Tra qualche anno potrebbe capitare di pigiare sul pedale del freno e leggere sul display del cruscotto dell'auto: "Periferica non pronta ... Riprova - Ignora - Annulla".
Tutto effetto dell'ingresso della Microsoft nel campo delle centraline per auto, inizialmente come fornitore unico della Formula 1. E' difficile però immaginare che l'obiettivo sia diverso da quello di entrare "alla Microsoft" nel mercato dell'auto, acquisendo la capacità di controllarne tutta l'elettronica, incluso il navigatore, il telefono cellulare, il riproduttore musicale con download e chi più ne ha più ne metta. Brutta notizia: a parte la battuta inziale, sa decisamente di Grande Fratello, come titola il Secolo XIX. E sicuramente è una brutta notizia per la Magneti Marelli, ad oggi fornitore di cinque team di Formula 1.
Pensate che la mancanza di know-how di Microsoft possa essere un ostacolo? Nooooo, contratto di fornitura unica alla mano troverà sicuramente tra gli attuali fornitori chi "collaborerà" per essere poi annullato. Solita storia.
Da Repubblica, invece, un trafiletto sull'autarchia linguistica che il leader iraniano Ahmadinejad sta introducendo: parole iraniane, anche se neologismi, al posto di quelle straniere, in genere inglesi. Ora, se sta bene per "helicopter" sostituito da "ali rotanti", non ci vedo nulla di male contrariamente al giornalista di Repubblica, qualche perplessità me la suscita "pizza" sostituita da "pane elastico". Ma che cacchio di pizza mangiano a Teheran? Non è che, azzardo un'ipotesi ma occorrerebbe sul serio lavorarci, dicevo non è che l'odio per l'occidente derivi anche dalle pizze che questi poveretti si trovano a mangiare? Non è che, e questo messaggio dovrebbe arrivare non a Bush e la Rice, sicuramente sordi alla voce della ragione, ma a Kofi Annan, non è che invece di esportare democrazia e imporla con forze di interposizione, dissuasione, ecc. ecc., occorra proporre esperti di lavorazione della pasta per pizza e pomodori dal Vesuvio? Certo questo potrebbe portare a qualche chiarimento da effettuare anche in in casa nostra, sto pensando agli Alpini che potrebbero temere di vedere ridimensionati il loro impegno. Avendo spesso incrociato in autostrada carovane di Alpini in viaggio per i raduni dell'arma, e avendone apprezzata la convivialità nelle soste in autogrill, non ho nessun dubbio però che potrebbero essere loro i più indicati a esportare questa nuova forma di avvicinamento all'occidente. Speriamo.
E infine la mappa della felicità, paese per paese, elaborata dall'università inglese di Leicester. A colpo d'occhio si direbbe che i soldi danno la felicità. E temo che sia proprio così: per essere felici occorre che i bisogni elementari siano soddisfatti. Se la sopravvivenza, quella propria e dei propri bimbi è una scommessa, allora non ci siamo per niente. Comunque saremmo cinquantesimi, superati da irlandesi (11-mi), statunitensi (23-mi), tedeschi (35-mi), inglesi (41-mi), spagnoli (46-mi). Meno felici di noi i francesi (62-mi, sarà pure colpa dei recenti mondiali?), giapponesi (90-mi). Questo tipo di analisi è sempre da prendere con le molle, quindi auguro felicità da primi in classifica a chi passa da qui. A chi non passa non è che voglia male, è che non posso fargli recapitare l'augurio, tutto qui ...
Nell'immagine: una pizza nel forno di Gigino - Pizza a Metro a Vico Equense.
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