Tetris: c'è qualcuno che non abbia speso ore del suo tempo, forse anche quello lavorativo, spostando freneticamente quegli accidenti di "tetramini" cadenti dall'alto per disporli senza buchi ? Credo di no.
Tetramini è solo un nome complicato per indicare i pezzi del gioco, composti da quattro blocchetti quadrati in diverse combinazioni: il quadrato, la striscia (i più simpatici), la "elle", da far ruotare disperatamente mentre si spostava sperando che avesse il verso giusto.
Ho trovato un gioco che richiama in qualche modo il Tetris: il "Comboling". C'è una sostanziale differenza, però, non è un gioco di velocità ma di pazienza. Vengono proposti 25 livelli di difficoltà crescente. Ad ogni livello sono presentati dei quadratini in numero crescente (due al primo livello, tre al secondo e così via), da collegare con una catena composta da linee orizzontali, verticali o esattamente a 45°. Ogni linea viene tracciata cliccando successivamente sui quadratini e, se si cerca di collegarne due con una linea che ha un'inclinazione non corretta, viene segnalato un errore. Non si può passare due volte dallo stesso quadratino, le linee possono incrociarsi.
Carino, anche se non penso che possa dare l'assuefazione tipica del Tetris. Se dovesse succedere, però, eccovi un indirizzo utile: Smith & Jones Addiction Consultants, una clinica per la cura dei casi disperati di assuefazione da giochi elettronici. Ha aperto quest'anno, ma ha già restituito alla società civile un po' di persone. Un esempio ? Uno studente che passava dodici ore al computer, niente amici e, of course, niente studio. Ci sarà qualcosa di simile per l'assuefazione al lavoro?
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