Non sono sicuro di aver capito bene, la mia abilità nel tradurre dall'inglese non è poi proprio il massimo. E nemmeno nel tradurre in inglese, se è per questo.
Il testo recita: "blue dress with a train fastened to the breasts with clasps to highlight the figure". "Blue dress" è un abito blu, e va bene. Il "train" non è evidentemente un convoglio ferroviario, ma dovrebbe essere tradotto con "strascico", che, per quanto ne so sta sul retro dell'abito.
Quindi "fastened to the breasts", che traduco con: "fissato alle tette", no, meglio: "fissato al seno", mi sa di una cosa un po' contorta. I "clasps" sono poi dei fermagli, quindi escluderei un fissaggio diretto alle tette; il tutto per sottolineare la figura. Sottolineare: uno seguiva lo strascico e finiva ... là. Direi di si, credo che funzionasse.
Chi indossava questo abito fantasioso? La signora vichinga di un po' di secoli fa. Lo dice una ricerca della studiosa svedese Annika Larsson, dell'univerità di Uppsala, condotta su quella parte dei vichinghi che viaggiò dalla Svezia verso est, verso la Russia. E pare che pure il signor vichingo fosse decisamente vanesio, contrariamente all'immagine stereotipata che ho in mente.
I costumi cambiarono, pare, quando l'espansione dei vichinghi si spostò verso ovest, Danimarca e Norvegia. A contatto con la cultura cristiana del medioevo si tornò ad abiti più castigati e anche le tette, pardon, il seno, rientrò nei ranghi, per così dire. E qui mi sento di esprimere il mio personale disappunto.
Ieri doveva essere la giornata del blu, perché da Repubblica.it leggo che ricercatori americani del Wheaton College dell'Illinois e del Field Museum di Chicago avrebbero risolto il mistero della preparazione del colore blu con cui venivano preparate le vittime sacrificali, prima di farle fuori.
L'analisi di pezzetti di ambra contenuti in un vaso utilizzato durante quel tipo di cermonie, avrebbe rivelato "tracce di indaco, un colorante che si ottiene dalla pianta dell'indaco, e palygorskite, un minerale argilloso. Questi ingredienti, spiegano i ricercatori, venivano fusi a caldo e il processo fissava il colore in modo indelebile."
I sacrifici umani non mi entusiasmano; meglio, molto meglio, l'insospettata gioia di vivere dei vichinghi.
Qundi tra Maya e vichinghi ... W LE VICHINGHE!!!
Ma senza esagerare.
Buon giovedì.
[Nell'immagine: Abba, la giovanissima vichinga di "Asterix e i Vichinghi"]
Mi sa che mi conviene inviarti le istruzioni, in previsione della prossima citazione come BdG, che ti auguro sia presto :))
Per la signorina in questione, devo dire che si presenta, diciamo così, non malissimo, finché non si esprime. Ma ppena lo fa, sembra che prenda per i fondelli, tanto è "sottolineata".
Pollice giù. Augh, ho detto.
No, perché se è vero comincio a preoccuparmi, eh! ;-)))
Coraggio che domani è venerdì!
Vado, che oggi ho 5 ore frontali a scuola... meno male che abbiamo cominciato la giornata con un sorriso! :-))
Buona lezione!
Non so se ci riferiamo alla stessa Wendy, quella che ricordo io era poi tutt'altro che stupida, mi pare di ricordare che avesse seguito con successo studi in economia.
Colpa di noi maschietti, lo ammetto. Trovo naturale che tra un economista e una economista, la seconda possa colpirmi di più, ma poi dovrebbero avere tutti e due le stesse opportunità di affermare la propria professionalità.
Ciao!
Sono d'accordo con te, per fortuna la Natura distribuisce equamente pregi e difetti tra luoghi e razze, gli stereotipi sono in fondo generalizzazioni un po' stupide.
Detto questo devo dirti che la fanciulla in questione mi è sembrata un capolavoro di superficialità. Sono sicuro che conosciuta dal vivo sia di tutt'altra pasta, ma vista dallo schermo del tivvù mi è parsa così.
Bella la Danimarca, ho conosciuto Copenhagen nei primi anni 80, per lavoro, avevo a che fare con le "sparekasse".
Poi ci siamo ripassati in vacanza, confermando che è proprio bella :))
Ciao!