elaborando

In farmacia:
«Salve!»
«Buongiorno a lei! In cosa posso esserle utile?»
«È per il mio criceto, ci aspetta un viaggio negli Stati Uniti e lui soffre il cambio di fuso, il jet lag»
«Ho proprio quello che occorre al suo criceto, gli faccia prendere queste pillolette blu. Stia solo attento agli effetti collaterali, legga le avvertenze!»

La conversazione potrebbe davvero realizzarsi, stando alla breve notizia di QN: «Il Viagra può aiutare a guarire dal jet-lag - Lo sostiene uno studio dell'Università argentina di Quilmes dopo una sperimentazione sui criceti. Il Viagra potrebbe risultare utile nelle alterazioni che comportano una ridotta sincronizzazione con l'ambiente».

Mi sarebbe piaciuto lavorare in un laboratorio di ricerca farmaceutica. Mi interesserebbe, più di ogni cosa, capire come funziona.
Mi spiego: nel caso in esame come si è ragionato? Si è somministrato del viagra a un po' di criceti, per poi osservarne le reazioni? Ma poi come hanno capito della faccenda del jet lag? Provo a ipotizzare: viagra, niente cricete e caffé per tenerli svegli per ore. Poi gli concedi l'opportunità di dormire alle dodici. E lui crolla, esausto. Possibile.

O forse a rovescio, gli hanno alterato gli orari di veglia e di sonno, e poi gli hanno somministrato tutto quello che capitava, finché non l'hanno visto rassegnarsi al nuovo ciclo. Proprio dopo l'ennesima cosa ingoiata, la pillola blu.

Non lo so. Tempi duri per i criceti.

Nell'immagine: beute da scienzechimiche.unipr.it