elaborando

 venuta fuori ieri, mentre la pioggia si trasformava in goccioloni da nuvole estive.
Mi ha attraversato la strada lentamente, molto lentamente, come si conviene a una lumaca, lasciandomi tutto il tempo di riprenderla in foto prima di rinchiudersi nella sua casetta, intimidita da tanta notorietà.
Ho smesso di fotografarla all'istante, per rispetto della sua privacy. Non so come avrebbe potuto reagire, di questi tempi.

Cercando su google qualcosa che giustificasse un post (la foto ce l'avevo già), ho ritrovato un classico problema, di quelli a cui bisogna evitare di rispondere d'impulso, ma che poi sono estremamente semplici.
Il problema è stato proposto in decine di varianti, ad esempio da Progetto PolyMath nel novembre del 2003. Quella che segue è la versione tratta da Matematica dilettevole e curiosa, un volumetto che risale agli inizi del secolo. A casa ne ho una ristampa del 1978; l'acquistai che abitavo da poco ad Ivrea, quando scoprii che l'edizione del 1919 che aveva mio padre (una copia alquanto ridotta male) aveva avuto un seguito ancora in circolazione.
La pagina è disponibile anche su GoogleBooks.

La lumaca viaggiatrice
Una lumaca, per affari suoi particolari, vuol trasferirsi da un orto all'altro, valicando il muro di separazione, alto 7 metri; essa sale lungo il muro (sempre verticalmente) percorrendo ogni giorno 4 metri in ascesa, e ridiscendendo (capricci di lumaca!) ogni notte 3 metri, cosicché ogni giorno percorre effettivamente 1 metro del suo viaggio. In quanti giorni arriverà essa in cima al muro?

Dubbio amletico: ma quella della foto è una lumaca o una chiocciola?

Buona lentezza.