Creato da tanksgodisfriday il 26/03/2006
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L' ha suggerita Massimo Gramellini nel suo Buongiorno di ieri.Siamo un po' tutti d'accordo, a cominciare dai nostri politici, che le province non servano, però l'iniziativa di smantellarle non decolla. Basterebbe astenersi dal voto alle provinciali, o lasciare la scheda bianca. "Se l'astensionismo sfondasse il muro del 50%, il segnale di ripulsa sarebbe così forte che persino le orecchie otturate della politica sarebbero costrette ad ascoltarlo". Il tema è "storico": tra Camera e Senato nazionali, assemblee regionali, province e comuni, qualcosa di troppo c'è. Tutti d'accordo che si possano sfoltire Camera e Senato e riassegnarne i compiti per snellire il percorso legislativo, però poi nessuno ci mette mano. Tutti d'accordo che tra regioni, province e comuni qualcosa possa essere eliminato, semplificando anche qui l'attività di governo. Perché il sovraffollamento di enti crea conflitti di competenze, basti pensare alla manutenzione delle strade con tratti comunali e tratti provinciali, ad esempio. Ma non accade nulla. C'era anche un progetto di macro-regioni, mi pare che fosse della Fondazione Agnelli. In questo angolo d'Italia prevedeva un raggruppamento Valle d'Aosta-Piemonte-Liguria. Niente nemmeno su questo fronte. Qualcuno ha anche proposto di creare dei super-comuni, raggruppando piccoli comuni vicini. Anche da qui verrebbe una bella semplificazione. Niente. E allora la soluzione potrebbe venire dall'indicazione di Gramellini: basterebbe non votare per la provincia, e quindi non eleggere nessun consiglio provinciale, per avviare ineluttabilmente un cambiamento. Sono tentato, probabile che faccia così. Strano che un invito del genere non arrivi da PdL o Lega. La semplificazione non è stata inventata lì? E gli altri partiti? Ma forse è meglio ragionare stando seduti. Sulle poltrone che contano. Buon venerdì. [Immagine da nonciclopedia.wikia.com] |
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Voto radicale, non sono radicale ma sono gli unici che hanno provato a parlare di Europa anzichè di Noemi, almeno dove conta poco eserciterò la libertà di votare per le idee e non per i numeri ;-))
Non mi va giù l'idea che a governarmi o rappresentarmi siano persone capaci di raccattare solo il 25/30% del consenso degli aventi diritto al voto.
Guardo ai primi dati relativi al voto per le Europee provenienti dall'Olanda: solo il 36,7% degli elettori è andato a votare e di questi il 16% ha scelto i neonazisti xenofobi e razzisti dichiarati, ottenendo - a quanto pare - 4 europarlamentari.
Che razza di messaggio volevano lanciare i tolleranti olandesi con la loro astensione? Mi suona, piuttosto, come palese menefreghismo borghese! (cappero, ho scritto "borghese"!!!)
No, io non mi astengo!
E adesso mi auguro che si metta mano davvero alla semplificazione. Ma non ci credo molto: da un lato il centro(?)-destra dovrà fare ii conti con gli equilibri interni, dall'altro il PD, passato lo spavento deve lavorare, non dico a farci sognare, ma almeno a diventare credibile presso gli elettori.
E poi c'è la crisi economica.
Speriamo bene.