronaldo un violento arrossamento ai glutei: il medico sociale applica un’abbondante fasciatura e prescrive una diagnosi di 4 anni.
ORE 18.15: Spielberg telefona ad Ancelotti chiedendo il permesso di utilizzare il Fenomeno come controfigura nel seguito de “La Mummia”.
ORE 18.35: All’uscita dal campo Kaka, intervistato da un giornalista, dichiara di adorare il clima che si respira al Bernabeu.
ORE 18.40: Il quotidiano locale pubblica un’edizione straordinaria secondo cui Kaka vorrebbe andare al Real Madrid.
ORE 18.45: Le agenzie di stampa internazionali danno per certo il passaggio di Kaka alle merengues.
ORE 18.50: Intervistato dalle TV Spagnole Calderon dichiara che il Brasiliano ha già trovato casa nella capitale Spagnola.
ORE 18.55: Berlusconi chiama Kaka e gli aumenta l’ingaggio.
ORE 19.00: Kaka dichiara alla stampa: al Milan sto bene, nessuno stadio è come San Siro.
ORE 20.30: Dopo cena vengono concesse ai giocatori un paio d’ore di permesso: Pato e Paloschi si dirigono al Luna Park accompagnati da Fiori e Favalli.

ORE 20.45: Un tifoso rossonero saluta Dida dandogli un’amichevole pacca sulla spalla, il portiere fa per rincorrerlo ma dopo pochi passi stramazza a terra in fin di vita: tempestivo l’intervento di Inzaghi che lo rianima attraverso la respirazione bocca a bocca.
ORE 21.00: Pressato dai giornalisti Galliani svela che il nome nuovo dei rossoneri per la stagione successiva sarà Marco Van Basten.
ORE 21.01: Ancelotti si dice seccato per essere stato scaricato anzitempo.
ORE 21.02: Galliani chiarisce che l’Olandese andrà ad infoltire il reparto offensivo.
ORE 21.03: Ancelotti si dichiara soddisfatto di poter contare su un altro grande campione.
ORE 22.30: Paloschi rientra in albergo piangendo perché Favalli si è rifiutato di comprargli lo zucchero filato.
ORE 22.45: Tutti a dormire. Pato viene adagiato nel box, Ronaldo nella cripta.
ORE 01.00: Kaka sveglia l’intero albergo chiedendo soccorso immediato: Pellegatti in mutande e giarrettiera si è infilato nel suo letto implorandolo di rinunciare alla castità.

 
 
 

Elezioni 2008

Post n°750 pubblicato il 03 Aprile 2008 da rory_83
 

Se siete ancora indecisi, ecco per chi votare...

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