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Se nel box di ricerca di Google scrivete: quanto fa 1 anno in minuti?, la pagina di risposta vi mostrerà, appena prima dei risultati della ricerca, il numero di minuti che sono contenuti in un anno: 1 anno = 525.948,766 minuti.

Questa è una delle funzioni di calcolo, anzi di conversione, disponibili su Google. Consente ad esempio di passare da once a grammi (digitate: 1 oncia in grammi, avrete 1 oncia = 28,3495231 grammi), o di scoprire il proprio peso in once: al momento il mio peso è di 2.645 once; questo risultato spaventoso si ottiene digitando come ricerca: xx chilogrammi in once; quanto sia xx cercatevelo da soli).

Funziona anche per le misure di lunghezza: che distanza copro al mattino tra Ivrea e Milano? Semplice, anche se per la particolare misura di lunghezza che cerco, lo smoot, devo passare all'inglese: 116,5 kilometer in smoot --> 116,5 kilometers = 68.456,928 smoot.

Non è un'unità di misura molto diffusa lo smoot, almeno dalle nostre parti. Ieri, ad Harvard hanno celebrato il cinquantennale della sua introduzione, che avvenne nella notte tra il 3 ed il 4 ottobre del 1958. Un gruppo di studenti del Massachusetts Institute of Technology (MIT) riuniti nella Fratellanza del Lambda Chi Alpha, decise di misurare la lunghezza del ponte che scavalca il Charles River unendo Boston e Cambridge. Come unità di misura utilizzarono uno dei componenti del gruppo, Oliver Reed Smoot Jr.

Mr. Smoot si distese sull'asfalto all'inizio del ponte, pianta dei piedi sulla linea che ne demarca l'inizio e i suoi amici marcarono il punto in cui arrivava la testa. Si rialzò e si ridistese con la pianta dei piedi allineata con il punto appena marcato e gli amici segnarono un altro punto: 2 smoot dall'inizio del ponte. Alla fine, dopo un'estenuante sessione di misura, Mr. Smoot si distese per la trecentosessantacinquesima volta, consentendo agli amici di stabilire l'esatta lunghezza del ponte: 364,4 smoot, più o meno un orecchio. Quest'ultima misura, sottomultipla dello smoot, tiene conto degli inevitabili errori di misura.

Anno dopo anno le matricole del MIT si sono incaricate di ripassare i 365 segni originari, anche se la polizia municipale per lungo tempo non è stata d'accordo. Ma alla fine anche loro si sono arresi, in fondo la marcatura torna utile: «Dov'è il tamponamento?» - «Al centoquarantatreesimo smoot.»

Ieri hanno consegnato una targa celebrativa a mr. Smoot, che nel frattempo ha lavorato proprio nel campo degli standard di misura, a capo dell'American National Standards Institute (ANSI) tra il 2001 e il 2002, e presidente dell'International Organization for Standardization (ISO) tra il 2003 e il 2004.

Il cugino, George Smoot, nel 2006 si è portato a casa un premio Nobel per la fisica, grazie a un'importante ricerca sui buchi neri. Ebbene, Google riporta 99.900 risultati per George Smoot, 208.000 per Oliver Smoot. E questo la dice lunga su come ottenere notorietà.

Buona domenica.

[Immagine da lambdachialpha su Flickr.com]