« Albania, la Nato e "l'o...Le minoranze e il tratta... »

Democrazia e demagogia nell'Albania di oggi.

Post n°11 pubblicato il 05 Aprile 2008 da edrus.er
 
Foto di edrus.er

Cosa è successo in Albania e perché è successo?

Teoricamente niente. Secondo i governi di turno continua a fare passi
da gigante verso la perfezione dello Stato secondo i migliori modelli
delle democrazie mondiali.

Praticamente non tutto quello che viene dichiarato o non è delle
dimensioni dichiarate o, come al solito, risulterà la solita bomba
carta della propaganda.

E sempre difficile distinguere, specialmente quando sei all'interno, il
confine tra la democrazia e demagogia. Quest'ultima, secondo
Aristotele, è l' arte di trascinare e incantare le masse.

Da bambini abbiamo avuto la certezza che la storia, per come ci veniva
raccontata, fosse un seguito di battaglie, chi vinceva dominava, chi
perdeva doveva subire.

Dopo aver fatto tanti "sacrifici" per ribaltare il sistema comunista,
anche i politici albanesi d'oggi cercano quello che di "diritto" spetta
ai vincitori: governare... in eterno.

Il comportamento politico dei demagoghi d'oggi, incline ad assecondare
le aspettative della gente per una vita migliore in un paese migliore
con uno stato migliore utilizza frasi retoriche per formulare promesse
inconsistenti al fine di conquistare consensi, dove spesso fa leva su
sentimenti irrazionali, ed alimentando la paura o l'odio nei confronti
del nemico o dell'avversario politico, spingendo il popolo a fare
qualcosa contro il suo stesso interesse, allontanando la percezione
delle necessità reali.

La demagogia non dipende dai cattivi politici, i quali salvaguardano i
Propri interessi, ma dipende dal popolo e l'unica cosa che può
arginarla è il livello di civiltà (non dei governanti ma quella del
popolo). In un paese primitivo e incolto, il demagogo ha facile presa.
Può promettere qualsiasi cosa. Anzi, ha il dovere di prometterla perché
se non lo facesse lui lo farebbe un altro il quale vincerebbe le
elezioni, e cosi perderebbe tutti i privilegi "guadagnati nel nome del
popolo".

Cosi, dopo 50 anni di ateismo di stato, finalmente arriva la nuova
classe politica che, per colmare il vuoto lasciato, prega e ottiene un
posto onorario nella Conferenza Islamica e, per non far mancare niente
anche agli ortodossi, importa come arcivescovo un papa greco.

Se qualcuno si illudeva che l'anima dei nostri politici sarebbe
elevata, ora che aveva conosciuto la fede, si sbagliava. Il traffico
d'armi per alimentare guerre da qualche parte del mondo assicurava (per
le loro tasche) maggiori introiti rispetto a quanto poteva fare la fede.

Per essere sinceri, loro cercavano di tenere tutto lontano dai nostri
occhi questi affarucci , ma per pura casualità, per loro sfortuna lo
scoppio di Gerdec li ha messi sotto gli occhi di tutti (almeno di
quelli che vogliono vedere).


Già che parliamo di armi e della loro provenienza, speso attribuita
alla mania di Hoxha per la difesa, gli stessi che parlano di lui
dimenticano che prima che cadesse Il Muro di Berlino, la corsa per
l'armamento era una voce non indifferente nelle economie di quasi tutti
i paesi del mondo. Sono loro stessi che dimenticano che Hoxha, per
quanto potrà essere stato un dittatore, ha detto basta al Trattato di
Varsavia... quindi oggi dobbiamo essere felici di partecipare ad un
altro Patto (Nato) per essere pronti per altre guerre.


Si susseguirono i governi e, ormai non vincono quelli che presentano
programmi e progetti fattibili (almeno economici e di primaria
necessità)... vincono quelli che promettono "lotta alla corruzione".

Non sarebbe questo il male minore (magari), perché peggio ancora di una
promessa non mantenuta in campagna elettorale, vi è la dichiarazione, a
fini di pressione verso gli altri, di fatti di cui la politica è a
conoscenza. Questa frase non uscì dalla bocca di un usciere del palazzo
ma dalla bocca della presidente del parlamento albanese Jozefina
Topalli: "Quei conti li vederemo per tutti. Le carte si apriranno per
chiunque, non vi preoccupate, vedremo le carte degli ex capi del
governo, degli ex ministri ... anche del vostro segretario del partito,
per i permessi edilizi pagati 300 mila euro cadauno..."alludendo di
essere a conoscenza della grave situazione di corruzione da parte dei
politici albanesi di ieri e di oggi.


Spontaneo nasce l'interrogativo:

Perché non esiste il senso civico nei nostri politici?



 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
Vai alla Home Page del blog
 
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

I miei link preferiti

FACEBOOK

 
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 

Ultime visite al Blog

gastao333ditta_marzulloedrus.eristitutoacquachiaracicet69adrenolapsicologiaforenseketa76mister.gulpteatrowebterrafuocoariaAncientroseseinelkuorebussola1966xlapestenerax
 
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963