insonnia...

riflessioni quasi esclusivamente paranoiche

 

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Mi chiami di nuovo?
La sera è giunta.
 La stanchezza mi circonda
come le braccia d'un amore supplicante.
E tu mi chiami?
Ti diedi tutta la mia giornata,
crudele padrona,
 vuoi togliermi anche la notte?
Ogni cosa deve avere un termine,
 la solitudine della notte ci appartiene.
Deve la tua voce
interromperla e colpirmi?
La sera non reca alla tua
porta la musica del sonno?
 Le stelle, con le ali silenziose,
 non volano mai nel cielo,
 al di sopra della
tua torre spietata?
I fiori non cadono mai,
con dolce morte, fra la
polvere del tuo giardino?
Devi proprio chiamarmi,
anima irrequieta?
Allora veglino e piangano invano
gli occhi tristi dell'amore.
Arda la lampada nella casa solitaria.
 Porti il traghetto a casa
gli stanchi lavoratori.
 Mi lascio dietro i miei sogni
e corro al tuo richiamo.
                          R.T.

 
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Ci viene sempre chiesto
di comprendere l'altrui
punto di vista
non importa quanto sia
antiquato, stupido
o disgustoso.

Uno dovrebbe guardare
agli errori degli altri
e alle loro vite sprecate
con gentilezza,
specialmente se si tratta di
anziani.

Ma l'età è la somma
delle nostre azioni.
Sono invecchiati malamente
perché hanno vissuto
senza mettere mai a fuoco,
hanno rifiutato di
vedere.

Non è colpa loro?
Di chi è la colpa? Mia?
 A me si chiede di mascherare
il mio punto di vista
agli altri per paura
 della loro paura.

L'età non è un crimine
ma l'infamia
di un'esistenza
deliberatamente sprecata
in mezzo a tante esistenze
deliberatamente sprecate
lo è.

                                                                                       Charles Bukowski

 

 

Il tuo orecchio non mi percepisce

Ma in cuore ti rimbombo

In forma varia

Esercito crudele potere

               Goethe

 
 

 

« I limiti della medicinaMessaggio #7 »

Festa della donna

Post n°6 pubblicato il 06 Marzo 2007 da egocentrica1
 
Tag: penso

[Le origini della festa dell'8 Marzo risalgono al lontano 1908, quando, pochi giorni prima di questa data, a New York, le operaie dell'industria tessile Cotton scioperarono per protestare contro le terribili condizioni in cui erano costrette a lavorare. Lo sciopero si protrasse per alcuni giorni, finché l'8 marzo il proprietario Mr. Johnson, bloccò tutte le porte della fabbrica per impedire alle operaie di uscire. Allo stabilimento venne appiccato il fuoco e le 129 operaie prigioniere all'interno morirono arse dalle fiamme. Successivamente questa data venne proposta come giornata di lotta internazionale, a favore delle donne, da Rosa Luxemburg, proprio in ricordo della tragedia. 

Questo triste accadimento, ha dato il via negli anni immediatamente successivi ad una serie di celebrazioni che i primi tempi erano circoscritte agli Stati Uniti e avevano come unico scopo il ricordo della orribile fine fatta dalle operaie morte nel rogo della fabbrica. Successivamente, con il diffondersi e il moltiplicarsi delle iniziative, che vedevano come protagoniste le rivendicazioni femminili in merito al lavoro e alla condizione sociale, la data dell'8 marzo assunse un'importanza mondiale, diventando, grazie alle associazioni femministe, il simbolo delle vessazioni che la donna ha dovuto subire nel corso dei secoli. ]

 

(Solo per ricordarlo a quelle donne che sono convinte che sia stata istituita la festa della donna l’8 marzo, perché è il periodo in cui fiorisce la mimosa…)

A questo punto però mi sorge un dubbio, ovviamente opinabile, e sicuramente impopolare.
Ma proprio tutte le donne hanno saputo trarre vantaggio da questa situazione? Personalmente sono grata a queste operaie che hanno in qualche modo cambiato la condizione delle donne lavoratrici, e sono innegabili i grandi vantaggi che l’indipendenza economica femminile ha portato alla società.
Tuttavia mi sembra che la stragrande maggioranza delle donne abbia sì un lavoro equamente retribuito, e sindacalmente riconosciuto, contribuendo così a far quadrare il bilancio famigliare, ma che questo lavoro si sia semplicemente aggiunto a quello svolto da sempre.
Diversamente dagli uomini che hanno mantenuto i loro privilegi: ragazzi viziati dalle madri, e in seguito mariti viziati dalle mogli: quelle mogli che svolgono quotidianamente il loro lavoro, e a tempo perso si occupano della casa, allevano i figli, e trovano anche il tempo di approfittare della convenienza del mercatino rionale per comprare al marito il modello di pantofole preferito.
Queste sono le donne che l’8 marzo si concedono la seratona con le amiche per festeggiare la festa della donna, e io mi chiedo “azzo hai da festeggiare?”
E’ incredibile, ma molte di loro, si sono adattate a lavorare fuori casa, pur continuando a tenere in casa, il ruolo che ricopriva la madre. E sono proprio queste le donne che quando vengono lasciate per la rumena ventenne, o il figlio si sposa, cadono nella depressione più devastante : sono sempre vissute in funzione di qualcuno, e non sanno occuparsi di loro stesse, per loro è difficile ricominciare, si sono sempre sentite realizzate solamente nel ruolo di madre o di moglie (e lavoratrici, ovviamente)
Auspico per tutte queste donne una “rinascita” affinché possano sentirsi non solo figlie, madri, mogli, amanti, colf, ma solo DONNE, con la piena consapevolezza di loro stesse e del loro valore.
Ovviamente mi sento di escludere dalla casistica, le donne in carriera, le quali sicuramente si possono permettere qualche gratificazione in più, e qualche frustrazione in meno…

 

 

 
 
 
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INFO


Un blog di: egocentrica1
Data di creazione: 01/03/2007
 

 
 

SULL'AMORE

Ho incontrato per la via
un giovane poverissimo
che era innamorato
aveva un vecchio capello
la giacca logora
l'acqua gli passava attraverso le suole delle scarpe
e le stelle attraverso l'anima.

                                     V.Hugo

 
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SULLA MORTE


Morire come le allodole assetate
sul miraggio
O come la quaglia
passato il mare
nei primi cespugli
perché di volare
non ha più voglia
Ma non vivere di lamento
come un cardellino accecato 
                       G.Ungaretti           

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 La mia giovinezza non fu che una oscura tempesta, traversata qua e là da soli risplendenti; tuono e pioggia l'hanno talmente devastata che non rimane nel mio giardino altro che qualche fiore vermiglio.

Ecco, ho toccato ormai l'autunno delle idee, è ora di ricorrere al badile e al rastrello per rimettere a nuovo le terre inondate in cui l'acqua ha aperto buchi larghi come tombe.

E chissà se i fiori nuovi che vado sognando troveranno, in un terreno lavato come un greto, il mistico alimento cui attingere forza...

O dolore,o dolore, il Tempo si mangia la vita e l'oscuro Nemico che ci divora il cuore cresce e si fortifica del sangue che perdiamo.

 
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Ho desiderato tracciare
le parole dell'amore
nel proprio colore...
Ma come si nascondono
in fondo al mio essere
e come sono deboli
le lacrime.

Amico mio, queste parole
senza colore
tu le riconosceresti?

Ho desiderato esprimere
le parole dell'amore
nella loro propria musica...
Ma questa melodia
non risuona che nel mio
cuore e i miei occhi
sono pieni di silenzio.


Amico mio, queste parole
senza musica
tu le riconosceresti?

               R:T.

 

Che io possa avere la forza di cambiare
le cose che posso cambiare.

Che io possa avere la pazienza di accettare
le cose che non posso cambiare.

Che io possa avere l'intelligenza
di saperle distinguere.

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TRISTEZZA

Interrogo la tristezza e scopro
che non ha il dono della parola;
eppure, se potesse,
sono convinto che pronuncerebbe
una parola più dolce della gioia


gibran

 

 

E' nell'aria
ancora il tuo profumo
dolce caldo morbido
come questa sera
mentre tu
mentre tu
non ci sei più
E questa sera nel letto metterò
qualche coperta in più
perché se no avrò freddo
senza averti sempre
senza averti sempre addosso
e sarà triste lo so
ma la tristezza però
si può racchiudere
dentro una canzone
che canterò....
Ogni volta che avrò voglia
di parlarti
di tenerti
di toccarti
di sentirti ancora mia
...è stato splendido
...amarti
...senza averti sempre addosso
...dentro una canzone...

E quando un giorno t'incontrerò
magari per la strada
magari proprio sotto casa tua ehh!!!
ma guarda il caso però
guarda il destino splendido!!
crudele e splendido!!!!

E intanto i giorni passano
e i ricordi sbiadiscono
e le abitudini cambiano eh eh eh!!
E' stato splendido.....
E' stato splendido.....
E' stato splendido.....

CANZONE -Vasco Rossi-

 
 
 

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