elaborando

 sintesi, ci vede così: "I persistenti problemi [dell'Italia] comprendono l'immigrazione clandestina, la criminalità organizzata, la corruzione, l'elevata disoccupazione, la lenta crescita economica, il basso reddito e i bassi standard di vita del sud Italia rispetto al prospero nord."

Un giudizio severo? Forse solo obiettivo.
A imprimerlo è la CIA, esatto la Central Intelligence Agency statunitense, sul suo sito The World factobook.
Per farsi un'idea, ai francesi tocca questo: "Negli ultimi anni, la sua riconciliazione e la cooperazione con la Germania si sono dimostrati fondamentali per l'integrazione economica dell'Europa, compresa l'introduzione di una moneta di scambio comune, l'euro, nel gennaio 1999."

Una bella differenza, giusto? Bene, un'altra domanda: la riscossa non dovrebbe partire dal darci una classe politica migliore, attenta agli interessi del Paese?

Una sinistra che sia un'alternativa seducente, che non strepiti contro i vizi degli avversari (che pure, quando dimostrati veri, sarebbero inqualificabili e indifendibili) ma che sia capace di proporre un programma (non se ne vede traccia) e delle alleanze chiare e stabili, funzionali a realizzarlo.

E una destra non arroccata a definire "diritto alla privacy" la difesa della propria arroganza, e che metta da parte la tentazione di adattare le regole del gioco (la Costituzione, la Giustizia) ai propri interessi.

Buon venerdì.

[Nell'immagine: il Ponte dei Sospiri, dal sito della CIA.]

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