elaborando

 a Youtube a al solito Wikipedia, scopro il genere Bluegrass, "... una branca della [musica] country. In esso sono confluite tradizioni musicali irlandesi, scozzesi e inglesi."

Sempre Wikipedia spiega che i temi tipici dei brani Bluegrass sono: "l'amore, la famiglia, la casa e la ricerca o perdita dolorosa e irrimediabile di queste cose. Un altro tema è spesso il rammarico e la tristezza, temi comuni nelle comunità rurali del sud." Insomma, una botta di vita.

Il brano che mi ha fatto scoprire il Bluegrass è "California Cotton Fields", nella versione che un manipolo di minorenni (OMGG = Obviously Minor Guys and a Girl) hanno presentato all' IMBA World of Bluegrass Festival del 2009.
Ho trovato altre versioni del brano su Youtube, come quella di Merle Haggard o di Phil Leadbetter, ma questa degli OMGG mi pare risponda meglio alla definizione del Bluegrass, "caratterizzato da un curioso binomio di testi di canzoni tristi, quando non desolati e un ritmo e una sonorità veloce al punto di essere adrenalinica, squillante, ricca e piena di vitalità, caratteristica accentuata dal suono sincopato e grintoso del banjo, e dal ritmato accompagnamento di mandolino e chitarra."

Il testo del brano è tristarello assai: ricordo del papà, fuggito nel '43 con la famiglia dalla fattoria appena riscattata dall'ipoteca, per approdare nel sogno della California, ritrovandosi però tra "great men with broken dreams".
E il solo cambiamento che ill figlio ricordi è che "his dark hair turned to silver gray." La musica invece è davvero "adrenalinica, squillante, ricca e piena di vitalità".
Il tutto eseguito da adolescenti che si direbbero ancora troppo piccoli per gli strumenti che suonano. A parte lei, la ragazzina, con un volto già maturo e serio, come il brano richiede.

Buon mercoledì.