elaborando

Thomas Bayes, ministro presbiteriano inglese della prima metà del 700, è passato alla storia per il suo teorema sulla "probabilità condizionata". Sono sicuro che mai immaginò che sarebbe stato ancora un protagonista trecento anni dopo, su Internet, proprio grazie a quel suo teorema.

Il teorema di Bayes esprime una relazione tra le probabilità di eventi che sono legati tra loro. Un esempio: "questa email è spam" e "questa email contiene la parola viagra" sono due eventi legati in qualche modo tra loro.
Bene, il teorema di Bayes consente di assegnare una probabilità al fatto che un'email sia spam, sulla base delle parole contenute nel messaggio. E il punto di partenza è che una email di spam "probabilmente" contiene quelle parole.
Un sistema di antispam basato su un "filtro bayesiano" lavora imparando da solo: gli si danno in pasto delle email, specificando quali sono buone e quali sono da cestinare, e lui impara, costruendosi il vocabolario che gli consente poi di decidere da solo.
Per tranquillizzare chi legge, aggiungo che a dichiarare che un'email è spam concorrono più elementi, uno dei quali è il giudizio del filtro bayesiano.

Naturalmente lo stesso sistema si può utilizzare per identificare qualunque argomento sia trattato da un testo. Si può costruire un sistema che identifica testi che parlano di medicina, oppure di religione o di politica. Esempio: prendo un po' di testi che parlano di politica e li do in pasto al filtro, a cui rifilo anche un po' di testi di tutt'altro genere. Alla fine il filtro avrà imparato a distinguere cosa è politica e cosa non lo è.

Su punto-informatico.it scopro che Gabriel Ortiz e Paul Starr si sono posti un obiettivo molto più ambizioso: filtrare le email stupide, lasciando nella "Posta in Arrivo" solo i messaggi intelligenti o quanto meno non stupidi.
Si sono messi quindi alla ricerca di testi stupidi, frugando interent in ogni dove, e stanno alimentando il loro filtro. Sperano di farne un prodotto.

Qui siamo nella soggettività fino al collo: cosa è stupido e cosa no? Immaginate le conseguenze di un aggeggio del genere, gestito dal provider: "quell'email? ah si, è nella cartella Stupidity, non volevo farti perdere tempo". Ma se è l'email della biondona del quarto piano! Come ti permetti di dire che ha scritto stupidaggini? Senza dimenticare che probabilmente alla biondona avevamo già scritto noi delle stupidità.

Ancora più terribile, il filtro si potrebbe applicare ad altro: articoli di giornali, post di blog, lavori di eminenti personalità. Roba da scatenare ire e litigi senza fine.

Ho idea che sia un prodotto per uso strettamente personale, e comunque va accompagnato dalla solita white-list, con l'indicazione di chi non scrive mai stupidaggini, per definizione: la biondona del quarto piano, ad esempio, o il Capo. Giusto, anche lui è generalmente acuto e infallibile. Viva le white-list!

Buon venerdì. Perché è venerdì, vero?

[Nell'immagine: la biondona del quarto piano]