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 costa lanciare un pallone e utilizzarlo per fotografare la Terra dalla stratosfera, da oltre 28 km di altezza (naturalmente recuperando poi le foto)?
Tre ragazzi del MIT (Massachusetts Institute of Technology) ci sono riusciti, spendendo solamente 148 dollari.

La lista dei materiali è ridotta all'osso, come è facile immaginare: il pallone da gonfiare con elio si trova su internet, un frigo portatile si recupera da qualche parte, la macchina fotografica su eBay, un cellulare con gps si trova usato da qualche parte, un router wireless costa ormai due lire. Poi ancora degli scaldamano, di quelli che gli sciatori tengono nei guanti, come precauzione per evitare che le batterie risentissero dei -40°C esterni al frigo. Quest'ultimo è stato utilizzato per uno scopo contrario al normale: evitare che il calore inziale si disperdesse nel gelo dell'aria d'alta quota.

La macchina fotografica era fissata al fondo del frigo, sulla cui parete un foro ha consentito di riprendere uno scatto ogni cinque secondi, nelle cinque ore di volo.
Poi il pallone è ritornato a terra, frenato da un piccolo paracadute apertosi automaticamente quando il pallone si è sgonfiato. A questo punto il router ha cominciato a diffondere le coordinate gps fornite dal cellulare, e i tre ragazzi hanno potuto recuperare il tutto, a una quarantina di chilometri dalla zona di lancio.
Le foto sono sul sito internet del progetto Icaro (nome appropriato), e anche su Youtube.

Uno spirito d'inventiva notevole e la dimostrazione che la sperimentazione, se non la ricerca, si può fare anche con poco. Da invidiare, e da trarne spunto, spero che qualche nostro universitario lo faccia.

Buon martedì.