insonnia...

riflessioni quasi esclusivamente paranoiche

 

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Questo è semplicemente una specie di diario, non è un salotto, non è una bacheca.
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Mi chiami di nuovo?
La sera è giunta.
 La stanchezza mi circonda
come le braccia d'un amore supplicante.
E tu mi chiami?
Ti diedi tutta la mia giornata,
crudele padrona,
 vuoi togliermi anche la notte?
Ogni cosa deve avere un termine,
 la solitudine della notte ci appartiene.
Deve la tua voce
interromperla e colpirmi?
La sera non reca alla tua
porta la musica del sonno?
 Le stelle, con le ali silenziose,
 non volano mai nel cielo,
 al di sopra della
tua torre spietata?
I fiori non cadono mai,
con dolce morte, fra la
polvere del tuo giardino?
Devi proprio chiamarmi,
anima irrequieta?
Allora veglino e piangano invano
gli occhi tristi dell'amore.
Arda la lampada nella casa solitaria.
 Porti il traghetto a casa
gli stanchi lavoratori.
 Mi lascio dietro i miei sogni
e corro al tuo richiamo.
                          R.T.

 
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Ci viene sempre chiesto
di comprendere l'altrui
punto di vista
non importa quanto sia
antiquato, stupido
o disgustoso.

Uno dovrebbe guardare
agli errori degli altri
e alle loro vite sprecate
con gentilezza,
specialmente se si tratta di
anziani.

Ma l'età è la somma
delle nostre azioni.
Sono invecchiati malamente
perché hanno vissuto
senza mettere mai a fuoco,
hanno rifiutato di
vedere.

Non è colpa loro?
Di chi è la colpa? Mia?
 A me si chiede di mascherare
il mio punto di vista
agli altri per paura
 della loro paura.

L'età non è un crimine
ma l'infamia
di un'esistenza
deliberatamente sprecata
in mezzo a tante esistenze
deliberatamente sprecate
lo è.

                                                                                       Charles Bukowski

 

 

Il tuo orecchio non mi percepisce

Ma in cuore ti rimbombo

In forma varia

Esercito crudele potere

               Goethe

 
 

 

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Post N° 16

Post n°16 pubblicato il 19 Marzo 2007 da egocentrica1
 

Ballano insieme tutta la notte. Poi lui, albanese di 28 anni, la porta nel suo appartamento, la violenta, e  la tiene sequestrata per ore. Lei ha 18 anni.
Si conoscono in discoteca, bevono e ballano, e alle prime luci dell’alba lui la invita a fare un salto a casa sua. E lei accetta.
Ora….è ovvio che il comportamento del ragazzo è da condannare a prescindere, ma come si fa a non chiedersi: “perché una ragazzina di 18 anni ha il permesso di rimanere fuori fino all’alba?” Io mi ricordo di aver fatto lotte ricorrenti con i miei genitori per avere mezz’ora in più di libera uscita, e tante volte non capivo la loro intransigenza rispetto agli orari, o ai posti che avrei voluto frequentare. Ma…tanto permissivismo, quanto può essere negativo?
Non posso fare a meno di pensare che una ragazzina di 18 anni, per matura che sia (e non era questo il caso, evidentemente..) è pur sempre quasi una bambina… Mi sento di colpevolizzare questi genitori senza attenuanti. E’ giustissimo che i figli facciano le loro esperienze, e giudichino in base alla loro valutazione, e non a quella dei genitori, il tipo di atteggiamento che vorranno assumere rispetto a tutte le circostanze che la vita gli vorrà imporre, ma ritengo che al di sotto di una certa età, i giudizi non possano essere razionali e obiettivi rispetto a numerose circostanze, e qui dovrebbe entrare in campo il ruolo educativo dei genitori, insegnando per lo meno le regole basilari della prudenza e del buon senso. Così come si proibisce a un bambino ancora inconsapevole di toccare oggetti taglienti per impedirgli di ferirsi, a una ragazzina di 18 anni si può impedire di ubriacarsi e frequentare locali notturni fino al mattino, senza che questo divieto possa far pensare a  una presa di forza, o a un gratuito proibizionismo, ma che sia unicamente la giusta azione educativa, anche se repressiva, verso un comportamento inconsapevole. E’ altresì ovvio che nonostante gli ottimi insegnamenti ricevuti dai nostri educatori, non saremo preservati da ogni pericolo per tutta la vita, ma potremmo senz’altro disporci agli avvenimenti rischiosi, con un po’ meno avventatezza e incoscienza.

Non sono ancora stai resi noti tutti i dettagli di questo increscioso evento, e non ci sono elementi sufficienti per poter ovviamente giudicare senza appello questi genitori, ma mi riferisco con questa riflessione a tutti i casi analoghi che riempiono purtroppo ogni giorno le pagine di cronaca dei quotidiani.

 
 
 
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INFO


Un blog di: egocentrica1
Data di creazione: 01/03/2007
 

 
 

SULL'AMORE

Ho incontrato per la via
un giovane poverissimo
che era innamorato
aveva un vecchio capello
la giacca logora
l'acqua gli passava attraverso le suole delle scarpe
e le stelle attraverso l'anima.

                                     V.Hugo

 
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SULLA MORTE


Morire come le allodole assetate
sul miraggio
O come la quaglia
passato il mare
nei primi cespugli
perché di volare
non ha più voglia
Ma non vivere di lamento
come un cardellino accecato 
                       G.Ungaretti           

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 La mia giovinezza non fu che una oscura tempesta, traversata qua e là da soli risplendenti; tuono e pioggia l'hanno talmente devastata che non rimane nel mio giardino altro che qualche fiore vermiglio.

Ecco, ho toccato ormai l'autunno delle idee, è ora di ricorrere al badile e al rastrello per rimettere a nuovo le terre inondate in cui l'acqua ha aperto buchi larghi come tombe.

E chissà se i fiori nuovi che vado sognando troveranno, in un terreno lavato come un greto, il mistico alimento cui attingere forza...

O dolore,o dolore, il Tempo si mangia la vita e l'oscuro Nemico che ci divora il cuore cresce e si fortifica del sangue che perdiamo.

 
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Ho desiderato tracciare
le parole dell'amore
nel proprio colore...
Ma come si nascondono
in fondo al mio essere
e come sono deboli
le lacrime.

Amico mio, queste parole
senza colore
tu le riconosceresti?

Ho desiderato esprimere
le parole dell'amore
nella loro propria musica...
Ma questa melodia
non risuona che nel mio
cuore e i miei occhi
sono pieni di silenzio.


Amico mio, queste parole
senza musica
tu le riconosceresti?

               R:T.

 

Che io possa avere la forza di cambiare
le cose che posso cambiare.

Che io possa avere la pazienza di accettare
le cose che non posso cambiare.

Che io possa avere l'intelligenza
di saperle distinguere.

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TRISTEZZA

Interrogo la tristezza e scopro
che non ha il dono della parola;
eppure, se potesse,
sono convinto che pronuncerebbe
una parola più dolce della gioia


gibran

 

 

E' nell'aria
ancora il tuo profumo
dolce caldo morbido
come questa sera
mentre tu
mentre tu
non ci sei più
E questa sera nel letto metterò
qualche coperta in più
perché se no avrò freddo
senza averti sempre
senza averti sempre addosso
e sarà triste lo so
ma la tristezza però
si può racchiudere
dentro una canzone
che canterò....
Ogni volta che avrò voglia
di parlarti
di tenerti
di toccarti
di sentirti ancora mia
...è stato splendido
...amarti
...senza averti sempre addosso
...dentro una canzone...

E quando un giorno t'incontrerò
magari per la strada
magari proprio sotto casa tua ehh!!!
ma guarda il caso però
guarda il destino splendido!!
crudele e splendido!!!!

E intanto i giorni passano
e i ricordi sbiadiscono
e le abitudini cambiano eh eh eh!!
E' stato splendido.....
E' stato splendido.....
E' stato splendido.....

CANZONE -Vasco Rossi-

 
 
 

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