Creato da tanksgodisfriday il 26/03/2006
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Gioco di parole terribile per uno dei problemi, il numero 8, della prova Invalsi che ieri è stato somministrata ai nostri ragazzi di terza media. Credo che "somministrare" sia il verbo utilizzato a scuola, con la stessa propensione al gergo che induce le ferrovie a chiedere l'obliterazione del biglietto.Chissà come i ragazzi hanno vissuto la somministrazione, perché devo dire che i problemi mi sono parsi semplici, ma solo a patto di aver studiato e imparato, e di riuscire a ragionarci su (ma va!). Il vero problema acuto resta quello della qualità della nostra scuola, ritornato alla cronaca solo un paio di giorni fa, grazie alla pubblicazione della "Teaching and Learning International Survey (Talis)", indagine sulla situazione dell'istruzione scolastica in giro per il mondo. Non ne usciamo bene: il 52% degli insegnanti ha più di 50 anni e solo il 3% è sotto i 30, per cominciare. Quindi abbiamo un corpo insegnante che non brilla per gioventù e che, nella media, ha tirato i remi in barca, se "gli insegnanti sotto i 40 anni hanno passato il doppio del tempo sulla loro stessa formazione rispetto ai loro colleghi over 50". Mi sorprende poi il dato che "nelle scuole private vengono dedicati 14 giorni in più a questa voce [formazione] rispetto alla scuola pubblica". Non è comunque una novità che la nostra scuola abbia bisogno di una risistemata. Di rapporti OCSE ne vengono fuori almeno uno all'anno, e ognuno ci evidenzia qualche aspetto su cui arranchiamo rispetto alla media. Nel 2006, ad esempio, fu il turno dei costi elevati e della qualità scarsetta: rispetto al grado di istruzione medio raggiunto dalla popolazione, avevamo dietro solo la Turchia, sopravanzati da, per fare qualche esempio, Cile e Messico. Tornando al problema, non è difficile, basta ricordare un paio di cose: che la somma degli angoli interni di un triangolo è ... e basta, altrimenti dov'è il divertimento? Buon venerdì. [INVALSI = Istituto nazionale per la valutazione del sistema educativo di istruzione e di formazione |
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La cosa più bella è il rapporto sui costi elevati: tenuto conto che le famiglie si comprano in proprio spesso carta igienica e fogli per fotocopie, e che l'unica cosa che ci viene fornita è gesso e toner per fotocopie, evidentemente sono gli stipendi che sono troppo elevati: io dopo 32 anni piglio 1.500 euro. Che lusso, eh!
Comunque, se gli insegnanti italiani non fossero trattati di merda da tutti, e dicendo tutti intendo dal Ministero all'utenza, magari anche la motivazione reggerebbe di più. E se la famiglia avesse ancora il suo ruolo magari i figli a casa studierebbero prima di andare alle scuole di ballo e di basket e di nuoto e dell'animaccia loro, tutte più importanti dello studio. Comunque per i miracoli ci stiamo attrezzando, mentre per il problema siccome la somma degli angoli interni di un triangolo è 180° ... avrei risposto C, ma se ho sbagliato non fare la spia al signor Invalsi, mi raccomando!!!
Comincio dal problema. Corretta la risposta di Giuseppe, la spiegazione va un po' generalizzata, perché i valori degli angoli non sono dati.
Occorre osservare che, dal teorema delle rette parallele tagliate da una trasversale, si sa che l'angolo "f" è uguale all'angolo "senza nome" del triangolo di sinistra, mentre l'angolo "e" è uguale all'angolo senza nome del triangolo di destra.
Quindi la somma cercata è uguala alla somma degli angoli interni di DUE triangoli, quindi 2 x 180 = 360°.
Sull'età del corpo insegnante, devo dire che sono perplesso anch'io. Se fosse proprio così, vuol dire che nel giro di 10 - 12 anni si perderebbe la metà del corpo insegnante, e questo andrebbe probabilmente al di là degli obiettivi anche del più agguerrito sforbiciatore di costi. Probabile che abbia ragione Toro, e che la statistica non tenga conto dei precari. Sarebbe interessante saperne di più.
Non mi esprimo sulla lavagna digitale, i soldi relativi li avrei spesi in altro modo. Rimango fan della vecchia lavagna e del gesso.
Infine le famiglie. La tv, e i nuovi "valori" che si è portata dietro, hanno combinato il guaio. Quella tv che ci ha riempito di letterine, meteorine, veline e "ragazze immagine". Un buon "lato B" vale più di qualunque dote intellettuale, perché ci è stato detto che può dischiudere un futuro di successo e di guadagni, che per altre strade sarebbe tutto da costruire.
Chissà se i fatti recenti, che riempiono alcuni giornali ma non le tv, ci aiuteranno a ritornare in carreggiata.