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 foto più famosa la ritrae a cavalcioni su una sedia, lo schienale a proteggere la sua nudità. Bella sedia, stile anni 60. Lei è Christine Keeler, bella e spregiudicata protagonista di uno scandalo politico britannico degli anni 60.

Nel '61 ha diciannove anni, fa la modella e sgomita per emergere. Ci riesce dal bordo di una piscina, in un party a Cliveden: il Segretario di Stato per la Guerra, John Profumo, la nota e ne rimane conquistato, la loro relazione parte in quel preciso istante.

Peccato che lui abbia una moglie e un lavoro delicato, e lei una relazione con un addetto all'ambasciata russa in odore di spionaggio. Sotto casa della modella comincia un via vai di servizi di spionaggio e controspionaggio, qualcuno comincia a preoccuparsi, quella relazione è pericolosa per il governo.

Il Segretario di Stato per la Guerra prima nega, poi minimizza. Siamo in Gran Bretagna negli anni 60, vige ancora la regola per cui un uomo politico non ha una vita privata distinta da quella pubblica e, soprattutto, non dice bugie: John Profumo è costretto a dimettersi, la sua carriera politica è bruciata. Se ne andrà nel 2006, all'età di 91 anni; la moglie, l'attrice Valerie Hobson, gli è rimasta accanto fino alla sua scomparsa, nel 1998.
A Christine va un po' meglio, tra foto, interviste, qualche libro.

È lo scandalo Profumo, ricordavo la storia, mi è tornata spesso in mente nei mesi scorsi leggendo la cronaca politica italiana. Non l'ho collegata subito, però, alla segnalazione di Stella: tra gli Scopitoni c'è un video particolare, Christine di Miss X, atmosfera sexy intrisa di mistero, il titolo del video riporta un "Banned on BBC".

Sesso e mistero: meritava una ricerca sul web.
Il disco è del 1963, esegue una misteriosa Miss X, il lato B contiene il brano S-E-X, la copertina del disco dice tutto.
Chi è la Miss X, bannata dalla principale rete televisiva e radiofonica inglese BBC? Dovrebbe essere Joyce Blair, nata Joyce Ogus, attrice e ballerina inglese. Una carriera lontana dalle ribalte più importanti, quel disco le avrebbe forse portato la notorietà, se non fosse stato giudicato inopportuno dalla BBC. Coincidenza: se ne andrà anche lei nel 2006, come John Profumo.

Il banning di quel disco non fu un'azione isolata, la BBC ha una particolare attenzione a non mandare in onda contenuti inopportuni.
Nel tempo è capitata la stessa cosa a diversi brani. Durante la Guerra del Golfo, ad esempio, via "Bang Bang (My Baby Shot Me Down)" di Cher e "Boom Bang-a-Bang" di Lulu, che pure aveva rappresentato la Gran Bretagna all'Eurovisione del 1969. Evidentemente non si dice Bang! quando c'è una guerra.
Da segnalare, poi, nel 1972 "Give Ireland Back to the Irish" dei Wings, e questa si spiega da sola; nel 1969 "Je t'aime... moi non plus" di Jane Birkin and Serge Gainsbourg, che ebbe lo stesso destino anche presso la RAI.

A fregare "Lucy in the Sky with Diamonds" dei Beatles dev'essere stato il sospetto che Lucy integrasse l'alimentazione in modo stupefacente, diciamo così.
Banned anche "They're Coming to Take Me Away Ha-Haaa!" di Napoleon XIV, nickname di Jerry Samuels: lei lo lascia, lui impazzisce, lo vengono a prendere con l'ambulanza. Spero che Vale non venga a sapere di questa storia, altrimenti come farò, da padre standard, a rimpiangere la musica dei miei tempi?

Dalla lista manca Christine di Miss X, e anche nei necrologi (inglesi) per la scomparsa di Joyce Blair scarseggiano riferimenti a quel brano: una nota a margine sull'Independent, niente sul TimesOnLine. Effetto banning?

Buon giovedì.

[Fofo da Acp.org.au. Tutti i post su musica, politica.]