elaborando

Mi sono assuefatto ai giochini su pc.
Anche quando la loro trasposizione in realtà sarebbe terribile. Provate Total Burn-out, il nuovo wargame cecoslovacco disponibile su web. Si tratta di distruggere un villaggio immaginario, Lidice, utilizzando le armi a disposizione, e totalizzando il massimo punteggio possibile: 10 punti per ogni persona messa giù, 20 se la si brucia, 100 per una casa bruciata.
Piccolo particolare, il villaggio non esiste, eppure non è immaginario, è esistito fino al 10 giugno del 1942, quando è davvero successo quello che propone il gioco. Tutto comincia con l'uccisione di Reinherd Heydrich, sanguinario Protettore del Reich per il protettorato di Boemia e Moravia, decisa ed eseguita dal governo cecoslovacco in esilio a Londra. La ferocia nazista non si arresta, anzi Hitler decide per la rappresaglia immediata. La rapida indagine trova una possibile connessione tra l'assassinio e una persona di Lidice. Questo basta, Hitler ordina la distruzione immediata del villaggio. Esattamente 14 giorni dopo l'uccisione del Protettore, poco dopo mezzanotte, la tragedia comincia. Dei 503 abitanti del villaggio, 340, tra cui 88 bambini, saranno uccisi, le donne portate via, il villaggio raso al suolo. Il tutto filmato dagli efficienti nazisti, servirà poi al processo di Norimberga.
Particolare agghiacciante: il villaggio era posto nelle prossimità di una miniera di carbone che impiegava la maggioranza degli uomini. Il turno di notte era al lavoro, all'arrivo delle truppe naziste, che però ebbero la pazienza di attenderne il ritorno a casa per cominciare il proprio "lavoro".
Torniamo al giochino, dopo poche schermate, arriva il messaggio: "What game are you playing ?!?". Da lì si finisce poi sul sito del museo che oggi si trova al posto del villaggio. L'iniziativa, squisitamente marketing, è riuscita a risvegliare l'interesse per questa tragedia, e il museo pare che stia avendo di nuovo molte visite, dopo un lungo periodo di abbandono. Mi va bene, ricordare di cosa l'uomo può essere capace fa sempre bene.

Lidice lo abbiamo visitato, nel 1987 durante il nostro giro Budapest-Vienna-Praga. Si trova a pochi chilometri da Praga, ed effettivamente fa impressione girare per il villaggio fantasma, di cui è rimasta solo la traccia dei muri delle case, una sorta di irreale mappa in scala 1:1. Un passaggio poi dalla sala proiezione a guardare il filmato completa la visita. Non si dimentica.
Dicevo che Lidice dista pochi chilometri da Praga, il sito dice venti, sufficienti per perdermi tra le stradine povere di indicazioni. A un certo punto arrivo ad un incrocio, ormai giravo in tondo ed ero quasi all'esasperazione. Vedo dei contadini al lavoro, mi fermo, abbasso il finestrino, sorrido e chiedo: "Lidice?" Uno dei contadini mi sorride, ripete: "Lidice?", lascia gli attrezzi, distende il braccio sinistro e batte ripetutamente la mano destra sull'avambraccio. Ho frainteso il gesto, faccio per scendere e passare alle spiegazioni manuali, quando mia moglie mi ferma: "Forse ci suggerisce di girare a sinistra, che dici?". Era così, girato a sinistra, al successivo incrocio riprendevano le indicazioni per Lidice. Meglio non decidere mai d'istinto, nella vita.

Buon lunedì.