Non è il seguito del post di ieri, per il tema rifiuti rimando alle risposte ai commenti, risposte che devo ancora scrivere.
No, questo degrado è previsto per legge, per essere precisi dal Disegno di legge S1861: "Disposizioni concernenti la Società italiana degli autori ed editori", approvato dal Senato in via definitiva il 21 dicembre, mentre ci preparavamo al Natale.
Due articoli in tutto, il primo ridefinisce lo stato giuridico della SIAE, trasformata da ente di diritto pubblico a "Ente pubblico economico e quindi espressamente sottratta al giudizio della Magistratura amministrativa per essere sottoposta al Giudice ordinario", scrive Zeunews.it.
Il secondo articolo stabilisce invece che: "È consentita la libera pubblicazione attraverso la rete internet, a titolo gratuito, di immagini e musiche a bassa risoluzione o degradate, per uso didattico o scientifico e solo nel caso in cui tale utilizzo non sia a scopo di lucro".
Non sono un esperto di cose legali, ma pare di capire che con il primo articolo si rischia di avere una miriade di sentenze su casi simili, disperse nei vari tribunali italiani, e magari con contraddizioni tra loro. Oggi invece, se non scrivo corbellerie, giudicano i TAR, quello del Lazio in particolare, quando la questione ha rilevanza nazionale.
Il secondo articolo, invece, dovrebbe rimediare al divieto attuale di utilizzare immagini e musica disponibile su Internet senza averne avuta la concessione esplicita dal titolare dei diritti.
Da domani, se ho capito correttamente, si potrà fare, ma solo se il proprio sito o blog non ha fini di lucro e se l'utilizzo è per fini didattici o scientifici. E comunque immagini e suoni vanno riprodotti a bassa risoluzione o degradate.
Va bene, non è a mio parere una buona legge, ma bisogna ubbidire.
E comincio da subito: l'immagine di oggi è l'home page del sito di "Elizabeth: The Golden Age", con una memorabile Cate Blanchett. In attesa che venga chiarito cosa intenda la nuova legge per bassa risoluzione o degradata, direi che così dovrebbe andar bene.
L'uso è scientifico, certo. È come per la scelta del liceo: escluso il classico (troppo studio), la ragioneria e il geometra (tropo specifici), si sceglieva lo scientifico; così ci siamo finiti tutti quelli che "hanno fatto lo scientifico", credo. E per il lucro, lasciamo perdere, va.
Citando un mio amico dei tempi del liceo: "dura lax, sed (gutta)lax". Sperando non mi citino, ma in giudizio, lui o un'azienda farmaceutica.
Buon martedì.
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