elaborando

giorno vado a vederli..:) anna

'giorno a te :)))

Tu ieri ti sei imbattuto in panoramiche romEne, io in panoramiche romAne: facciamo uno scambio culturale? :-)
Buona domenica Pasquà!

Ho appena letto, i bambini sono impagabili :)))
Ciao Virgì!
p.

Credo anch'io sia una iniziativa interessante, hai fatto bene a segnalarla. Soprattutto in questo periodo e dopo i recenti fatti di cronaca. Buona domenica e grazie per il tuo saluto, Francesca

Buona domenica a te :)))
p.

"Insegnavo alle mie parole ad amare, mostravo loro il cuore e non desistevo finché le loro sillabe non prendevano a battere. Mostravo loro gli alberi e quelle che non volevano stormire le impiccavo senza pietà, ai rami. Alla fine, le parole sono state costrette a somigliare a me e al mondo. Poi ho preso me stesso, mi sono appoggiato alle due rive del fiume, per mostrare loro un ponte, un ponte tra il corno del toro e l'erba, tra le stelle nere della luce e la terra, tra la tempia della donna e la tempia dell'uomo, lasciando circolare le parole su di me, come automobili di corsa, come treni elettrici, solo perchè arrivassero più in fretta a destinazione, solo per insegnar loro come si trasporta il mondo, da se stesso a se stesso." un poeta romeno-( Nichita Stanescu - Diritto al tempo -1965)

E' quello che intendevo, scrivendo: "niente è meglio del conoscere qualcosa di nuovo". Grazie :)))
p.

per motivi di lavoro sono a contatto con cittadini rumeni gran lavoratori e con belle famiglie. Poi ci sono quegli altri da rimandare a casa subito anzi in galera. Ma non bisogna mai fare di un'erba un fascio. Lodevole la tua segnalazione. Ciao P, buone cose :-)

mentre leggevo ricordavo le parole di un mio zio tedesco a proposito degli italiani... l'hai riportato parola per parola! Paesi che vai immigrati che trovi!! un caro saluto anche all'Ing Cei

Grazie per la segnalazione, tanks!
Vengo in tuo soccorso per il cinema segnalandoti "A est di Bucarest", vincitore a Cannes nel 2006 (trailer).
Pura coincidenza, eh... il film è stato girato nella città di Vaslui, che ho visitato due anni fa. Ciao :o)

Anzitutto volevo ringraziarti per la segnalazione e per averci visitate. Mi permetto di rispondere ad alcuni commenti. Nichita Stanescu è uno dei nostri grandi poeti al quale desideriamo dare spazio nei prossimi post. Per quanto riguarda l’immigrazione credo non sia un fenomeno giovane, anzi, per cui il detto paese che vai emigrati che trovi non saprei come interpretarlo. Concordo sul fatto che alcuni miei connazionali sarebbe meglio rispedirli a casa e magari trattenerli per il tempo necessario nei carceri romeni dove non dispongono di psicologi e tv (per fare un esempio), ma noi abbiamo l’intenzione, appunto come abbiamo detto nel post iniziale, di sciogliere i fiori di ghiaccio dalla finestra meta che si può raggiungere solo attraverso la valorizzazione del lato positivo dell’animo umano (indifferentemente dalla nazionalità, ma nello specifico romeno). È triste sentire che gli stranieri devono andarsene, non tutti sono in Italia (o altri paesi) per delinquere. È questo il nostro impegno: utilizzare lo spazio etereo per mostrare il rovescio della medaglia, dare la possibilità a coloro che non conoscono la Romania di incontrarla virtualmente e forse di affezionarsi. La delinquenza non ha nazione e non sempre i simulacri creati dai mass-media corrispondono alla realtà. Irina Turcanu

Pure l'Italia ha avuto i suoi emigranti, e in tempi anche recenti (anni 60 e 70), ma è un ricordo che abbiamo rimosso con il benessere: quasi nessuno ricorda più i problemi di integrazione che i nostri connazionali hanno subìto ma anche generato in Germania, Belgio, Francia.
Il benessere intanto ci ha reso un paese che ha opportunità non raccolte dai nostri giovani, perché si tratta di lavori giudicati pesanti, o mal retribuiti oppure scomodi; opportunità che hanno stimolato immigrazione, spesso guidata da speranza o addirittura illusioni, più che da concreta e puntuale richiesta.
Il resto lo ha fatto una politica di controllo dell'immigrazione che non ha funzionato, con nessuno dei governi che si sono succeduti negli ultimi anni, e così si è creata quella zona di grigio, nella quale si rifugia chi non è solo disposto, ma addirittura propenso a delinquere, ma anche, ed è la maggioranza, chi è costretto a nascondersi nel limbo dell'illegalità, aspirando solo a trovare un lavoro onesto e riconosciuto.
Tutto questo non ha nulla a che vedere con razze, nazionalità, lingue, religioni, ma solo con il livello di sviluppo economico e sociale, e con la demografia: qui mancano persone e ci sono opportunità di lavoro, altrove la situazione è a rovescio. E quindi le premesse per ottenere un "circuito virtuoso" ci sono. Come ottenerlo?

Prima regola: piantarla con le generalizzazioni: ancor prima che scorciatoie mentali, sono supreme sciocchezze, portano solo fuori strada. Se passa il concetto (ahimé, affermato da un qualche nostro onorevole nei giorni scorsi) che il popolo x ha nel dna la predisposizione allo stupro, oltre ad affermare una bestialità, si ottiene semplicemente di perdere il dialogo con la parte buona di quel popolo, che ne è la maggioranza, sia nel paese di residenza che tra noi. Una sciocchezza, ripeto.
Seconda regola: facilitare l'integrazione. Il che vuol dire regole chiare e umane per guidare l'immigrazione, ma poi apprezzare e valorizzare le differenze che arricchiscono, comprendere i valori dell'altro, premessa indispensabile per fargli conoscere e riconoscere i nostri.
Occorre riuscire a ragionare non come "io" e "tu", ma, pur ognuno con le proprie sfumature, come "noi". Conviene a tutti.
Perdona il commento lungo, però hai cominciato tu :)))
p.

PS: mi scuso per non avervi segnalato direttamente che avevo dedicato un post alla vostra iniziativa, vi avrei consentito di partecipare da subito alla discussione. Ho sottovalutato questo aspetto e me ne dispiace.

Al momento lavoro su alcuni studi statistici (fatti da alti) riguardo agli immigrati sul territorio italiano e ciò che mi ha colpito in un primo momento è che gli immigrati sostengono di trovarsi abbastanza bene in Italia e pare che il motivo per cui gli italiani percepiscano una crescita dell'immigrazione sia dovuto al fatto che essi si spostano (almeno uno su tre) da una città all'altra. Ancor più interessante mi sono parsi i loro desideri che riporto testualmente: ��fare in modo che gli immigrati e gli italiani convivano pacificamente, ciascuno mantenendo la propria cultura, costumi, tradizioni; ��fare in modo che gli immigrati si inseriscano il più possibile nella società italiana, assorbendo la cultura, i costumi e le tradizioni italiane; ��fare in modo che gli italiani capiscano e apprezzino le culture,costumi e tradizioni degli immigrati in modo che siano elementi vitalizzanti per la cultura e la società italiana. La “convivenza pacifica”è la soluzione auspicata da circa la metà degli immigrati. Credo sia molto vicino alle tue asserzioni che condivido ampiamente. Mi scuso a mia volta per la lunghezza, ma è un argomento che non credo si possa liquidare in poche parole. (Una buona scusa?) IT

Queste sono le vere persone che mi fanno emozionare... Grazie Thanks, un bel regalo per il mio compleanno, anche se e' stato il 7.

Un saluto e un abbraccio virtuale da Shanghai :).

Tantissimi auguri A. !!!! E perdona se non te li ho fatti al momento giusto.
Ma come si festeggia un compleanno a Shangai? Con quale torta? :)))
Un abbraccio anche a te.
p.

Grazie, non hai avuto il modo di saperne :D. E non mi parlare piu' del mangiare... penso che cominciando con il 16 quando ritorno, faro' cure di pizza e mangiare rumeno, tanto caro a me. Il mio stomaco non e' tanto amico con il mangiare cinese, al di la' del riso ehehehe. Ciao, buona g!