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Anonimo il 21/06/08 alle 08:30 via WEB
Abbiamo altri problemi riguardo alal falde acquifere, se si è veramente contro il nucleare, beh...non si deve dimenticare che il governo non è un'autarchia o una monarchia, è una manifestazione della democrazia. Come all'epoca si usò un referendum per abrogare (in modo abrupto e irrazionale ad ogni modo) l'energia nnucleare; ad oggi è possibile creare una petizione a livello nazionale (ma va organizzata seriamente) per due scopi:
1) chiedere direttamente la sospensione dell'energia nucleare nel nostro paese
2) chiedere un referendum
Per il secondo caso il numero di firme sono inferiori e basterebbe porre un'interrogazione parlamentare.
Ad ogni modo il motivo per cui si stà guardando al nuclare è per cercare di diminuire la nostra dipendenza da risorse esterne (come a Francia) nel campo dell'energia, che impiega un alto fabbisogno delle nostre entrate. La richiesta dell'energia è maggiore in tutte le grandi città, ma stà aumentando anche nelle zone di campagna, prima in parte scevre dal fenomeno; alla fine quasi ogni tema è collegato.
La fame di comodità, l'assenza di riciclaggio, il consumo irrazionale di energia elettrica, il nucleare e molto altro.
Risolvere un problema non significa aver risolto quello specifico problema. IL primo passo fondamentale è prendere coscienza della realtà, cambiare un atteggiamento verso le risorse di cui disponiamo (tra cui i nostri stessi rifiuti) che non viene però sfruttato, questo è il vero spreco. Soluzioni a medio termine devono...o meglio dovrebbero servire ad acquisire quel tempo necessario e indispensabile per la formulazione di soluzioni a tempo lungo o "infinito", rimanendo sempre consci comunque che le stesse soluzioni a medio termine creeranno comunque dei problemi e dovranno essere risolti. E' una questione di priorità.
Deynon
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