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La Scatola delle Storie

Post n°22 pubblicato il 21 Gennaio 2012 da duetalleri
 
Foto di duetalleri

Premessa

Il disegno qui rappresentato si intitola "LA SCATOLA DELLE STORIE". Più precisamente, il disegno stesso è una Scatola delle Storie e quindi, come tutte le altre Scatole delle Storie esistenti al mondo, racchiude dentro di sé tutte le storie del mondo: che sia fantastica o reale, triste o allegra, composta di un milione di frasi o di una sola parola (o di un solo silenzio), ogni storia che sia già stata raccontata o che aspetti di essere portata alla luce per la prima volta è nascosta in qualche anfratto del disegno. Per trovarla ed aiutarla ad uscire, raccomandiamo di seguire scrupolosamente le Istruzioni per l'uso e le Raccomandazioni di seguito riportate.

Istruzioni per l'uso

1. Sedersi in una posizione comoda e porre davanti a sé, in posizione orizzontale, la Scatola delle Storie (di seguito abbreviata in SdS). Se la SdS qui rappresentata non avesse sufficiente definizione per essere proficuamente utilizzata, potete richiederne una copia via messaggio.  Scegliere un punto qualunque del disegno (che chiameremo Punto di Inizio), partendo da un particolare che ci ha colpito particolarmente: può essere qualcosa che piace o che non piace, qualcosa che ci rasserena o qualcosa che ci irrita...o anche qualcosa che non ci dice proprio niente. E' preferibile che il punto prescelto si trovi lungo il bordo del disegno, ma altre soluzioni non pregiudicano in ogni caso il felice esito dell'esercizio.

2. Guardare con attenzione il Punto di Inizio, quindi socchiudere gli occhi e lasciare che lo sguardo segua il cammino che più gli risulta facile: si può seguire una linea per lunghi tratti oppure lasciarla preferendo percorsi secondari, inoltrarsi in un corridoio bianco o lasciarsi sprofondare in un'area dal colore indefinito, scivolare dolcemente su un curva o arrestarsi per decidere in che direzione proseguire. A mano a mano che la mente rinuncia alla consueta ostinazione a trovare un senso, una logica o un senso estetico per le informazioni che l'occhio fa arrivare, ecco che cominciano a fare capolino ritmi, colori, suoni, emozioni...ricordi indistinti...idee inafferrabili...Non abbiate fretta di definire e mettere nero su bianco quello che affiora perché niente va perso, tutto rimane dentro la scatola in attesa del giusto momento. Lasciate che il pensiero segua i suoi sentieri e non abbiate timore perché il "miracolo" si ripete sempre, senza fallo: proseguendo il cammino a poco a poco si delineeranno sempre di più i personaggi, le situazioni, i dettagli, le parole. E' la Storia che a poco a poco viene a galla e che non chiede niente se non di essere "pescata": trattatela con rispetto e gentilezza ed essa non vi deluderà, non vi sguscerà dalle mani per rituffarsi subito nel profondo del disegno!

3. Seguire il percorso suggerito dalle linee e dagli spazi prescelti fino a quando non si arriva ad un punto definito (che chiameremo Punto Finale) che percepiamo come naturale conclusione del sentiero mentale. In alcuni rari casi, può capitare che esso coincida con il Punto di Inizio. In ogni caso, arrivati al Punto Finale ci si concede un breve tempo di riposo per poi ripercorrere mentalmente il concatenarsi di idee e frasi che sono affiorate alla mente durante l'esercizio. Questa fase viene detta "Narrazione" ed è opportuno eseguirla ad alta voce. Da una lato questo dona dignità e forza alla Storia che ha appena preso forma dentro di noi (tutte le Storie amano essere narrate), dall'altro viene facilitata la sua "conservazione" e se lo si desidera, si può procedere a mettere nero su bianco la Storia o addirittura registrarla durante la Narrazione. Con un po' di pratica nell'utilizzo della SdS, in breve tempo ci si sentirà in grado di dare voce alla storia già durante la sua formazione e diversi utenti in effetti trovano opportuno attivare un sistema di registrazione vocale ancor prima di scegliere il Punto di Inizio.

Raccomandazioni

Per le prime volte, raccomandiamo di provare la SdS in un posto comodo dove ci si senta al sicuro, lontano da distrazioni rumorose e da persone con spiccata predisposizione alla critica. Con la pratica, si potrà utilizzare con profitto la SdS in qualunque posto si desideri e in mezzo a qualunque tipologia di persone. E' noto il caso di alcuni utenti che hanno tratto grosse soddisfazioni dall'articolo utilizzandolo mentre stavano in equilibrio sull'alluce sinistro in metropolitana durante l'ora di punta, ma si sconsiglia di ripetere l'esercizio senza la supervisione di un master o comunque prima di aver maturato una adeguata dimestichezza nell'uso della SdS.

Cenni storici

Non si conosce con certezza né il luogo né la data dell'invenzione della prima Scatola delle Storie. L'uso delle SdS, sia pur con notevoli varianti, era però sicuramente noto già all'epoca delle antiche popolazioni mesopotamiche che ne preferivano le versioni più maneggevoli costituite da disegni incisi su tavolette di argilla. Meno diffuse e riservate alle famiglie più abbienti erano invece le grandi SdS in pietra istoriate a bassorilievo. L'attrazione per le opere di grandi dimensioni venne mantenuta e ampliata nei regni dell'Alto e Basso Egitto, dove addirittura le SdS assumevano in ceri casi la forma di edifici dalle pareti interamente ricoperte da disegni, permettendo in tal modo all'utente di entrare direttamente DENTRO l'archivio delle Storie, camminando tra l'una e l'altra. Questa visione tridimensionale della dimensione delle Storie per millenni condizionò lo sviluppo culturale e filosofico di tutte le grandi civiltà, portando alla realizzazione di opere artistiche di immenso valore: si pensi, a titolo di esempio, alle incredibili Scatole delle Storie realizzate entro i tempi indù dell'India e a quelli buddisti di tutta l'Asia, alle magnifiche opere dell'Impero del Dragone e così via. Secondo alcuni studiosi, anche il Labirinto del Minotauro e la Torrre di Babele potrebbero far pensare a delle forme "deviate" di SdS, ma l'ipotesi non trova consensi unanimi. In ogni caso, l'odierno nome di "Scatole" dato a dei semplici fogli a due dimensioni allude proprio a questa visione particolare di un intero mondo racchiuso dentro dei semplici segni simbolici che, pur non avendo un significato magico di per sè (come invece credevano i druidi e gli studiosi di lingue runiche), hanno la capacità di diventare "agganci mentali" per portare alla luce qualsiasi narrazione.

Raccomandazioni finali

Avete provato la Scatola delle Storie? Vi ha sorpreso, deluso, inquietato? Se ritenete che la vostra SdS non funzioni molto bene e che contenga solo poche storie o addirittura di aver pescato solo storielline brutte e insignificanti, forse è giunto il momento di ricordare che non esistono Storie Belle e Storie Brutte, esistono invece infinite Storie per infiniti Ascoltatori. Se invece la SdS vi è piaciuta, vi ha fatto divertire, commuovere o sognare anche solo una volta, vi chiediamo di regalarne una ad almeno un'altra persona. Dove si trovano? Quelle antiche sono in genere protette dall'UNESCO, ma per quanto riguarda le versioni tascabili...potete chiederne un'altra a chi ve l'ha regalata oppure, ed è la cosa migliore, ne potete fabbricare una con le vostre stesse mani: bastano un foglio e una penna, e al limite una copia di queste spiegazioni se pensate di non riuscire a scriverne di migliori.

Ricordiamoci sempre della cosa più importante: che ci sia o no una Scatola delle Storie, esiste sempre una storia da raccontare...





                                               30 ottobre 2009 - testo e disegni di duetalleri

 
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