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Post n°405 pubblicato il 13 Gennaio 2007 da mara2003
Io e te….è stato un grande amore e niente più…io e teeeeeeeee…così cantava anni fa Peppino di Capri… Ed in effetti anche il nostro è stato un grande amore…fatto di attese e aspettative ma è stato grande ed è durato anni… Anni in cui solo la distanza ci separava, ma il mio pensiero era sempre rivolto a te… Non riuscivamo nemmeno a vederci tanto, alcune volte è capitato che riuscissimo a farlo un paio di volte l’anno, altre volte le occasioni si facevano meno frequenti e anche se l’entusiasmo dei nostri incontri non diminuiva le nostre problematiche personali, sempre più pesanti anche con l’aumentare della nostra età, diluivano le possibilità… Ma che festa quando io mi preparavo al viaggio per venire da te… A volte partivo in macchina, altre volte venivo in treno, ero sempre io che ti raggiungevo, ma non mi importava…L’unica cosa che mi interessava era stare assieme a te…E ogni chilometro che passava le pulsazioni crescevano in misura esponenziale…. E che emozione l’arrivo… Alto, imponente, eri lì che mi aspettavi…Ti guardavo trepidante con gli occhi che solo una donna innamorata ha… Ero sempre io che mi lanciavo tra le tue braccia rassicuranti, tu eri fermo ad aspettarmi, forte, immenso, nulla ti scalfiva, né pioggia o vento o sole cocente, eri lì solo per me…. E la sera quando mi portavi a passeggiare nel parco, ecco si, era in quel momento che i tuoi occhi diventavano mille stelle che mi guardavano sfavillanti… Nel ricordare le sensazioni che mi facevi provare ho ancora adesso i brividi…Ho parlato di te anche al mio amico Tanks e lui che un po’ ti conosceva già probabilmente ti ha apprezzato ancor di più perché sono riuscita a trasmettergli anche un po’ del mio amore… Sembrava non dovesse finire mai…Poi qualche giorno fa la brutta notizia: un’altra persona arriva da te e tu la accogli così come facevi con me… Mi hai fatto raccontare quasi tutto di quest’altra, mi hai fatto perché tu non ne hai avuto il coraggio…Voglio pensare che tu sia stato costretto ad accettarla, che se fosse dipeso da te avresti amato solo me, ma la vita ti ha imposto una cosa che liberamente non avresti mai voluto… Adesso quest’altra non è con te ma lo è stata per più tempo di me e mi dà fastidio sapere che per rendere pubblico il vostro rapporto si è portata testimoni, come se volesse marchiarti per sempre… Ed è una spina nel cuore avere saputo che a questa persona hai mostrato cose di te che a me non hai voluto mai far conoscere, ma forse, voglio sperare, ti sei negato a me per non mostrarti nudo nell’anima… Adesso voglio accettare serenamente la sconfitta, l’altra ha più possibilità di me, si può consentire di usarti io ti ho semplicemente amato con tutta me stessa… Ed è una necessità per me accettare la sconfitta, deve finire il gioco al massacro, non puoi continuare a ferirmi anche a distanza…Perché hai dato il mio numero di cellulare all’altra persona? E’ stato uno stillicidio in questi giorni ricevere suoi sms con cui mi aggiornava dei vostri incontri…L’ultimo di poche ore fa…Ecco il testo, freddo nella sua razionalità: “Prodi, vertice Reggia di Caserta, è stato un confronto di grande importanza e di grande utilità…” . Reggia di Caserta, tornerò ancora a trovarti ma stavolta saranno gli occhi di una donna tradita a guardarti… |
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Nickname: mara2003
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Grazie per le parole di amicizia. Non le merito. Non perchè non mi senta amico (anzi) ma perchè è più facile essere amici di penna. E allora ho imparato a pesarle, certe parole, via etere.
Il post l'ho letto ieri sera, e pensavo di aver colto il sottile gioco sui sentimenti, l'amore tout court e quello per la politica. Sottile e ironico in stile Mara.
Poi ho letto il commento di Up e non sono stato poi più così convinto.
Adesso Up deve riparare. Un post che mi induca nello stesso dubbio ... :))
Una buona domenica alla padrona di casa e agli ospiti.
Caffé ... mi è venuta un'idea per rendere meno virtuale un caffé a distanza ... con abbondante utilizzo di statistica, naturalmente. Sperando di aver incuriosito Mara porgo i saluti.
Stamattina devono essere fuori sincronismo le mie di sinapsi. Con l'idea che mi hai fatto venire col tuo commento sul mio blog, fanno due i post da scrivere.
Caffé meno virtuale.
Primo indizio: se due persone bevono un caffé, anche in due posti e due momenti diversi, e in entrambi i caffé ci sono particelle dello stesso chicco, si può dire che bevono il caffé insieme?
Secondo indizio: se divido una confezione di caffé macinato in due metà, con che probabilità uno stesso chicco di caffé ha particelle sia nella prima che nella seconda metà?
Mi sembrava più bello lo sfogo di una donna sull'orlo di una crisi di nervi. Ti avrei dato tutto il supporto morale ed affettivo di cui avresti sentito necessità e bisogno per sorreggerti nella delusione della scoperta tardiva. Avrei condiviso con te la vergogna di aver reso di dominio pubblico sentimenti e frustrazioni personali, respinto ogni forma di superficiale e sommario giudizio disgustoso, disceso ogni scalino della scala sociale per raggiungerti nel profondo livello di abiettitudine in cui saresti potuta precipitare. E invece mi accorgo che ti sei presa gioco di me. Hai osato mescolare due sfere della nostra esistenza mai tangibili l'un l'altra, incontaminate dalle storture che ogni possibile errata interpretazione possa lasciar scaturire. Chi cavolo segue più quelle notiziole che solo individui dal tempo superfluo riescono a contemplare nel panorama dei propri aggiornamenti. Fino in fondo ho sperato che tu fossi stata abbindolata da un senzacuore con libertà di accesso a luoghi regali. E invece l'abbindolato sono stato io, castore in cerca del suo polluce. Credo che questa sia stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso e non di certo quello di pandora che tu hai avuto l'ardire di scoperchiare lasciando emettere sibili assordanti per il mio animo pronto a raccogliere sfide ingenue. Addio, Mara. Consapevole di averti attraversato la vita come una meteora.