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QUANDO IL GIOCO SI FA DURO ... I DURI INIZIANO A GIOCARE!
 
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IL DUCE È...
Il Duce è quel mirabile architetto
che fu pur muratore e manovale
e costruì su l’armonia sociale
la Casa ove ciascun trova il suo tetto.
Egli è pur l’ortopedico perfetto,
il calzolaio senza alcun rivale
che raddrizzò l’italico stivale
togliendogli con garbo ogni difetto.
Maestro e servitor delta Nazione
egli il medico è pur pieno d’amore
che tanti ricondusse alla ragione,
E l’agile nocchier che non si spezza
né flette, ed è l’accorto agricoltore
che seminò per t’itala grandezza.
 
 

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PATTO D'ACCIAIO

 

VENTENNIO FASCISTA

 

 

Anniversario

Post n°22 pubblicato il 28 Aprile 2008 da EAGLE3584
 
Tag: Duce
Foto di EAGLE3584

28 aprile 1945 - 28 aprile 2008

- 63° anniversario dell'Assassinio di S.E. Benito Mussolini -

"Le risorse del nostro popolo sono immense. Se saprà trovare un punto di saldatura, recupererà la sua forza prima ancora di qualche vincitore. Per questo punto di fusione io darei la vita anche ora, spontaneamente, qualunque sia purché improntata a vero spirito italiano"

"Finché la mia stella brillò, io bastavo per tutti; ora che si spegne, tutti non basterebbero per me. Io andrò dove il destino mi vorrà, perché ho fatto quello che il destino mi dettò"
"Stalin è seduto sopra una montagna di ossa umane. E' male? Io non mi pento di aver fatto tutto il bene che ho potuto anche agli avversari, anche ai nemici, che complottavano contro la mia vita""I fascisti che rimarranno fedeli ai principi, dovranno essere dei cittadini esemplari. Essi dovranno rispettare le leggi che il popolo vorrà darsi e cooperare lealmente con le autorità legittimamente costituite per aiutarle a rimarginare, nel più breve tempo possibile, le ferite della Patria"
"Chi teme la morte non è mai vissuto, ed io sono vissuto anche troppo""...adesso è notte, ma poi verrà il giorno... "

 
 
 

Post N° 21

Post n°21 pubblicato il 16 Febbraio 2008 da EAGLE3584

 
 
 

Post N° 20

Post n°20 pubblicato il 16 Febbraio 2008 da EAGLE3584

Le reazioni: lutto cittadino
Era già scampato alla strage di Nassirya:
«Aveva un appuntamento con la morte»
Grande commozione a Carinola, il paese del Casertano in cui Giovanni era nato e dove vivono i suoi quattro fratelli maschi
CASERTA - «Era già scampato alla strage di Nassirya nel novembre del 2003, si trovava a cinquanta metri da quell'esplosione. Eppure, nonostante quello spevento era rimasto in missione. Un appuntamento con la morte, purtroppo, solo rimandato», racconta davanti alla casa dei parenti a Carinola uno dei suoi amici di sempre. Giovanni Pezzulo si è arruolato all’età di 18 anni, avrebbe compiuto 45 anni a dicembre. La moglie Maria D’Agostino è originaria anche lei di Casanova di Carinola, la «Pompei del Quattrocento», e il militare morto l’aveva conosciuta durante una vacanza a casa dei propri genitori. Sposato da vent’anni ha un figlia di 18 anni, Giusy. Secondo di cinque figli, tutti maschi, ha un fratello che presta servizio presso la Polstrada di Mondragone, un altro impiegato civile nel «Pirotecnico» di Capua, gli altri due fratelli sono un parrucchiere e un fioriaio. Nonostante si fosse allontanato da quasi vent’anni dal paese ritornava regolarmente a Carinola, con la moglie e la figlia. «Amava molto ­- raccontano gli amici – il suo lavoro e aveva partecipato a numerose missioni, in Kosovo ed era tornato appena qualche mese fa dall'Iraq. Da due mesi era in Afghanistan».
Lo zio, Augusto Bertone, racconta, in lacrime, di quanto Giovanni avesse «sempre amato il suo lavoro e l'esercito». «Ci parlava spesso delle missioni in Iraq . Giovanni era a Nassiriya - conferma lo zio - nel giorno dell'attentato. Ci raccontava con grande entusiasmo delle missioni in Kosovo, di quello che il contigente italiano faceva a favore delle popolazioni locali ed in particolare per i bambini e gli anziani». «Giovanni e la moglie erano molto legati al loro paese - aggiunge - tornavano ogni volta che potevano per riabbracciare parenti e amici».
Enorme la commozione e nel piccolo paese casertano. A casa dei famigliari di Pezzulo si sono recati il sindaco Giovanni Di Biasio e alcuni amministratori comunali. «Siamo scioccati ed amareggiati - dichiara il primo cittadino - Carinola e la frazione Casanova non meritavano un dolore così forte. Conoscevo Giovanni - sottolinea Di Biasio - era una persona perbene, umile, che parlava sempre con entusiasmo del suo lavoro e dell'esercito. Quando ho appreso dal telegiornale la notizia di un altro militare ucciso in missione di pace ho pensato che potesse trattarsi di un meridionale ma non di un concittadino. La comunità carinolese è in lutto - conclude - proclamerò una giornata di lutto cittadino e faremo celebrare un rito funebre anche da noi, per onorare nella maniera più degna la memoria di un concittadino che ha sacrificato la propria vita per aiutare gli altri».
Pietro Falco
14 febbraio 2008

 
 
 

La cara Patria

Post n°17 pubblicato il 03 Gennaio 2008 da EAGLE3584
 
Tag: Patria

"O gioventù d'Italia, i tuoi

santi son Balilla e Mameli. Gli

adolescenti di Curtatone e di

Montanara e quelli che dal 1923

al 1938 lasciarono le scuole

per andare all'assalto gridando:

VIVA L'ITALIA"

Qui primavera infinita, l'estate dilaga nei mesi.

Duplice parto, le mandrie: due volte il tesoro dei frutti.

Mancano tigri ferine, e i leoni, razza di sangue;

tossica erba, nessuna, a tradire - disgrazia! - chi coglie.

Qui non esiste la serpe scagliosa, guizzo d'immani

anse sui sassi, spirale in cui tanta lunghezza si chiude.

Calcola quante città luminose, che febbre d'industria,

quanti castelli ammassati dall'uomo su punte di rupi,

e onde scorrenti di fiumia radice d'antichi bastioni!

Canterò l'onda che in alto, che in basso accareazza l'Italia?

O le distese dei laghi? Te, Lario regale, e te pure

che t'incurvi, o Benazo, ti frangi con l'urlo di mare?

Dire dei porti? Dei moli che fanno da scudo a Lucrino?

Della risacca sabbiosa con alti scoppi, dove

canta profonda l'onda Giulia - flutto che batte -

e s'incanala in specchio d'Averno il Tirreno che bolle?

Terra che fece brillare ruscelli d'argento, nel seno

cave di rame, e come un torrente fittissimo d'oro!

Lei che produsse razze maschie, Liguri bravi a soffrire, ferrati

Volsci! Lei i Deci, i Marii, i vasti Camili!

Poi gli Scipioni laggiù, sull'orlo di Oriente remoto,

storni l'asiatico inerme di colli, fortezza di Roma.

Salve, alta fattrice di spighe, terra Saturnia,

alta di prodi: m'avvio a poesia, di glorie, di arte

tue secolari. E ho cuore d'aprire le magnifiche fonti:

creo per terre di Roma poema in cui Ascra rivive.

Virgilio - Georgiche

II, 149 - 17

 
 
 

Post N° 16

Post n°16 pubblicato il 17 Dicembre 2007 da EAGLE3584

Propongo in questa pagina un po' di "farneticazioni e sproloqui" espressi, all'epoca o anche recentemente, da uomini di Stato, politici, intellettuali, giornalisti, su Benito Mussolini statista.

 

 

“Se fossi italiano sarei del partito di Mussolini” (1925)

“Il signor Mussolini è il più grande legislatore vivente” (1926)

“Non nego che egli sia un grande uomo” (1940).  

  Winston Churchill, statista inglese.

 

“Nessun rilievo si può fare alla correttezza di Mussolini nella gestione finanziaria dello Stato”.

  Giulio Andreotti, statista italiano (1971).

 

“Nessuno potrebbe testimoniare [la gestione onesta delle finanze italiane da parte di Mussolini] meglio della Ragioneria dello Stato”.

  Rino Alesi, giornalista (1967).

 

“Mussolini è stato un gigante; considero la sua carriera politica un capolavoro. Se non si fosse avventurato nella guerra al fianco di Hitler, sarebbe morto osannato nel suo letto. Il popolo italiano era soddisfatto di essere governato da lui: un consenso sincero”.

  Enzo Biagi, giornalista (1982).

 

“Personalmente Mussolini non trasse dal potere alcun illecito profitto. La famiglia Mussolini condusse sempre una vita relativamente modesta”.

  Renzo De Felice, storico (1974).

 

“Mussolini non ha mai voluto la morte di Giacomo Matteotti [1924], e ignorava i progetti degli estremisti del suo partito. La responsabilità di Mussolini è esattamente quella di Enrico Berlinguer, quando le Brigate Rosse commettono le loro stragi. Berlinguer è contrario ma non può neutralizzare i suoi partigiani”. 

  André Brissaud, storico (1976).

[ Enrico Berlinguer è stato segretario del Partito Comunista Italiano dal ‘72 all’ 84. Dopo la fine dell’Unione Sovietica e la caduta del Muro di Berlino, il PCI ufficialmente non esiste più. Le Brigate Rosse sì. ]

 

“Le leggi di Mussolini sono una pietra miliare nell’evoluzione mondiale”.

  Anthony Eden, statista inglese (1934).

 

“La sua coraggiosa e sincera rivolta a Hitler quando nel 1934 fu assassinato Dollfuss, Cancelliere austriaco: di fronte all’uccisione di Dollfuss, Mussolini non esitò un istante a mobilitare sul nostro confine settentrionale le forze dell’esercito. Era una palese sfida alla Germania, e nessuno dubitò che l’Europa intera si sarebbe schierata con Mussolini. E invece rimase solo. I governi d’Inghilterra e di Francia, nella Conferenza di Stresa del 1935, rifiutarono d’impegnarsi a difendere militarmente l’indipendenza dell’Austria”.

  Dino Grandi

 

“La Francia e la Gran Bretagna restarono immobili quando Mussolini inviò le sue Divisioni al Brennero [per fermare il tentativo di annessione dell’Austria da parte di Hitler]  Nè Daladier nè Chamberlain nè Stalin osarono dire no a Hitler: Mussolini fu il solo che fece questo e lo fece retrocedere”.

  André Brissaud, storico (1976).

 

“Se nel 1935 la Francia e l’Inghilterra fossero state disposte a imitare Mussolini [nella politica estera europea], sarebbe scoppiata la guerra [contro la Germania] e per Hitler sarebbe stata la catastrofe”.

  André François-Poncet, diplomatico francese (1951).

 

“Mussolini ha fatto molto per il proletariato italiano, fin dall’inizio del regime: assicurazioni sociali, ferie pagate, assistenza sanitaria, e tante altre cose ignorate nell’Europa d’allora”.

  André Brissaud, storico (1976).

 

“Il primo contratto nazionale di lavoro è stato realizzato in Italia, da Mussolini nel 1929: un anno prima del famoso Piano Beveridge americano”.

  Giovanni Agnelli senior, industriale (1932).

 

“Il Fascismo fece strade, ospedali, acquedotti, prosciugò paludi, aumentò i raccolti, realizzò la Carta del Lavoro”.

  Maurice Bardèche, intellettuale ((1962).

 

“Il noto economista inglese Paul Einzig scrisse una serie di articoli per dimostrare ciò che gli inglesi non capivano: che [durante il ventennio fascista] la lira era meno vulnerabile della sterlina e delle altre valute”.

  Attilio Tamaro, storico (1950).

 

Il fascismo di Mussolini, in risposta a un liberalismo superato e al materialismo marxista, rappresentò una dittatura di sviluppo, con tratti di sinistra”.

  Hans W. Neulen, storico (1982).

 

L’opera di Mussolini continua a essere una delle meraviglie del XX secolo.

Da un articolo del New York Herald Tribune, 1925.

 

Il più grande uomo vivente oggi è: Mussolini.

Seguono: Stalin, McDonald [premier inglese], Hoover [presidente USA], Gandhi.

Risultato di un sondaggio fra gli studenti della New York University, 1932.

 

“Mussolini deve passare alla storia come il costruttore di una migliore forma di convivenza fra i popoli”.

  Franklin D. Roosevelt, presidente USA (1940).

 

[firmatario dell’Ordine del Giorno che provocò la caduta di Mussolini il 25 luglio del ’43],  (1965).

(citazioni tratte da “Lui, Mussolini” di Gian Carlo Zuccaro, ediz. E.R.G.A., 1983)

 

 

Tutte farneticazioni e scriteriatezze di una banda di incompetenti? Lascio ai lettori di farsi, al riguardo, l'opinione che credono.

 

"Tratto integralmente dal sito Sala di lettura", www.alalba.it

 
 
 
 
 

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